12. Le pugnalate al cuore

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Poco dopo il compleanno di Marco, Roberto conosce Arianna.
Una bella ragazza , con un passato un po' difficile e tanto bisogno di stare con un ragazzo.

Era in pratica una perfetta anima gemella per Roberto ,che si sentiva sempre solo.
Ed infatti,come avevo previsto, di lì a poco si erano fidanzati.
Era però un grosso problema per Marco.

Roberto si faceva sentire sempre di meno e Arianna lo vedeva poco di buon occhio dopo che il suo fidanzato le aveva parlato dei suoi trascorsi con Marco.
Di lì a poco quel ragazzo si dissolse.

Spariva con più frequenza dai suoi radar, irritando persino me che non trovavo giusto il suo comportamento.
Lo aveva usato per compagnia,per poi scaricarlo una volta trovata la ragazza seguendo uno dei più classici clichè tra amici.

Sentivo che mancava qualcosa dai lati sessuale che relazionale.
E, attraverso una serie di compromessi, ho iniziato a praticare dei threesome in sua compagnia.

Ero molto,molto eccitata a vedere quando lo inculavano e succhiava cazzi con piacere, smazzandoli con me e facendomi godere.
Non mi facevo penetrare perché era off limits ed era tutto sesso protetto.

Urlavo mentre mi facevo leccare la figa da lui ed un altro uomo o mentre a turno succhiavo la mazza di Marco e di quest'ultimo.
Ero stupefatta dalla porcaggine delle espressioni di Marco durante le scopate e la felicità nei suoi occhi quando incrociavamo gli sguardi.

Qualcosa però in lui era rotto.
Era stato ferito da Roberto e quel vuoto lo divorava sempre di più.
Inoltre,dopo qualche mese, avevo deciso di non seguirlo più nelle scopate in quanto non mi sentivo più a mio agio ed ero presa da altri obiettivi di vita.
Neanche io,dopo vari incontri ,potevo reggere il suo bisogno crescente di sesso a tre e avevo 

Mi aspettavo,nella mia stupidità, che volesse terminare ma non era andata così.
Mi aveva chiesto se poteva cercare qualcuno con cui frequentarsi, perché non voleva incontrare troppe persone come faceva prima di conoscermi e, un po' amareggiato, aveva detto di capire il mio stato d'animo e di rispettare il mio stop.

La mia grande gelosia bussava di nuovo alla porta.
Per cercare di entrare nella sua testa e nel suo cuore avevo fatto uno sforzo titanico, tanto era l'amore che avevo per lui.

Avevo iniziato ad entrare in gruppi poliamorosi, presenti perlopiù al nord, e mi ero documentata prendendo, primo tra tutti, La Zoccola Etica.
Ma Marco non mi aveva dato tempo, buttandosi a capofitto in ogni frequentazione possibile.
Era troppo per me, che ricevevo ogni giorno le pugnalate al cuore.

Ogni racconto di quello che faceva, ogni suo messaggio della serie "Amore ti avviso quando torno" e ogni sua rassicurazione sul fatto che mi amava non facevano altro che irritarmi.

Ammetto con molta franchezza di aver scatenato la mia gelosia su di lui e credo si sia sentito molto male, meritandoselo ad una certa.
Inoltre ciò che pensavano i suoi spasimanti, che quasi nell'immediato scaricava con molta rabbia, non aiutava certo a cimentare la nostra relazione.

Lei é una copertura
Marco sei confuso
Sei gay,non bisex

Sentivo ogni santa volta questo copione,con annesso Marco in lacrime.
Il sud é un posto di merda per anche solo immaginare il poliamore.
E nel frattempo le cose non andavano per niente bene con Roberto, sempre più evanescente.

Arriva Natale e con esso la fine del loro rapporto di amicizia a causa di una stupida vendetta di Marco riguardo una maglietta del cavolo, su cui sorvolo ampiamente.

Dopo quella Marco cerca di rigare dritto, raccontandomi delle volte in cui va a letto con qualcuno usando sempre le protezioni.
Inizio a calmare i nervi vedendo che non vuole creare relazioni e notando che riduce drasticamente gli incontri.

Tutto fino a un anno dopo.
Litighiamo per questioni riguardanti la sua famiglia e il suo modo di fare a mia detta troppo bambinesco su questioni familiari cui non voleva porre il freno.

Tra parenti incivili e un lavoro frustrante nulla era stato fatto per migliorare una situazione già precaria ed infastidente.

Ci mandiamo a quel paese per tutta la giornata, fino a quando non mi confessa, solo dopo molte ore dal fatto, che é andato a letto con uno dei soliti che frequenta.
Si era fatto dare un passaggio di merda, di cui non mi aveva avvisato.

Una specie di ripicca fatto in un momento di debolezza e che doveva essere riservato alla riflessione.
Quel bastardo mi ha tradito.
Lui che non doveva farmi del male,che mi amava e che diceva che non mi avrebbe mai fatto soffrire.

Gli ho dato tutto il mio cuore, il mio amore e ogni fibra del mio essere.
Gli sono rimasta sempre fedele e  ritenevo idiotamente che fosse l'amore della mia vita.

Lo lascio in tronco ma, dopo una settimana, ci risentiamo perchè sente la mia mancanza.
Passano due mesi in cui noto che il suo amore per me c'è sempre.
Mi convince a metà di farlo ritornare nella mia vita, confidando nel suo sincero pentimento.

Nonostante il mio forte odio di quel momento decido di dare spazio al briciolo di amore che rimaneva per lui.
Mi fa sentire speciale quando c'è , anche se nulla leverà mai l'onta subita.

Passano circa tre anni da quel momento e ,tra piccole scosse, tanto amore e sporadici litigi sembra andare tutto per il meglio.
Fino ad un anno fa.

Lo vedevo strano già da qualche mese.
Forse per il lavoro o per il cambiamento di vita nella sua nuova casa lo vedevo un po' strano.
E seguiva lo stesso trend anche dal punto di vista relazionale.

Quasi si sentiva in colpa di scopare con qualcuno e passavano anche mesi prima che scopasse con un nuovo ragazzo dopo quello precedente.
Si sentiva sporco e sperava di riuscire a migliorare dopo quello che aveva fatto tempo prima.

Avevo cercato di spronarlo a fare nuove conoscenze e a ritentare di provare a lasciare spazio all'amore verso un ragazzo perché sapevo che in fondo lo voleva,anche se aveva seppellito nel profondo quel piccolo inconfessabile desiderio.

Inoltre ero ben disposta verso questo tipo di esperienze perché nel frattempo avevo raccolto dentro di me quel modo di amare.
Anzi in un paio di occasioni, in cui ero io a relazionarmi con un ragazzo mentre Marco era libero, mi sono sentita benissimo e realizzata,nonostante non fosse andata benissimo.

Ma ben presto,il giorno del nostro settimo anniversario,avrei scoperto il vero motivo di tale comportamento.

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