39. Non so bene cosa dire

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Non so bene ancora cosa dire a Marco.
In realtà ancora non sono convinto nella totalità del perché abbia accettato un incontro del genere.

Non ho mai percepito quel ragazzo come se fosse una persona tossica e gelosa nei confronti di Lucia e sono rimasto un po' sorpreso.

A quanto ho appreso é poliamoroso e bisessuale,ma non credo che questo mi interessi molto.

É un bel ragazzo, forse potrebbe portare dei vestiti migliori ma ha una faccia da porco niente male per come gli serve.

L'ho osservato tante volte ed invidiato per la solidità del rapporto che ha con Lucia,nonostante abbia capito che sia un coglione patentato, e l'ottimo sesso che ha sempre avuto con lei, e come dargli torto.

Però mi disturba alquanto il fatto che gli possano interessare gli uomini e,soprattutto che ne incontri sessualmente altri avendo una donna meravigliosa come Lucia.

Penso che lei non basti a uno come lui ed é una vergogna secondo me.
Se avessi Lucia con me la tratterei come una principessa e vivrei soprattutto la relazione alla luce del sole a differenza di quanto posso fare con Marika.

Se devo pensare a chi amo di più tra loro due non saprei proprio da che parte andare.
Le amo in modo complementare e diverso e questo forse mi rende poliamoroso.

Ma avere il ragazzo suo tra le palle mi annoia assai e sarei quasi tentato di mettere zizzanie.

Immagino però che Lucia abbia raccontato anche di Marika,quindi qualunque mossa io faccia per portarla via da lui potrebbe costarmi molto cara.

Staremo a vedere cosa succede in questo incontro.
Assorto nei miei pensieri sento a malapena il campanello della porta.
Sbircio l'orologio e noto che il ragazzo é in orario come previsto.

Non appena apro rimango sorpreso dalla scelta di abiti.
É molto elegante,un completo estivo total blu,con dei mocassini dello stesso colore.

Nonostante il caldo lo ammiro e ammetto di aver fatto una scelta simile perché mi vesto sempre così,solo che il mio completo é nero e la camicia é bianca.

Mi porge la mano e la stringo con vigore.
Poi mi chiede come sto e replico che sto bene.
Mi chiede se può accomodarsi su una sedia e mi invita a seguirlo,dopo il mio assenso.

Rimango esterrefatto dalla domanda dritta al punto.
-Per caso ami Lucia?-

Diamine.
Non ti sembra una domanda un po' troppo specifica e personale da fare?
Chi ti dà il diritto di chiedere?

Ha qualcosa di magnetico che mi porta a rispondere un semplice:
-Potrei-
Beffardo mi chiede il senso di questa affermazione.

A dire il vero per Lucia provo un notevole interesse sia fisico che mentale.
Amo la sua intelligenza,la sua determinazione e caparbietà.

É sempre composta,anche se suppongo che far valere le proprie opinioni con lei,specie se contrastanti, sia molto difficile.

Inoltre é meravigliosa a letto e questo dettaglio me lo faccio sfuggire ben volentieri cercando di ottenere una reazione scioccata da lui,che però non si palesa.

Piuttosto mi dice che é vero e che non vede l'ora di fare l'amore di nuovo con lei.
Lo vedo troppo tranquillo,quindi ribalto la domanda chiedendogli se veramente ama Lucia come si suppone.

Credo di averlo toccato un po' troppo nel profondo e noto un oscuramento nella sua espressione.

Rincaro la dose adducendo al fatto che conosco per bene ciò che fa fuori dalla coppia e gli rammento che é indegno di stare con una donna fine come lei.

In maniera molto pacata mi dice che non sono cazzi miei di come gestisce la coppia.
Racconta di aver sbagliato delle volte mettendo da parte la relazione per cotte passeggere o rischiare la salute a causa di merdosa impulsività.

É stato fin troppo convincente a dire che avrebbe fatto di tutto per recuperare i danni subiti e vivere con lei per sempre.
Il nuovo lavoro ottenuto avrebbe permesso di mettere soldi da parte per comprare un anello e sposarla perché avrebbe voluto lei e solo lei nella sua vita.

Scopare con i maschi era un modo per ricordare le sue vecchie vestigia ed eventualmente di provare nuove esperienze anche insieme a Lucia come aveva fatto più volte.

Piccato aveva anche detto che succhiare piselli era una sua specialità,che eccitava Lucia da morire, e che se fossi stato più aperto di mente mi avrebbe fatto vedere ciò di cui era capace.

Aveva anche ,non so se volontariamente,morso il suo labbro ed il mio pene si é stranamente indurito.
Solo il mio patrigno aveva lo stesso modo di fare e,per quanto mi faccia schifo farmi scopare per ovvi motivi , purtroppo una parte di me ha una sorta di eccitamento automatico.

-Oppure uno scopa sorellastre come te é troppo chiuso mentalmente?-
Questa frase mi fa scattare e arrivo quasi per dargli un pugno.
Ma,un pensiero più sinistro scatta in me e gli urlo
-Sono così aperto di mente che puoi succhiarmi anche il pisello,ricchione mancato-

So che non avrei dovuto dire quella parola,perché anche io faccio parte di associazioni lgbtqia+ e la stessa Marika é bisex e sono ben consapevole che avrei voluto dire quella cosa a quel falso perbenista del mio patrigno di merda,che si arroga il diritto di scoparmi mentre sta con mia madre.

Lui sembra dirmi qualcosa,ma si trattiene e mi sconvolge con un semplicissimo
-Ci voleva tanto? Caccialo allora.-

Sono un attimo inorridito e sbigottito,ma allo stesso tempo senza che io lo volessi il mio pene si é fatto di marmo.
Quel pezzente mi ha sempre fatto succhiare il pisello e sono sempre stato scopato ma Marco potrebbe soddisfare quella curiosità.

Lo prendo per il colletto della camicia e ci fissiamo per un secondo con grande intensità.
Poi lo trascino verso la patta,mi sbottono i pantaloni e abbasso i miei boxer.

Guarda il mio pisello colpito e subito inizia a succhiare.
La sua bocca é calda e da come succhia avanti ed indietro si capisce che é un maestro.

Lucia aveva del tutto ragione sulla sua bravura e non mi sorprendo che ami tremendamente il modo in cui lecca.
É un maestro ad utilizzare la lingua stuzzicando la mia cappella in modi impensabili.

Qualcosa di strano però mi accade nel frattempo.

L'avventurieroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora