Mi sento in pace nel caldo abbraccio di Lucia.
Mi mancava la sensazione d'amore che mi lasciava lei e ne sono stato affamato per tutto questo tempo.
Cosa ci può essere di meglio rispetto a fissare un meraviglioso cielo stellato, nudi ed accocolati in una campagna isolata?
Passano circa quindici minuti raccontandoci il più ed il meno finchè non arriva una sua supposizione:
-Mi hai scopato molto più forte del normale perchè ce l'hai con il fatto che siano successe cose con Gioele, vero?-
Mi coglie in fallo.
Non sono il tipo di persona che di solito scopa fortissimo perchè mi piace godere delle sensazioni con calma e ho paura di fare male se penetro con troppa voracità.
Come lei ben sa supero questo limite solo se sono veramente ispirato o incazzato e ammetto con molta tranquillità che era un mix di entrambe.
Non è il massimo che sia andata a letto con il belloccio, super ricco e a quanto pare anche più folle di me dato che si scopa la sorellastra.
Ma chi sono io per giudicare?
Ho fatto cose ben peggiori e delle quali dovrò impegnarmi a fondo per recuperarle.
Mi da fastidio, ma so che Lucia non farebbe nulla di male nei miei confronti e, qualora volesse farlo, non credo di avere alcuna voce in capitolo.
Una parte di me lo prenderebbe volentieri a pugni, un'altra lo deriderebbe per la sorellastra ma so che una terza parte deve entrare in gioco, quella diplomatica.
Potrei diplomaticamente dargli un calcio nei coglione ma so che la mia dolce metà non solo non gradirebbe ma, ammesso di stare ancora insieme, ne riceverei almeno il triplo.
Le dico che mi fido di lei e del suo giudizio e che non ci sono problemi per questa frequentazione che vuole comunque mantenere a livello amicale.
Voglio però alzare la posta in gioco e, senza collegare cervello con la bocca, propongo di vedere Gioele da solo, con l'unico scopo di confrontarci.
All'inizio mi guarda come se fossi un alieno a cinque teste e sei gambe e sibila che è fuori discussione.
Non ha alcun torto a volere una cosa del genere.
In molti anni che siano insieme solo in poche occasioni ho presentato la controparte trombamica o relazione e mai era finita bene tra me e quella persona.
Non mi ha mai costretto a presentarle qualcuno, sebbene qualche volta in particolare abbia insistito con persone di cui poco si fidava o che non conosceva.
In questo caso è diverso.
Proprio perchè entrambi lo conosciamo vorrei tenerlo d'occhio più spesso.
Non posso permettermi il lusso di fare finta di nulla proprio perchè, essendo molto vicino alla nostra comitiva di amici, potrebbe dire la qualunque senza prima confrontarsi con me, anche riguardo a cose che non voglio si sappiano, come la mia bisessualità.
Sono sicuro che i miei amici siano aperti mentalmente e che mi vorranno bene nonostante tutto, ma non mi sento pronto a condividere questo tassello personale con loro.
Per questo motivo, cercando di dare un freno alle mie turbe mentali, chiedo a Lucia cosa sa Gioele di noi.
Storco abbastanza il naso e alzo il tono della voce quando lei mi dice che Gioele sa cosa sono.
Così non va bene, si scusa adducendo al fatto che era un bò brilla quella serata famosa e che, mentre Marika le leccava la figa le era scappato di chiedere se lui si sarebbe fatto succhiare l'uccello da me.
Faccio un sonoro facepalm, sebbene l'idea di fare una cosa del genere mi avesse stuzzicato tante volte.
Poi mi ricordo che so che il ragazzo è uno scopasorellastre e che ha un padre becero e perfettino del cazzo che lo diserederebbe all'istante se venisse a conoscenza di una cosa simile e mi viene in mente uno splendido tabellone calcistico con sovrimpresso
1-1
Insisto con dolcezza sul fatto che vorrei parlare con lui in maniera amicale, promettendo che non avrei fatto cazzate a parte succhiargli l'uccello.
Ridiamo entrambi davanti a questa battuta, perchè tanto so che è etero come minimo.
Poi lei, conscia del fatto che le avrei rotto le scatole da qui fino alla settimana prossima, si arrende e per sfinimento accetta l'idea a patto che sia lei ad avvisarlo.
Gli manda un messaggio e, con mia somma sorpresa, noto che la risposta è immediata.
Un semplice:
-Va bene, ore 18 nel casolare.
Tu e Marika starete, se vorrete, in casa mia.-
Gioele sa benissimo che non ho auto e ,senza far sprecare benzina a Lucia, ha creato una proposta allettante per lei che voleva sentire di nuovo Marika dopo quanto successo.
Il casolare, invece, è un piccolo loft posto sul limitare della loro campagna.Nei due giorni successivi di attesa è tutto molto tranquillo, forse troppo.
Lavoro sui task con più tranquillità ed in brevissimo tempo entro nel giro.
Fisso come un ebete lo schermo del monitor mentre c'è sempre la solita spunta viola con tanto di freccetta ed avviso "OoO" sul pallino di Mauro.
Mi vergogno ancora per ciò che è successo e spero di poter parlare con lui prima o poi.
Vorrei chiedergli scusa, fargli capire che ho sbagliato io e sono pronto a cambiare team.
Non voglio essere il mostro della situazione, non stavolta.
In troppe situazioni della mia vita mi sono sentito uno schifo nefando, rovina famiglie e distruttore di reputazioni.
Avevo pochi limiti che ho superato deludendo me stesso e chi mi circondava.
Ho scopato il mio team leader, cazzo.
Se non fosse che questo lavoro mi serve per sostenere il mio sogno di una vita insieme a Lucia mi sarei già licenziato seduta stante.
Vediamo fino a che punto la situazione ritornerà alla normalità.
Peggio di così non può andare.
Arriva il fatidico giorno dell'incontro con Gioele.
Sono tutto un fremito e per l'occasione ho cercato di curarmi nei minimi dettagli per non sfigurare.
Finalmente è arrivato il momento, dovevo incontrarlo e questa è l'occasione giusta e sacrosanta per farlo.
Indosso una giacca e pantaloni blu, cravatta rossa e camicia bianca.
So che è molto formale ma, conoscendo il giovincello, ho voluto anticipare le sue mosse.
Lucia ha un bel vestitino celeste che le sta a pennello.
Ho una grande voglia di imboscarmi in una delle campagne che stiamo attraversando per alzare il vestito e leccarle la figa ma sono trattenuto dalla volontà di arrivare puntuale e la necessità di non sudare a causa del caldo atroce.
Una volta arrivati a casa di Gioele mi separo da Lucia, che raccomandandosi con me si dirige verso la casa principale.
A me invece tocca un altro pezzo di strada a piedi dove, sono sicuro, mi sta attendendo il mio dolce coetaneo.
Mi sistemo i capelli, verifico che i miei occhiali siano puliti a dovere e busso alla porta.
STAI LEGGENDO
L'avventuriero
ChickLit---------------------------------VM18-------------------- Marco Adriani è un programmatore informatico che lavorava in uno sperduto paesino pugliese. Dopo essersi dimesso è alla ricerca di un impiego; dopo molti tentativi ne trova uno presso un'azie...