32. Pazzesco é dir poco

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Marika é davvero molto bella.
Il vestitino rosso di seta che ha scelto le stava a pennello, esaltando le sue curve in maniera sensuale ma non volgare.

Rimango ipnotizzato dai suoi capelli biondi lucenti che si sposano alla perfezione con gli occhi di ghiaccio.

Neanche io mi sento da meno, con il mio completo nero e la camicia bianca che da un tocco da man in black ,ma molto più estivo.

I complimenti della donna non tardano ad arrivare una volta seduti al tavolo e le mie guance si arrossano non poco.
Ho il telefono fisso a tavola; do un'occhiata ogni cinque minuti e mi viene un tuffo al cuore quando vedo una notifica.

Sblocco il telefono ma rimango deluso davanti ad una pubblicità relativa un corso di inglese.
Marika mi chiede il motivo,anche in maniera sgarbata secondo me,in quanto reputa che il telefono a tavolo é da maleducati.

Mi scuso e, visto che sono già tre volte che mi chiede questa cosa, le dico che sono fidanzato con un altro uomo che ho tradito ,con un nostro collega, dopo che lui qualche tempo prima lo ha fatto con me , oltre ad essere in crisi per fatti nostri.

Noto dalla sua espressione che non se l'aspettava, anche se fa un sorrisetto compiaciuto che sul momento non ho capito.

Dice che non si é trovata in situazioni simili perché di base sta in una coppia aperta che avrei definito folle e mi sfida a non trattenere le risate o il vomito.

Rimango stranito ma decido di ascoltarla senza pregiudizi, d'altronde siamo solo noi due all'una di notte in quel bistrot.
In effetti un bigotto avrebbe vomitato sentendo che lei ed il fratellastro avevano una tresca che fino a poco tempo fa tenevano segreta.

Poi il fatto che ora una ragazza, per cui lui provava qualcosa, fosse stata aggiunta non è stato un toccasana per lei.
Sebbene fossero un'atipica coppia aperta di fatto, Marika prova gelosia proprio perchè c'era già di mezzo quel sentimento e sa che sarebbe giusto sentirsi liberi di essere in una storia normale.

Lei ama il suo fratellastro come nessuno e posso comprendere la tristezza di terminare una storia, qualora lui volesse.
Le consiglio di parlarne con i genitori, visto che a quanto ho capito non sono fratellastri di sangue.

So che sarebbe folle ma, se fossi il genitore, mi importerebbe solo della felicità dei miei figli, per quanto strano possa essere.
Non appena pronunciate queste parole noto che lei si commuove e, dopo un racconto dettagliato delle mie vicende , mi rassicura sul fatto che non ho tradito Carlo in quanto l'avevo in parte avvisato di ciò che sarebbe potuto succedere.

Si è resa conto del fatto che poteva risultare imbarazzante che avessi  scopato il  collega ma , allo stesso tempo, Carlo doveva ricorsarsi del fatto che entrambi eravamo nello stesso team.
Inoltre era stato il primo a tradire, piuttosto che risolvere insieme i problemi di coppia.
Annuisco e penso che lei ha ragione.

Dopo l'aperitivo ringrazio Marika per aver offerto i drink, poi mi abbraccia.
RImango sorpreso dall'intimità di quel gesto.
Inspiro i suoi capelli e noto il piccolo rossore sulla sua guancia.
Mi sento accolto, capito ed attratto dal magnetismo di questa donna.

Siamo a un centrimetro l'uno dall'altra e sento l'irrefrenabile bisogno di baciarla; mi trattengo a fatica ma lei prende la palla al balzo e mi bacia.
Rimango un attimo impietrito ma ricambio subito con passione, inebriato dal sapore delle sue labbra.

Decidiamo di spostarci verso la banchina del Castello di Castelvecchio.
Ci sediamo su una panchina e ci baciamo con passione.

Sento l'inebriante profumo delle sue labbra, é una droga.
Bacia da Dio e non faccio altro che eccitarmi.

Le mordo con leggerezza le orecchie,passando poi sul collo e sento i suoi gemiti.
Lei fa lo stesso con me e l'erezione parte suprema.

Non riesco a trattenermi.
Dopo aver controllato che non ci fosse nessuno faccio uscire fuori il suo seno perfetto dallo spacco del vestito ed inizio a massaggiare e leccare i suoi capezzoli.

I suoi gemiti sono sempre più forti e vanno di pari passo con la mia eccitazione.
All'improvviso prende il mio braccio e mi chiede se é bagnata.

Cazzo se é bagnata.
Non toccavo una figa da anni e ho colto al balzo l'impulso di sditalinarla.
Urla da impazzire, come mai avevo sentito.

Perdo ogni freno inibitore.
Dopo una rapida occhiata per capire se non ci fosse nessuno, alzo il suo vestito, le tolgo lo slip ed inizio a leccare in profondità.

Non mi ferma, anzi mi afferra per i capelli e spinge la mia testa più a fondo.
Lecco dando diversi potenti colpi,assaporando il suo dolce nettare interno.

Mi era mancato leccare e succhiare un clitoride e cazzo se sono infoiato come non mai.
Ficco due dita all'interno della vagina e spingo lento ma deciso mentre lei si gode il tutto, fino a quando non viene copiosa sulle mie mani.

Ci baciamo con passione e non faccio in tempo ad alzarmi che mi ordina di slacciare i pantaloni.
Dopo essersi complimentata per le dimensioni della mia mazza inizia a succhiare.

La sua bocca é divina; i suoi movimenti fluidi e decisi mi fanno crepare.
Voglio trattenermi, ci provo ma dopo dieci minuti di tensione l'avviso che sto per venire.

In un colpo rapido ingoia tutto sorprendendomi non poco.
Ci baciamo con passione ed il mio pene é di nuovo d'accordo con me,indurendosi all'istante.

Mi sussurra, mordendomi poi l'orecchio:
-Andiamo in hotel,ti va?-
Mentre stiamo camminando vedo una persona che sembra riconoscermi da lontano,ma non ho il tempo di capire chi sia.

Sono mano nella mano con Marika, felice  come poche volte nella vita.
Quando entriamo in camera lei mi butta sul letto.

Mi leva i pantaloni e inizia a succhiare di nuovo.
Godo del suo servizietto , poi la trascino a me e la bacio con passione.

Ho troppa voglia di un sessantanove e lei accetta estasiata quando glielo chiedo.
Lei sopra di me ondeggia i fianchi permettendomi di leccare a fondo clitoride e vagina.

Il suo sapore é la mia nuova criptonite e non riesco a farne a meno.
Marika é ipnotica,mi travolge e sono travolto dalla sua maestria.

Preso dall'impeto le chiedo se vuole essere presa.
Non lo faccio da almeno dieci anni ma non mi importa la paura dell'eventuale venuta improvvisa.

Prendo un preservativo dal mio portafoglio e lo metto sul pene.
Lei si posiziona sopra di me e con cura indirizza la mia erezione sopra la sua vagina.

Pazzesco é dir poco.
Ho una sensazione di calore e bagnato meravigliosa.
Lei si muove alla perfezione sopra di me e non riesco a trattenere altro che urla di puro godimento.

Sono estasiato mentre spingo il mio pene in profondità dentro di lei , che gode da pazzi.
Quando incrociamo i nostri occhi parte un bacio assurdo con tanto di morsi che mi rovina.

Marika é una maga del sesso e stimola ogni punto del mio corpo,senza tralasciare neanche i miei capezzoli con i suoi pizzichi.

Voglio essere io a condurre il gioco.
E ci mettiamo a missionario.
Sbatto molto forte l'arnese nella sua figa bagnata e le chiedo di sditalinarsi per me.

Sento le sue urla di goduria mentre alterno colpi lenti ad altri di maggiore intensità e sento la sua vagina contorcersi di piacere.

Dopo pochi minuti lei urla e viene di nuovo.
Ho voglia di venire con lei inginocchiata e glielo chiedo con dolcezza.

Lei acconsente e,dopo avermi baciato, si mette al centro della stanza come richiesto e mi spompina nel suo modo meraviglioso,mentre mi tocca i capezzoli.

Sto tesissimo, eccitato e così voglioso che neanche un minuto dopo schizzo con una copiosa sborrata sul suo seno perfetto.

D'improvviso la porta si apre con un fragore assordante e mi maledico solo ora per non averla chiusa bene.
Le cose ora si stanno mettendo molto male.

L'avventurieroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora