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Atsumo's pov:

Aiutai T/n a sparecchiare il tavolo della festa, quando quest'ultima ebbe fine, e dopo quel bacio non parlammo più di tanto,troppo concentrati sul da farsi e con il sapore dolce di mela verde sulle labbra.

Di tanto in tanto mi soffermavo a guardarla mentre lavorava e si approcciava con i clienti, sempre educata e sorridente,specialmente con i bambini di prima.

Matenni lo sguardo fisso su di lei mentre toglieva le ultime cartacce dal ripiano con superficie legnosa e si portava una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mettendo in mostra,così,i suoi orecchini.

Non mi importava più sapere dove li avesse presi visto che uno si trovava a casa mia,mi interessava soltanto sapere che stava bene e conoscerla di più.

Ho sempre provato un interesse particolare per T/n, per i suoi comportamenti, la sua riservatezza e il modo in cui affronta le cose senza chiedere l'aiuto di nessuno e trovando mille modi per superare i problemi.

Non credevo che questo legame tra me e T/n fosse così forte,era qualcosa che andava oltre:la mia gelosia nei suoi confronti,il bisogno di doverla avere sempre intorno e infastidirla finché non mi urlava contro di smetterla,di toccarle i capelli o di stuzzicarla,non erano comportamenti di una persona a cui non interessava niente dell'altra.

Ho capito che c'era qualcosa in più di un semplice legame,qualcosa di più di un semplice darsi del filo da torcere a vicenda,l'ho capito quella sera,a casa sua,quando mi ha raccontato tutto ciò che le era successo e che tutt'ora stava sopportando e ignorando per cercare di andare avanti,con difficoltà però, e questo non lo avrebbe mai ammesso,lo sapevo.

Strinsi le labbra tra loro,facendo abbastanza pressione,fino ad assottigliarle completamente.

"Ti riaccompagno a casa,si sta facendo buio" le dissi,dal mio tono si capiva che ciò che avevo appena detto non era una richiesta fatta per cortesia ma una vera e propria affermazione.

L'avrei riaccompagnata a casa sua, che le piacesse o no anche se questo mi sarebbe costata una litigata, non mi importava.

Fece spallucce e seguì con un:"Va bene"

Era stato più semplice del previsto convincerla e questo mi provocò una sensazione di stranezza che strinse il mio stomaco.

Devo preoccuparmi,T/n-chan?

"Abbiamo finito,possiamo andare" mi disse una decina di minuti dopo,passata con continui sguardi e qualche sorriso corrisposto.

Uscimmo dal piccolo bar in chiusura poco dopo e ci avviammo verso casa di T/n.

"Come mai hai accettato subito,vipera?Puoi dirlo che ti piace la mia presenza" ricominciai con le provocazioni,un sorrisetto fiero comparve sul mio volto e infilai le mani nelle tasche dei jeans.

Lei sospirò stanca di questi atteggiamenti e di queste istigazioni a rispondermi ma sapevo che in fondo in fondo le piacevano e la divertivano:"Mi facevi tenerezza perciò ho accettato" replicò lei:"Come mai eri al bar oggi pomeriggio?" continuò sviando il discorso.

"Volevo bere qualcosa dopo gli allenamenti"

T/n mi conosceva,sapeva che stavo celando la verità nei miei occhi.

Ti accorgi mai di come ti guardo T/n?

"Atsumo,la verità" intuì lei sveglia.

Risi piano e la guardai,cercando i suoi occhi nei miei:"Volevo vederti"

Quella risposta la lasciò di stucco e poi la nascose con un'espressione infastidita:"Smettila"

"Perché?"

Enemies ~Miya Atsumo x reader~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora