10. Tre fiammelle rosse

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Le chiedo come sta.
La sua é la solita giornata.
Giurisprudenza é una palla difficile e quasi avrebbe preferito economia perché c'era più matematica.
Odia diritto penale più che mai,dato che é un mattone da dodici CFU e il prof é odioso.

Le sue cose in famiglia vanno bene, anche se vorrebbe vedere più spesso suo padre perché il lavoro di consegne negli ultimi tempi é aumentato e non sta mai a casa.

Mentre con sua madre é tutto un po' altalenante perché deve recuperare il tempo perduto a causa della separazione di due anni fa.

Nel mezzo della conversazione schiarisco la voce, ricordandomi di avvisarla che nel mio hotel c'è il tizio che vuole riscoparmi.

Si arrabbia giustamente perché l'ho interrotta in un discorso serio e riconosco che é un mio grosso difetto.
Poi mi dice che sono una puttana e che non avrei dovuto accettare ma che potevo fare come volevo.

Il suo tono é risentito,anche se cerca di mantenere la calma.
Poi mi dice che deve uscire con Gioele, un ragazzo che mi sta sul cazzo da quando l'ho sentito nominare perché sembra che ci stia provando con lei.

Benché sia difficile per me accettarlo cerco di farmelo scivolare addosso perché so che al momento non é interessata a cercare uomini al di fuori della nostra cerchia.

Però detesto Gioele ed i suoi modi da vile damerino cascamorto.
Non ho avuto il dispiacere di scopare con lui perché a quanto vociferano le sue spasimanti nel circolo lgbtqia+ che frequentiamo, é etero per natura anche se proud supporter della comunità in quanto la sua sorellastra Marika è pansessuale a quanto si vocifera.

Ricco e Rocco.
Amante delle donne, delle grosse tette e ,soprattutto,delle ragazze fidanzate.
Lo odio con tutto me stesso e Lucia ci sta uscendo.

Mi fido e mi fiderò sempre di lei,ma di lui neanche un po'.
Tante,troppe volte le ha fatto il filo anche davanti a me e più di qualche volta mi sono trattenuto dall'ammazarlo di botte.

Come mi ha detto l'analista devo tranquillizzarmi e pensare a cose positive.
E se malauguratamente Lucia dovesse andare a letto con lui non la biasimerei visto che sotto sotto vorrei farmi chiavare anche io da quel mentecatto.

Mi coglie nel vivo chiedendomi:
-Ti stai forse ingelosendo?
Hai paura che possa sedurmi e portarmi via da te ,forse?
Sai che sotto sotto lo meriteresti ma non lo faccio perché ti amo e sono troppo signora?-

Cerco di rimanere impassibile,scusandomi per la scopata improvvisata del centro commerciale e ricordandole di quella in hotel,ben conscio del fatto che lui non deve sapere che sto nello stesso posto.

Sbuffa e ritorniamo a parlare un'altra mezz'ora del più e del meno.
Chiudo la chiamata,salutandola e mi dirigo verso la prima fermata utile del bus.

Arrivo alla stazione di porta Nuova e raggiungo la stanza dell'hotel dopo una decina di minuti.
Sto nella stanza 217,lui nella 404.
Manca ancora un'ora,perciò mi doccio e mi vesto provocante.
Mi bastano una camicia,una cravatta,il pantalone e un jockstrap rosso e nero che ho portato per ogni evenienza.

É arrivata l'ora.
Fingo di chiedere indicazioni su come entrare senza destare sospetti e aspetto qualche minuto.
Busso due volte alla porta come mi é stato detto in precedenza ed entro.

-Brava puttanella,hai fatto tutto perfettamente.-
Esordisce il giovane rossiccio, coperto solo da un jockstrap blu e nero a rete.
Continua con un sibillino:
-Inginocchiati e leccami i piedi per iniziare.

Obbedisco senza pensarci su un secondo.
Sono perfetti,lavati e profumati al punto giusto.
Non un pelo fuori posto.
Solo una volta in vita mia ho fatto una cosa simile,almeno cinque anni fa.

Me la cavo abbastanza bene.
Prima lecco il tallone,poi mi concentro sulla pianta  ed uno a uno succhio le dita del piede sinistro,mentre con una mano massaggio l'altro piede,su cui proseguo subito dopo.

Noto con piacere la sua eccitazione.
Il suo cazzo é di marmo,ma non oso toccarlo fino a quando non mi dà cenno.

Più che cenno mi prende per la cravatta e mi trascina a se.
Mi sputa in bocca,poi mi bacia con passione e trasporto.
Le nostre lingue si incrociano alla perfezione ed il mio pene é troppo d'accordo.

D'istinto caccio il preservativo dai pantaloni;non faccio in tempo a ficcarlo nel pene dopo aver abbassato la zip che già lo chiavo per bene
Vedo il suo viso contrito e sorpreso,anche se mi lascia fare.

Il suo buco é strettissimo, tant'è che con un po' di sputo riesco a farmi avanti.
Lo fisso negli occhi mentre entro dentro di lui,lo schiaffeggio e gli sputo in bocca.
Lui mi bacia,mi morde la lingua e gode assai del mio incessante movimento.

Mentre scavo a fondo dentro di lui si masturba fino a quando,sconvolto,non fa uno schizzo così forte da raggiungermi sul collo e sporcandomi la camicia.
Io non sono da meno, togliendomi il preservativo e schizzandolo copiosamente su tutto il corpo.

Mi trascina a se proferendo un semplice ma efficace:
-Ti voglio ancora,non ti sarai ancora stancato?-
Io rispondo,con molta eloquenza:
-Sognatelo.-
Ma prima gli chiedo se posso pisciare.

In tutta risposta si toglie il jockstrap e mi spoglia,lasciandomi solo la cravatta addosso.
Dopodiché mi ordina
-Pisciami addosso,puttana-

Eccitato come sono accolgo la sua richiesta.
Gli piscio prima sul cazzo,poi sui capezzoli ed infine sul viso.
Il mio flusso di urina é abbondante perché non ero andato in bagno da ore e lui si eccita assai.

Prende poi la mia urina in bocca facendosela colare dalle labbra.
Pochi secondi dopo lo schiaffeggio d'istinto,sputandogli in bocca.
Sento che é in mio potere e gli ordino di leccarmi i piedi.

A differenza di quanto mi aspettassi noto che é un ottimo passivo.
Succhia e lecca i piedi come un bravo schiavetto.
Si concentra sulle dita,poi sul tallone end infine risale sul cazzo,che succhia con avidità.

Godo come non mai,schiaffandoglielo con tutta la forza che ho fino a quando non gli sborro in gola.
Lui é inerme,voglioso di venire e lo voglio accontentare.
Gli torturo e capezzoli con le dita ,io in piedi e lui in ginocchio.
Apre la bocca e gli spunto ancora.

Si eccita a tal punto da venire sui miei piedi come gli avevo ordinato.
Mi chiede supplichevole:
-Ho fatto bene il mio lavoro,padrone?-
Io annuisco,facendolo alzare,baciandolo e dicendogli:
-Bene fatto,mio schiavetto.
Ottimo lavoro.-

Facciamo una doccia insieme baciandoci di tanto in tanto,finendo per succhiarmelo assieme e venire in contemporanea dopo qualche minuto.

Finiamo finalmente la doccia,ci salutiamo e torno in stanza.
Guardo il telefono e noto che é quasi mezzanotte.
Mi sorprende un messaggio di Lucia,che mi lascia di sasso.
Tre fiammelle rosse,tutto li.

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