Non mi sarei mai aspettato che Gioele fosse così appassionato e comprendo la notevole attrazione fisica che Lucia ha nei suoi confronti.
Lui è sopra di me, mi bacia ed io rispondo con trasporto.
Ci scrutiamo negli occhi con attenzione e godo mentre lecco e mordo i suoi capezzoli sentendolo gemere.
Il mio pene, tornato duro, si struscia contro il suo bel sedere e lui si diverte a dimenarsi mentre mi lecca il collo.
Noto subito che sta per ficcare dentro il mio cazzo dentro di se, ma subito mi scosto chiedendo se ha almeno un preservativo.
Non voglio ripetere lo stesso errore di qualche tempo fa.
Lui è soddisfatto dalla risposta, sussurrandomi che devo amare molto Lucia perchè il suo era un test, orchestrato perchè sapeva molto bene cosa avevo combinato.
Un pò incavolato e senza porre un freno alla mia lingua gli chiedo se il patrigno lo mettesse mentre lo scopava e lui, interdetto per un attimo, ammette di no.
Infatti si era controllato quasi con ossessione per verificare se avesse nulla, ma quel bastardo gli aveva garantito che era l'unico con cui lo faceva senza.
Avevo i miei dubbi molto solidi visto che credo di aver inquadrato il tipo di uomo, ma cerco di fidarmi delle parole di Gioele.
Lo vedo un attimo scosso, pertanto lo accarezzo di nuovo trascinandolo a me e baciandolo.
Si stacca subito dopo, prendendo i preservativi, e mi succhia il pene.
Lo fermo chiedendogli se stavolta può essere lui a scopare me, in quanto mi stava stuzzicando alquanto l'idea.Rimane ancora interdetto, confessandomi che non aveva mai scopato un uomo prima.
Intuendo che purtroppo era stato solo passivo, dico a Gioele che era simile allo scopare una vagina.
Decide di spostarci, chiedendomi di seguirlo nella cameretta al piano inferiore del piccolo loft, raggiungibile dopo una piccola scalinata a chiocchiola.
Obbedisco e lui mi chiede di mettermi a pecora.
Si inginocchia e lecca in mio sedere mentre con una mano stuzzica il mio pene.
Una volta lubrificato bene il buco infila il suo pene inbustato dentro di me.
All'inizio sento dolore ma tutto inizia a diventare più fluido e godo sempre di più.
Ansimo come non mai ed urliamo all'unisono mentre mi dice che il mio culo è caldissimo.Lo ringrazio tra un urlo e l'altro, per poi chiedergli se ci mettiamo a missionario.
Accetta, raggiungendomi nel letto.
Mi metto pronto per lui, aprendo il culo davanti al suo cazzo.
Lo guardo con gioia mentre scava a fondo dentro di me.
Siamo sudati e molto eccitati.
Ci baciamo, stuzzichiamo i capezzoli ed urliamo di piacere fino a quando, crollando su di me, non sta per venire.
Sfila il suo preservativo, sborrando sulla mia pancia.
Poi lecca tutto avvicinandosi verso di me, mi bacia condividendo parte del suo liquido con me.
Ha voglia di farmi venire e mi chiede se stavolta può essere lui quello passivo.
Accetto con piacere, meravigiandomi del fatto che dopo essere venuto non è refrattario.
Mette quindi il preservativo sul mio pene dopo un'alacre pompa e si siede su di me.
Ha una bravura pazzesca e si muove bene quasi quanto Lucia.
Sento il mio pene baciato dal suo caldo sedere e gemo ad ogni suo movimento.
Ho però voglia di essere un pò cattivello e poco dopo gli chiedo di mettersi a pecora.
Non appena è in posizione entro piano e continuo con velocità crescente, sentendo le sue urla sempre più forti.
Lo scopo senza pietà, fino in fondo, sculacciandolo di tanto in tanto.
Vorrei tanto venire ma rimango fermo dentro di lui per sentire ancor di più il suo calore.
Mi chiede con dolcezza se lo fotto come lui aveva fatto con me all'ultimo ed eseguo la sua richiesta.
Stavolta sono io ad infilarlo dentro di lui; vederlo gioire, godere ed essere così felice mi rende orgoglioso.
Chiede se posso andare più veloce ed aumento il ritmo sempre di più.
Sto per venire mentre lui mi pizzica forte i capezzoli ma mi chiede di venirgli dentro piuttosto che schizzarlo.
A questo punto in un urlo enorme sborro copiosamente dentro di lui e rimango all'interno mentre lo bacio e lo accarezzo.
Dopo qualche minuto di coccole esco facendo attenzione a non perdere il preservativo, che lui sfila leccando e pulendo la cappella dai residui.
Durante un'altra sessione di coccole mi dice che era la prima volta che voleva farsi sborrare dentro,seppur protetto, e non riesco a trattenere delle lacrime.
Deve esserci pur un modo per terminare le sue sofferenze e renderlo finalmente libero.
Rifletto a lungo mentre con le mani iscrivo riccioli sui bei capelli.
Ho la soluzione!
Se il ricatto quel maiale semina allora ricatto otterrà.
Gli spiego che per liberarlo da quella situazione posso offrirmi io ottenendo una sua risata.
Lo fisso con sguardo serio , dicendogli che basterebbe una foto ben realizzata, mandato da un anonimo a sua madre, per farlo sparire dalle loro vite.
Ma non sapevano dove e come l'uomo incontrasse le persone e che sarebbe stato sufficiente capirlo per incastrarlo.
Gli chiedo se il patrigno avesse lasciato un suo pc in casa e Gioele mi dice che era nel suo studio.
Ci vestiamo alla bona, uscendo dal loft ed entrando nella villa principale.
Non vediamo alcuna traccia di Lucia e Marika, ma vedendo i vestiti a terra ridiamo come due fessi e raggiungiamo la stanza.
Con piacere notiamo che la stanza non è chiusa a chiave ed il pc è incustodito, ma protetto da password.
Per fortuna Gioele aveva sbirciato durante i loro incontri ed era stato facile accedere.
La password era TroiettaBocchinara93 ed era ben chiaro che si riferisse a lui.
La prima cosa emersa ad un primo sguardo era il suo accesso ad una piattaforma gay per ricchi sulla quale aveva avuto parecchi incontri a quanto abbiamo letto, dopo aver ottenuto l'accesso in tutta tranquillità attraverso username e password scritte su un documento di testo ben in vista
Propongo quindi di farmi scattare delle foto ammiccanti nudo e con uno schermo neutro che non facesse capire il luogo.
L'iscrizione all'applicazione costa 200 euro, pagati da Gioele senza battere ciglio.
Quindi abbiamo collegato i due account tramite richiesta di amicizia e di li a poco sarebbe arrivato un messaggio a quel porco.
Una volta preparato il tutto mi sono inospettito sulla relativa facilità di accesso alla stanza e ho indagato a fondo nel pc mettendo in evidenza una cartella nascosta.
Al suo interno rimango agghiacciato quando vedo un programma di video recording che ogni tre quarti d'ora faceva delle videoriprese della stanza, per poi essere inviate al cellulare dell'uomo.
Mancano quindici minuti alla ripresa successiva ma voglio indagare più a fondo.
In un'altra cartella vedo una serie di video, la maggior parte a sfondo sessuale e come protagonista Gioele.
Quello squallido maiale aveva salvato quegli incontri senza consenso del ragazzo, pronto a farne qualsiasi cosa.
E purtroppo non era il solo: molti ragazzi e uomini più adulti erano stati registrati in altri posti, scopati sempre senza preservativo e molto spesso vestiti da donna in maniera quasi uguale e preoccupante alla madre di Gioele.
Sospetto inoltre che molti giovanissimi siano a malapena maggiorenni e mi viene lo sbocco.
Mancano cinque minuti al prossimo video,quindi ordino a Gioele di prendere una chiavetta e provare a prendere i file senza usare me , ma purtroppo i file non si possono spostare.
A un minuto dallo scatto riusciamo a spegnere tutto,lasciandolo così com'era e chiudendoci quelle brutte visioni davanti.
Tra poco sarebbe giunta l'ora di farla pagare a quel maiale depravato.
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L'avventuriero
ChickLit---------------------------------VM18-------------------- Marco Adriani è un programmatore informatico che lavorava in uno sperduto paesino pugliese. Dopo essersi dimesso è alla ricerca di un impiego; dopo molti tentativi ne trova uno presso un'azie...