25.Non ho resistito

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In un lampo era arrivato Halloween.
Avevo passato due mesi infernali dietro ad una serie di progetti impegnativi ed avevo finito per esaurirmi.

Avevo bisogno di staccare la spina in vista del ponte di inizio Novembre ma non sapevo cosa fare,tra le molteplici attività che organizzavano nella città.

Carlo,come al solito,aveva l'idea pronta ma nessuno,con mia gioia, aveva accettato.
A prescindere gli avrei negato la mia presenza,ma vedere che gli altri rifiutavano mi aveva fatto stare meglio,lo ammetto.

Tra chi viaggiava ,chi si accasava e chi semplicemente non faceva nulla non avevo molta scelta.
Nel pomeriggio,una volta finito di lavorare,l'unica cosa che mi andava di fare era crepare nel letto.

A destarmi dal senso di angoscia ci ha pensato il mio migliore amico Mattia.
Nel nostro rapporto,pur non essendoci nulla di sessuale,eravamo felici nell'osservarci mentre scopavamo in gruppo.

E l'occasione giusta era una festa in maschera tenutasi nella principale discoteca gay di una cittadina vicino Verona.

Il dresscode era troppo semplice.
Una volta arrivati bisognava spogliarsi ed era fornito un semplice passamontagna,per replicare il tema
"Pentito in prigione".

Glory hole,materassini ovunque e gingilli sessuali per ogni appetito.
La situazione mi intriga a ed era la valvola di sfogo perfetta per un mese così carico di lavoro,a causa del quale non avevo scopato da tre mesi.

Dopo una lunga doccia mi sono sistemato ,ho preso Mattia con l'auto e ci siamo diretti verso il pub.
Lo swing rock a tema Halloween pervadeva l'area del locale.

Non appena arrivati ci hanno chiesto di levarci i vestiti, mettendoli dentro delle apposite cassette , per poi forninci i passamontagna da indossare per coprirci i volti.

Ce n'era per tutti i gusti.
Almeno un centinaio di uomini bear,twinks,daddy e chi più ne ha più ne metta.
Un festival del pisello come mai viste prima.

Nella grande sala principale davanti al dj ballavano gruppi di persone,mentre un'altra era seduta a parlare ai numerosi tavolini presenti per consumare dei cocktail a tema.

Dopo aver passato circa mezz'ora a discutere del più e del meno con Mattia ,con la coda dell'occhio ho notato qualcuno spostarsi verso una porta contornata da luci led rosse.

L'atmosfera cambiava in maniera radicale.
Le luci soffuse rosse rivelavano una prorompente sessualità.

Sul lato sinistro della grande sala erano presenti una decina di divanetti sui quali accadevano le più disparate.
Tre uomini erano in un eccitante threesome, dove un ragazzo versatile godeva come un matto mentre si faceva inculare e scopava senza pietà il culo del passivo; su un altro due uomini inginocchiati succhiavano il cazzo di altri sei ragazzi mentre, su un altro, c'era una sorta di roulette dove uno in mezzo si faceva inculare da altri in cerchio.

Mattia ed io siamo andati sul secondo divanetto e farcelo succhiare ed è stato meraviglioso.
Si vedeva che i ragazzi sapevano succhiare benissimo, non risparmiando neanche le palle; inoltre anche gli altri erano molto soddisfatti, tant'è che qualcuno è venuto anche più volte nelle bocche dei ragazzi che hanno ingoiato fino all'ultima goccia.

Anche noi due siamo venuti una volta e, soddisfatti, siamo tornati a bere un altro Spritz.
Passata un'altra mezz'ora sentivo il mio pene turgido,mentre Mattia avrebbe aspettato ancora.
Avevo quindi deciso di provare i gloryhole: ho sempre amato quei separè dove non potevi vedere nulla dell'altra parte se non il cazzo.

Stavolta volevo ciucciare, quindi mi sono inginocchiato in attesa davanti ad un buco.
Pochi minuti dopo da quell'orifizio passa una grossa verga innervata di media dimensione.
La cappella è grande e rosea, la mazza è depilata.
Lo prendo subito in bocca succhiando con lentezza; la mazza si tende nella mia bocca e succhio leccando nel frattempo; poi proseguo leccando la mazza e poi succhiandogli per bene le palle.
-Oh si, continua troia!-

La sua voce è inconfondibile, cazzo.
Non potrei mai dimenticarla: è Carlo.
Per una manciata di secondi rimango impietrito.
Non ho mai ciucciato il pene di un collega e per certo non avrei mai immaginato che fosse gay e che venisse qui.

Riprendo la concezione del momento quanto sento uno scocciato:
-Sparito?-
Penso tra me 
-Ora che siamo in ballo balliamo-
e non ho resistito alla dolce proibita sensazione.
Quindi afferro il suo membro ed inizio a ciucciare come un forsennato.

Lo sento gemere come non mai; è tutto teso e, dato il mio alacre lavoro, viene dopo un paio di minuti.
Quando sto per andare via vedo spuntare la sua mano che indica di volermi.
Soddisfo la sua richiesta e inserisco il cazzo nel buco.

Neanche lui scherza a ciucciare ed è bravo quanto me nel muovere a meraviglia bocca,lingua e mani.
Dopo un paio di minuti smette di succhiare e, sul più bello, caccia un preservativo verso di me.
Lo indosso e ricaccio il pene dentro.

Quasi subito sento un calore sublime che me lo avvolge come una sciarpa.
Gemo e mi scappa un 
-Cazzo si, puttana-

Non sento alcun movimento per un secondo e mi maledico per non aver pensato a stare zitto.
Poi però sento i movimenti avanti-dietro più forti e distinti.
Spingo sempre più forte,scavando nel suo buco.
Gemiamo insieme in questo vorace movimento.

Sto quasi per venire quando, per la troppa foga, il preservativo si rompe.
Vado nel panico e cerco di ritrarlo ma sento un concitato:
-Non fermarti, ti prego, sei il primo per me-

So che non avrei dovuto farlo ma,preso dal momento, ho scopato più forte che potevo ,spingendo a raffica finchè, dopo una decina di minuti, non gli ho sborrato copiosamente dentro mentre quasi all'istante anche lui era venuto.

Dopo essermi pulito alla buona sono subito andato a togliere il velo dalla sua parte ma non c'era nessuno.
In mezzo alla musica ad alto volume e alla sala gremita di gente non sono riuscito a trovarlo ma,in compenso, ho visto Mattia che saltava sul pene di un bel giovane muscoloso incappucciato.

Non volevo interromperlo e , in tutta sincerità, non mi stava andando più di scopare.
Perciò ho atteso in un angolino della stanza che il mio amico finisse, rifiutando altri tentativi di abbordaggio.
Pensavo di aver immaginato tutto ma quella voce e quella richiesta sembravano così inconfondili.

Avevo da sempre scopato con le protezioni e mai era capitato che si rompesse il condom, perciò quella scopata nella darkroom non aveva precedenti.
Per la prima volta avevo sentito il vero calore avvolgente e avevo lasciato il mio seme dentro qualcuno.

Ero ben conscio del fatto che mai lo avrei rifatto.
Sentivo già l'imbarazzo salirmi addosso e non so se avrei mai guardato più negli occhi Carlo,ammesso che fosse veramente lui.

Nel mentre Mattia aveva finito e, dopo avermi redarguito perchè non lo avevo sentito nonostante le quattro volte che mi chiamava, abbiamo deciso di andare via verso le tre di notte.
Sapevo dentro me che, quasiasi cosa fosse successa , non sarebbe stato nulla più come prima.

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