L'avventuriero

37. Non vedevo l'ora

Alcune cose di Gioele mi fanno ridere.
Sembra quasi un piccolo regolamento di conti tra mafie,solo che qui si discute di una donna.
Non so se essere gelosa di Lucia, contesa tra due uomini.

So che potrei essere io la sua ragazza,se solo non fosse che io e Gioele siamo fratellastro e sorellastra.
Inoltre mi sentirei troppo in colpa a rovinare la vita al mio amato padre,che ama alla follia la madre del mio ragazzo.

Che situazione del cazzo!
Ripenso ancora alle possibili alternative e sorrido al pensiero di quel giovane, Mauro se non sbaglio,con cui ho avuto la scopata allucinante e la sorpresa poco gradita del suo ragazzo.

Ho ovviamente fatto finta di nulla in mezzo a quel marasma e sono stata felice di aver fatto quell'esperienza.
Non so e non voglio sapere come sia andata tra quei due,dopo che lui si era vestito in fretta e aveva inseguito il suo amichetto.

Si vedeva che quell'altro mi guardava con disprezzo ,checchetta isterica che non era altra, e sono stata più che soddisfatta a quel punto per essermi fatta trapanare la figa da Mauro, evidentemente trattenuto da quel cretino.

Parli del diavolo, arriva messaggio proprio di Mauro,ma non voglio vederlo.
Nel frattempo sento suonare alla porta.
É Lucia.
Non vedevo l'ora che arrivasse.

Apro e la vedo con il suo viso armonioso,gli occhi marroni che mi scrutano e molto sensuale nel suo vestitino blu che risalta in maniera perfetta il suo seno e il suo sedere quando si gira per sedersi su un divano.

Guardandola meglio capisco sempre di più perché tutti ne sono attratti.
Il suo magnetismo,la sua dialettica e la sua educazione sono contagiosi e anche un corpo fantastico fanno il mix perfetto.

Sono molto attratta da lei persino io,che l'ho trascinata in questa situazione particolare nella quale però si sente a suo agio.

Ben sapendo che doveva arrivare anche io mi sono sistemando,optando per un bel vestitino rosso attillato e noto con piacere dai suoi complimenti che le piaccio.

Fa un caldo atroce e,in tutta onestà, sto anche abbastanza vogliosa.
Non c'è nessuno in casa,in quanto i nostri genitori sono andati in viaggio fino a dopodomani, quindi voglio fare leva su di lei per soddisfare le mie voglie.

In un colpo solo levo tutto,rimanendo nuda,adducendo al fatto che voglio correre in piscina a rinfrescarmi.

Sembra che abbia delle vampate improvvise e vedo una piccola reticenza dovuta probabilmente al fatto che si fosse sistemata troppo bene.

Mi avvicino quindi a lei e le faccio un piccolo massaggio alla schiena,baciandola sul collo.
Lei rimane interdetta per un secondo e la sensazione di potere che ho su di lei mi piace.

Rimango sorpresa però da un bacio passionale che ricevo quasi subito da lei e stavolta sono io con la libido in fiamme.

Le nostre lingue si incrociano alla perfezione e ho una grandissima voglia di buttarmi in acqua per tentare invano di spegnere i bollenti spiriti.

Anche le si spoglia e mi sfida ad arrivare prima in acqua.
Vinco io per pochissimo,ma lei vince me in maniera così palese.
Immerse nell'acqua ci baciamo ed accarezziamo con passione,memori del fatto che i nostri ragazzi si mettono a discutere nell'altra casa.

Sento le farfalle allo stomaco mentre lei si diverte a sditalinarmi.
Godo assai mentre ci spostiamo nella vasca idromassaggio rialzata ed inizia a leccarmela.
La sua bravura é immane come sempre e mi fa bagnare come poche volte nella mia esistenza.

Mi sento persa nelle sue leccate, viene a punzecchiarmi il seno e gemo.
Mette un dito nella mia figa mentre continua a leccarmi.
É così brava a spingere e rido per un secondo pensando a Marco che viene scopato da uno strap on che lei indossa.

Lei lo nota ,le suggerisco l'idea e lei rivela che qualche volta é successo mentre siamo abbracciate per un momento.
Rido male pensando che Gioele non me lo concederà mai ma subito lei mi riprende e me la lecca di nuovo.

Stavolta non riesco a trattenere un forte orgasmo e sconvolta la guardo con un sorriso enorme stampato in faccia.
Si allontana a nuoto,ma la trascino verso di me e la bacio ancora, per poi decidere di ricambiare il favore.

La sua figa é calda e profumata.
La assaporo in ogni suo centimetro concentrandomi sul clitoride ,poi all'interno della vagina riprendendo poi il ritmo circolare con la lingua.

Adoro quando gode e mi sento sempre più incitata.
Mi chiede con dolcezza se può afferrare la mia testa ,annuisco e mi fa entrare molto più a fondo.

Sento la sua figa sempre più bagnata e nel mentre stuzzico i suoi capezzoli con le mani.
Urla di piacere mentre viene,contorcendosi davanti a me per poi nuotare a morto sfinita ma felice.
Mi avvicino verso di lei,baciandola ed abbracciandola mentre l'idromassaggio parte a palla.

La ringrazio per la magnifica scopata e,mentre la accarezzo, le sussurro che merita tutte le persone del mondo ai suoi piedi.
Arrossisce di botto e,imbarazzata ,mi dice che non é vero e che anzi io lo merito.

La guardo incredula ma allo stesso tempo la ringrazio.
Lei, notando il mio sguardo corrucciato, mi solleva il mento dicendo che non mi porterà mai via da Gioele, perché sa che mi ama più di qualsiasi altra cosa e mi chiede quando era stata l'ultima esperienza con qualcuno.

Nel frattempo usciamo dalla piscina cingendo degli asciugamani trovati nelle vicinanze e ci sentiamo sugli sdrai.
Rimane sorpresa dal fatto che le dico che pochi giorni prima avevo scopato con uno di Verona e che eravamo stati beccati dal suo ragazzo in hotel.

Le mostro una sua foto di facebook, dopo essermi ricordata il suo nome,supponendo che lo trovasse un bel  tipo ma, non appena lo vede, si mette a ridere male.

Rimango un attimo esterrefatta e arrabbiata ma si scusa subito per il fraintendimento e rivela che é lo stesso ragazzo team leader di Marco,con cui aveva scopato una settimana prima senza sapere che fossero nella stessa azienda.

Quanto é piccolo il mondo!
In un qualche contorto modo persino io e Marco siamo relazionati con qualcun altro in comune.
Notiamo che i ragazzi stanno facendo più tardi del previsto,ma questo non sembra turbare di molto Lucia, che anzi mi bacia con passione alla sprovvista.

Decidiamo di spostarci in camera dove le dico che ho una grande idea in mente su qualcosa che ho rispolverato a Verona.
Sarà per lei del sesso molto rovente!