07.Devo dirti una cosa

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La gola mi si seccava.
L'eccitazione era alle stelle e avrei dato milioni pur di trovarmi in quella situazione.
Mauro, così spavaldo e sensuale nella sua camicia di cotone bianca e la giacca blu scuro.

Sono a tanto così dall'averlo, dal replicare una mia fantasia erotica che mai ho realizzato prima d'ora , dallo scopare con il mio futuro team leader.

Vorrei davvero un futuro in cui sono ricattabile per una scopata?
Un futuro in cui devo nascondere alla mia ragazza un simile atto?

É vero, entrare nella Big4 significherebbe svoltare la mia vita e quella di Lucia, ma non voglio svendere la mia dignità più di quanto non abbia già fatto in abbondanza.

Lo voglio,ma potrebbe impegnarsi di più.
Potrebbe chiedermi un numero, scrivermi di spontanea volontà di tanto in tanto, oppure invitarmi per uscire a cena.
Non di farmi sentire una prostituta giusto per soddisfare qualche istinto perverso.

Lo voglio,ma non li e ora.
In quella frazione di secondo mi sposto indietro con la sedia,mi alzo e gli porgo una mano sulla spalla.

-Sono meglio di così.
Preferisco lavorare in un' azienda più piccola e di Lecce ,con tutto lo schifo che ne consegue, piuttosto che cedere alle tue provocazioni.

Sei bello,eccitante e tutto quello che vuoi, ma non mi prostrerò davanti a te pur di ottenere un lavoro.
Fai che vuoi del mio colloquio.
Non me ne frega più un cazzo.-

Senza dire una parola vado via,chiudendogli la porta in faccia.
Scendo le scale in pochi secondi piangendo, per poi dirigermi verso l'esterno.

Non ho il coraggio di spostarmi verso l'Hr e dirle che non se ne fa nulla,che non sono riuscito ad entrare.
Mi nascondo agli occhi del mondo, seduto per terra ed inerme,in un punto non in vista di un garage poco lontano.

Perché gli uomini che conosco devono trattarmi così?
Perché non riesco a trovare un modo di relazionarmi normale che non implichi essere quasi uno schiavo del sesso?
Perché una scopata di merda ha significato rinunciare al posto di lavoro?

Mi detesto.
Perché tenevo un po' troppo a Mauro,nonostante fosse passato un solo giorno.
Perché ieri alle saune aveva mostrato attenzioni,tenerezza e comprensione che poche volte avevo ricevuto da un uomo nella mia vita.

Perché sono stato stupido anche solo ad immaginare che in futuro ci potesse essere qualcosa di più tra noi due, commettendo lo stesso errore di valutazione compiuto con troppi uomini ormai.
Perché ho immaginato per pochissimo qualcosa di più oltre ad una vile scopata.
Un aperitivo,magari delle uscite insieme quando salivo su, magari gite insieme a Lucia.

Ho fatto di tutto per entrare nell'azienda della mia vita.
Come troppe volte ho messo in pericolo la mia vita,la mia saluta e la mia relazione con Lucia per un uomo,ma per una volta volevo evitare la sciagura.
Voglio solo sparire,tornando tra le braccia di Lucia.

Non riesco a smettere di controllare le mie lacrime.
Sono furioso con me stesso e potrei spaccare ogni cosa.
Sono disturbato dalla suoneria del mio cellulare, é l'HR.
Sono tentato di non rispondere,lanciando per aria il telefono.

Ma, d'istinto, rispondo cercando di fare trasparire una voce normale.
-Buongiorno Marco.
Non sono riuscita a rintracciarla per comunicarle l'esito del colloquio.
Con piacere le comunichiamo che da questo pomeriggio inizia il suo primo giorno.
Ci vediamo tra un'ora nel mio ufficio per formalizzare il contratto.-

La saluto,cercando di essere il più neutrale possibile,anche se sono sempre più convinto di rifiutare.
Non voglio stare in un'azienda se il personale pretende di andare a letto con i dipendenti pur di ottenere un posto.

Prendendo per assodato che Mauro mi abbia bocciato di certo, mi sorprendo del fatto che il ragazzo del secondo colloquio mi abbia fatto passare il test nonostante i miei evidenti errori.
Rido perché penso che anche quello scorbutico avesse voluto scoparmi, ma esprimo subito il pensiero.

Inspiro ed espiro più volte.
Mi alzo e ritorno in ufficio.
Il contratto é ottimo,con tantissimi benefit e una retribuzione mensile strepitosa per i miei standard.
Dopo aver firmato chiedo, d'istinto:

-Potrei conoscere, se mi permetto, l'esito delle tre prove?
Vorrei cercare di migliorare,anche da autodidatta,nella programmazione in cui sono meno competente.-
L'HR,.rimasta piacevolmente colpita, risponde con un sorriso:

-So che non dovrei dirtelo,ma se ci tieni sono più che felice di condividerlo con te.
Hai conquistato il responsabile del primo colloquio con i tuoi obiettivi futuri e i tuoi sacrifici compiuti nel periodo universitario.

Nel secondo colloquio non sei andato troppo bene,però.
Fosse stato per Carlo Andriani,il responsabile,non saresti dovuto neanche presentarti.
Quindi ti consiglio nella maniera più assoluta di prendere un libro e studiare front end.

Il terzo colloquio ha fatto pendere la bilancia verso di te.
La rapidità e la correttezza delle risposte ai quesiti hanno estasiato Mauro,il quale ha detto che saresti un'ottima risorsa nel team back end.

Dimenticavo, a causa di organizzazione dell'ultimo secondo non sei nel suo team,ma in quello di Luca Saviani.
Complimenti ed ancora benvenuto in azienda!-

Mi sento sollevato e confuso.
Magari quell'essere si sarà terrorizzato da una possibile denuncia,verme come é.
Oppure si sarà pentito di avermi fatto quella proposta.
Con difficoltà penso che sia stata tutta farina del mio sacco.

Sono in un altro ufficio dove non incrocerò il suo sguardo e, lavorando da remoto, non correrò il rischio di sentirlo un secondo di più ,o almeno spero.
Quello che mi interessa ora é fare buona impressione in questi primi giorni e capire ogni cosa per affrontare al meglio questa avventura lavorativa.

Il resto del pomeriggio passa molto bene.
Ho delle indicazioni affidabili ed utili su come funzionano gli applicativi e i programmi utilizzati con più frequenza.
Nella vecchia azienda queste cose sarebbero state un sogno ed ancora mi compiaccio per essere scappato da quella topaia dopo tre anni di sacrifici.

Stavo per compiere un grosso errore,fermandomi appena in tempo.
La giornata finisce in un lampo.
Percorro la strada che separa l'azienda dall'hotel dove alloggio, entro in hotel e mi stendo sul letto stremato.

Prendo il cellulare,compongo il numero di Lucia ed attendo che risponda.
-Ciao amore, come é andata?-
Sto per pronunciare qualcosa ma vengo interrotto.
-Sappi che qualsiasi risposta mi darai sono fiera di te e di ciò che hai fatto,perché credo in te e nelle tue capacità.-
Rido un attimo e prendo di nuovo la parola.

-Ce l'ho fatta!
Ancora non ci credo perché é successo di tutto.
A tal proposito,amore,devo dirti una cosa.
Spero solo che mi comprenderai.-

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