40. Lui è strano ma mi piace

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Troppo strano.
Un eterone del cavolo come Gioele che accetta un mio lavoro di bocca.
Rimango scioccato per un momento dal fatto che abbia risposto così alla mia battuta e sarei tentato di rifiutare di toccarlo.

Ma la mia bocca è già al lavoro sulla sua dura mazza ed ammetto che ha un ottimo sapore.
Inizio a leccargli l'asta per bene, andando sotto fino alle palle che mordo con leggerezza.
Risalgo poi fino a ficcare tutta l'asta fino in gola mentre la mia lingua fa il resto leccando sulla cappella.

Sento i gemiti del ragazzo ma, scrutandolo dal basso noto che una serie di lacrime sta iniziando a solcare il suo viso.
Non volevo ferirlo in alcun modo e sento di aver costretto di nuovo qualcuno a fare qualcosa che non voleva in realtà.
Non capisco il perchè di un tale atteggiamento e decido di fermarmi.

Lui però mi intima di continuare ma io non ci sto.
Anzi mi sento in dovere di alzarmi, avvicinarmi a lui ed portarlo alle mie braccia.
Inizia subito a piangere a dirotto, facendo imbarazzare me che non mi sarei mai aspettato di trovarmi in una tale situazione.

Piano inizio ad accarezzarlo sulla sua barba, fino a scompigliare i suoi capelli; se in un primo momento si stava allontando da me alla fine rimane stretto a me.
Questo suo comportamento è fin troppo assurdo.
Mi da del ricchione ma si fa succhiare il pisello e, una volta che mi metto all'opera piange.

Ho avuto a che fare con gente a volte confusa sul da farsi o fin troppo convinta di un ruolo che si è subito ribaltato, ma Gioele è eclatante.
Aspetto che il suo pianto finisca mentre è abbracciato a me e gli chiedo per quale motivo abbia reagito così.

All'inizio dice che non capisce cosa gli sia preso e che non era colpa mia visto che la mia pompa era anche piacevole, ma non mi bastava.
Insinuo che ci sia qualcosa sotto e che avesse già avuto un qualche incontro traumatico con un altro ragazzo senza che Marika lo sapesse.

Inizialmente è incavolato, dicendo che non è un frocio.
Poi rincara con i pantaloni ancora abbassati che i gay gli hanno rovinato la vita e che era tutto uno sbaglio,anche se voluto da lui.
Intuisco che ci sia qualcosa di più personale e gli chiedo se si fosse riferito a qualcuno in particolare.

Sebbene in un primo momento non dica nulla e anzi mi indica la porta per uscire si mette a piangere mentre sto per varcare la soglia.
Quasi alla fine mi dice di restare e mi lascia sbigottito con la sua rivelazione.

Proprio la persona di cui si doveva fidare, il suo patrigno, in realtà aveva abusato di lui pur di mantenere il segreto della relazione tra lui e Marika, scoperto per caso.
Ha dovuto subire per anni le violenze di quell'essere pur di far mantenere il rapporto tra l'aguzzino e sua madre e la relazione tra lui e Marika.

Era stato ricattato perchè sapeva che sua madre non l'avrebbe perdonato per aver distrutto una relazione che andava bene.
Inoltre non aveva prove dei suoi abusi e sapeva fin troppo bene che il patrigno, avvocato molto affermato ed influente, avrebbe rovinato lui e sua madre in ogni modo possibile ed immaginabile.

Così era costretto a vivere sotto lo stesso letto di quell'uomo mentre tradiva la madre con lui e nel frattempo con molta probabilità la faceva franca scopando con altri uomini, stando attento ad ogni sua mossa pur di evitare di essere riconosciuto.

Vedo l'umanità di quel ragazzo all'apparenza perfetto, in lacrime e disperato davanti a me.
Non so cosa mi prenda ma corro verso di lui e lo accarezzo.
Gli chiedo se nel frattempo si vuole stendere sul divano e annuisce, dicendomi poi che finalmente si era liberato di un peso enorme ma non sapeva come risolvere la situazione.

Non faceva nulla di male ad amare Marika, perchè non erano neanche imparentati, ma il suo senso di colpa verso la famiglia e la rigidità delle regole a cui doveva sottostare per essere in quel pezzo di società erano troppo per lui.

Mentre lo accarezzo sui capelli noto che si gira scrutandomi negli occhi, per poi avvicinarsi a me e baciarmi con una dolcezza disarmante.
Lui è strano,ma mi piace.
Ricambio con passione, facendo incastrare alla perfezione le nostre lingue.

Ha un sapore fruttato sulla bocca, che amo alla follia, e continuiamo per un bel pezzo a stuzzicarci.
Gli chiedo se si sente di continuare e annuisce con piacere.
Allora ci alziamo dal divano e ci spogliamo a vicenda, rimanendo nudi l'uno di fronte all'altro.

Ci fissiamo ancora un pò  e mi avvicino a lui baciandolo e scendendo sul petto e concentrandomi sui capezzoli, che mordicchio notando che si eccita assai grazie alla sua mazza dura come il marmo.

Mi inginocchio e succhio la sua verga con piacere, facendo attenzione a leccare con dovizia la sua grossa cappella.
Nel mentre stuzzico le palle con le mani,avvicinando poi il dito dietro.

Non fa alcuna storia ed anzi apre un pò di più il sedere per farselo infilare dentro.
Pochi minuti dopo, in preda all'eccitazione più totale mi viene in bocca, scusandosi subito dopo per non aver avvisato.

Ingoio con piacere la sua sborra calda e saporita, pur rimproverandolo in maniera bonaria.
Ma non faccio in tempo a rialzarmi che vengo sbattuto sul divano e mi ritrovo la sua bocca sul mio cazzo.
Succhia in maniera divina, cazzo.
La sua bocca è un paradiso e si capisce che ha fatto pratica.

Trova subito il punto poco sotto la cappela che mi fa urlare di piacere, arrivando poi a stimolare il mio prepuzio con la sua vibrante lingua.
Poi continua a ciucciare la mazza andando sopra e sotto con molto piacere, complimentandosi poi per le mie dimensioni.

Si avvicina verso di me, baciandomi con passione mentre con una mano stuzzica i capezzoli e l'altra mi sega.
Poi mi chiede di aprire le cosce verso di lui ed obbedisco.
Subito parte con un cunillingus divino, facendomi ansimare senza ritegno.
Inizia a mettere un dito dentro di me ed in contemporanea succhia il mio cazzo.

Non riesco a trattenermi e, restituendo il favore, vengo dritto nella sua bocca mentre mi contorco dal piacere.
Ingoia senza colpo ferire, dicendomi che anche il mio sapore non è male, decidendo poi di salire su di me e baciarmi ancora con passione.

L'avventurieroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora