16. Lo desideravo da sempre

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Davanti a quella richiesta sono rimasta interdetta e titubante.
Ero molto eccitata e bagnata ma non sapevo cosa rispondere.
Non mi sono fatta mai penetrare da un uomo che non fosse Marco da quando stiamo insieme.

Non avevo mai voluto e non ne sentivo la necessità.

Qualcosa però oggi é cambiato.
Sento di nuovo quella curiosità e mai mi permetterei di provare senza preservativo, non essendo così irresponsabile come la mia dolce metà per un anno.

Rispondo alla domanda di Gioele con un bacio appassionato, sollevando però dei dubbi sul fatto che i genitori possano arrivare da un momento all'altro.

Optiamo quindi per raccogliere i vestiti dal giardinetto, rientriamo quindi in casa dirigendoci poi nella camera da letto di Gioele.

É una camera moderna, tenuta e pulita in maniera impeccabile, con pochi mobili ,un armadio e un grande letto matrimoniale al centro.

Il ragazzo chiede a Marika di stendersi sul bordo del letto ed obbedisce senza pensarci un secondo.
Subito lui le lecca la figa, bagnandola per bene e facendola gemere di piacere.

Non contenta, mi chiede di avvicinarmi con la figa verso la sua bocca e la accontento subito.
Sono a pecora, la mia figa leccata con gioia da Marika.

Gioele apprezza il mio sedere, sculacciandolo mentre lecca Marika.
Inarco leggermente la schiena, permettendo a Gioele di piegarsi e mordermi le natiche e passare al clitoride.

Poi, si sposta, prende un preservativo dal comodino , lo infila sul pene ed inizia ad entrare con dolcezza dentro Marika.
Mi rigiro con lo sguardo dritto verso Gioele.

La guarda con tenerezza e dolcezza mentre spinge lento ed inesorabile dentro di lei.

Marika é persa, geme con dolcezza e grazia mentre ammiro un sorrisetto beffardo da Gioele.
Beffardo e dannatamente sensuale.
Nel mentre decido di fare un 69.

Metto la mia vagina alla mercé di Marika, mentre allo stesso tempo lecco la sua, godendomi le spinte del grosso pene di Gioele.

Aumenta sempre di più il ritmo, spingendo ancora più forte.
Le urla aumentano di pari passo con i gemiti.
La mia figa é oltremodo bagnata.

Gioele si ferma un attimo, esce da Marika e mi chiede:
-Vuoi passare sotto te?-

Non me lo faccio ripetere due volte.
Mi metto nella stessa posizione di Marika, lasciando ben aperto l'ingresso.

Anche se la mia vagina é bagnata Gioele non esita a leccarmela, gustandola con la sua sopraffina lingua.
Mi sorprende cambiando preservativo ed inizia ad entrarmi dentro.

La sua cappella scava a fondo dentro di me e convengo sul fatto che sia veramente grosso, pur avendo dimensioni normalissime in lunghezza.

Mi fissa con uno sguardo dolce e sensuale, rimanendo fermo dentro di me ad ammirarmi mentre gemo.
Si piega verso di me, baciandomi con la lingua.

Si rimette in posizione ed aumenta l'intensità del movimento.
Mi devasta dentro e fuori; é un fiume in piena ed io il villaggio che viene sconquassato.

Godo davanti ai suoi movimenti, mentre Marika non esita a mettersi a 69 e restituirmi il favore della sublime leccata.
Continuiamo per cinque minuti prima che lui mi chieda di mettermi a pecora.

Accetto volentieri in quanto é la mia posizione preferita.
Gioele mi fotte con piacere, spingendo sin da subito con forza animale, mentre Marika si mette davanti a me con la vagina ben in vista.

Gliela lecco ben volentieri mentre vengo sbattuta.
Mentre Gioele mi sculaccia anche Marika tiene la mia testa ben salda su di lei.
Mi perdo in quella meravigliosa spirale di goduria, fino a quando Gioele con chiede di cambiare posizione.

Si mette al centro del letto.
Io sopra di lui.
Lo cavalco per bene, di spalle al suo viso.

Nel mentre Marika si prodiga a leccarmi il clitoride mentre uso il membro di Gioele come un dildo.
É la fine.
Dopo pochi minuti, tra i gemiti e le urla, crollo sul cazzo pulsante del mio amico.

Gioele quindi sfila il preservativo e mi chiede se é un problema per me se la scopa senza, tanto prende la pillola.
Rimango interdetta ed a tratti schifata.
Però una morbosa eccitazione prende il sopravvento.

Accetto con leggera riluttanza e lo guardo mentre chiava senza pietà Marika.
Prima a missionario, poi a pecora.
Tutto mentre io me la faccio leccare da lei con molto piacere.

Lui spinge molto forte, le tocca i capezzoli, le tocca il clitoride.
Capisco da questa scopata che il loro rapporto é molto serio fantasticando sua durata della loro relazione clandestina.

Hanno l'esclusività sul sesso senza preservativo proprio come me e Marco.
Si guardano e si vogliono come me e Marco.
Penso per un attimo a lui, a cosa sta facendo ed alla reazione che avrà una volta viste le tre fiammelle sul cellulare.

Con molta probabilità nello stesso momento sta scopando con quella specie di dominatore.
Chissà se un minimo pensa a me, come sto facendo io ora con lui.

Anche se mi importa poco sono curiosa di capire cosa penserà di me.
Nello stesso momento Gioele inizia a gridare in preda agli spasmi mentre il suo cazzo pulsante espelle una montagna di sperma dentro la vagina di Marika.

Mi avvicino prima a lei, leccandole tutto lo sperma mischiato con il suo sapore ,per poi continuare pulendo a fondo la cappella di Gioele con la lingua.

Andiamo nel bagno relativo alla stanza da letto, ci sciacquiamo per bene e poi ci rimettiamo a letto.

Sono io al centro , e loro due ai lati.
Parliamo del più e del meno per una quantità imprecisata di tempo fino a quando non sentiamo con orrore che si apre una porta.
-Siamo a casa! Dove siete ragazzi?-

Sono arrivati i loro genitori.
Nello sguardo di Marika si legge il panico ma Gioele ha tutto sotto controllo.
In fretta e furia si veste trattenendo i genitori nel giardinetto.

Anche io e Marika seguiamo la sua idea, vestendoci al volo ed uscendo dalla camera.
Non riusciamo a trovare le sue mutande, ma poco importa.

L'importante é sbrigarsi.
Simuliamo poi di venire da stanze separate mentre salutiamo i loro genitori.
Sono una coppia molto distinta.

Lui capelli brizzolati, occhiali e occhi verdi.
Lei capelli fluenti, occhi marroni e un alone di eleganza e finezza che non mi so spiegare.

Mentre la madre di Gioele chiacchera con i due figli noto che il padre raccoglie con un gesto fulmineo le mutande di Marika nascoste sotto il tavolino.

Il padre, altero, prende in disparte Gioele ed inizia una discussione abbastanza animata di pochi minuti di cui riesco a solo a capire tre gesti della mano: io, te ,da quella parte.

Gioele lo fissa torvo, ma annuisce con educazione e ritorna a chiacchierare con noi come se nulla fosse.
I genitori e Marika si allontanano dopo una mezz'ora e Gioele decide di accompagnarmi alla macchina

Sorride e accenna con un provocatorio:
-Desideravo tanto averti per me, spero sia stata bene.
In realtà lo desideravo da sempre.
Volevo però rammentarti una cosa.

Un segreto per un segreto.
Tu non dirai a nessuno delle liaison tra me e mia sorellastra ed io non dirò nulla a Marco di quanto avvenuto.-

Gli sorrido e lo lascio a bocca aperta dicendogli che Marco sapeva già del nostro incontro e che comunque il segreto era ben tenuto.
Sbianca un attimo, ma mantiene il contegno confidando nella mia discrezione.

Approfitto per chiedergli il motivo della discussione con suo padre a causa delle mutande trovate.
Lui arrossisce un attimo ma dice che non é successo nulla.
Mi bacia con passione e mi lascia andare verso casa.

Una delle migliori avventure sessuali mai avute é appena terminata.
Aspetto ora la reazione di Marco e sono sicura che ci sarà da divertirsi.

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