Cap. XXXV

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1 febbraio. 1999.

Frenare: fre - na - re | verbo.

rinnegare, retrocedere, non onorare, cambiare posizione, riprendere, riconsiderare, ritirarsi, abbandonare.

È la definizione che vede nei suoi occhi nel momento in cui si gira.

Un panico cieco. Una vulnerabilità senza fondo.

Lo intravede solo di sfuggita, perché ora lui non la guarda. Non può, apparentemente.

Si chiude la cerniera dei pantaloni e si infila la camicia con dita tremanti, lo sguardo fisso sul lastricato tra i suoi piedi.

"Dovresti andare a cena", dice con voce piatta. "Verranno a cercarti."

È solo quando sente il sapore del sangue che si rende conto di essersi morsa la lingua. Il suo battito sta barcollando tornando alla normalità e il rossore sulle guance e sul collo è caldo, soffocante.

Più di ogni altra cosa, vuole aprire bocca e sfidarlo a dirlo di nuovo. Sfidarlo ad ammetterlo. Affrontare le conseguenze di questo. Accettarlo.

Ma non dal secondo anno - non da quando si è schiantato con la scopa inseguendo Harry e il Boccino, non da quando ha alzato lo sguardo, contuso e malconcio, verso suo padre sugli spalti - l'ha mai visto così vulnerabile.

Così come un bambino.

E la fa mordere più forte la lingua.

Solo per questa volta, Malfoy, pensa mentre lui si liscia i capelli arruffati e cammina in modo goffo, senza dubbio preparandosi alla sua reazione.

Per una lotta.

Solo quest'ultimo favore. Questa volta.

Si schiarisce la gola. Lo vede irrigidirsi al suono di ciò. Ma si limita a sistemare la gonna e va a cercare la sua bacchetta lanciata a terra.

Finalmente alza lo sguardo mentre lei si carica la borsa sulla spalla.

E tutto quello che riesce a dire è: "Bene, allora", quasi impercettibilmente.

Sbatte le palpebre.

Lei se ne va.

___

Per l'intera serata, Hermione si sente come se fosse caduta di dieci metri sulla testa.

Non riesce a formare pensieri coerenti. Non lo vuole davvero, a dire la verità. Sente che sarebbe fisicamente doloroso provare a farlo.

Lei continua a sentire la sua voce. Quel guscio basso, familiare, senza fiato.

Dire parole che non capisce.

Dire parole che non dovrebbero essere dette.

Come osa? Come osava lasciarsi uscire dalla bocca parole così imprudenti e violente? Parole con conseguenze così terribili.

Inoltre, Malfoy non è mai stato bravo con le conseguenze.

Non può nemmeno permettersi di sentire le parole nella sua testa. Davvero, quasi crede che se riuscirà a non pensarci, sarà come se non fosse mai successo. Come se non l'avesse mai detto.

È praticamente un fantasma a cena. Non mangia. Non parla. Ginny può ovviamente dire che qualcosa non va, ma è abbastanza intelligente e gentile da non attirare più l'attenzione su di esso.

Questo non vuol dire che nessun altro se ne accorga. Sia Harry che Ron alzano le sopracciglia diffidenti nei suoi confronti in diverse occasioni, ma lei riesce a farlo passare per imbarazzo. Umiliazione per il suo allontanamento dalla classe questa mattina.

Breath Mints/Battle Scars | By Onyx&Elm.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora