Capitolo 52

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Non appena arrivo al campo, vedo tutta la squadra che già si sta allenando e mi maledico mentalmente. Perché devo sempre arrivare in ritardo?
Corro verso di loro per poi mettermi a correre insieme a loro.

-Rods!- ecco. Mi fermo, vedendo Linn che viene verso di me muovendo i fianchi come se stesse facendo una danza del ventre. Ridicola.

-Farai dieci giri in più! Non so come fare con te, davvero. Non so come fare!- urla, attirando l'attenzione di tutti quanti.
Faccio spallucce, ricominciando a correre. Non ce la farò mai a fare altri dieci giri di questo campo enorme sotto il sole degli inizi di settembre.
Vorrei tanto che Cameron fosse qui adesso. Questo é il primo passo di Linn per lasciarmi sciogliere sotto al sole.

-Forza! Coreografia! Vi ricordo che tra una settimana c'è la partita e dobbiamo essere perfette!-

-Non dovrei provarla anche io?- le chiedo, fermandomi.

-Te avrai tutto il tempo questo pomeriggio. Così impari a venire in ritardo- mi ucciderà.

***

Sono quattro ore che sto sotto al sole a provare la coreografia da sola – e sottolineo da solae credo che sverrò da un momento all'altro.
Fa troppo caldo, Linn non mi ha fatto fermare un attimo e mi sento la bocca asciutta. Non mi fa nemmeno fare una pausa per bere, questa é la situazione.

-Vuoi restare qui altre due ore? Falla bene o da qui non te ne vai!- urla per la quarta volta e mi appoggio alla panchina per prendere aria.

-Posso bere o devo morire?-

-Alza il culo e vieni a lavorare- rimango seduta, a guardarla, incrociando le gambe e appoggiandomi allo schienale. Vediamo se ha il coraggio di farmi qualcosa con tutta questa gente intorno.

-Non hai sentito cosa ho detto?-

-Ho sentito benissimo- faccio spallucce, bevendo un altro sorso d'acqua.
Si avvicina con passo minaccioso verso di me, per poi abbassarsi e puntarmi un dito contro.

-Ringrazia che non posso strangolarti adesso perché ci sono tutte queste persone in giro. Ma ti giuro che lo farò presto- sussurra, sorridendo e allontanandosi l'attimo dopo.

-Poi non venire a lamentarti se alla partita fai un disastro- per ora, siamo uno a zero per me cara. Devo rimanere più spesso tra la gente quando c'è lei nei paraggi.
Mi alzo ed entro nei dormitori per andare in camera mia e riposarmi un po'.
Mi faccio una doccia, mi cambio con qualcosa di comodo e mi metto a letto, controllando poi se ho messaggi sul telefono.
Di Cameron nessuna traccia, mi preoccupo.
Sento la porta aprirsi e vedo Sasha ed Angelica ridere mentre entrano.

-Ma ciao!- corrono verso di me per abbracciarmi e le scanso subito.

-Sono stanca-

-Ma un abbraccio potresti darcelo- dice Angelica, facendo gli occhi dolci.

-Perché dovrei?- ridacchio.

-Antipatica- balbetta Sasha, iniziando poi a ridere.

-Non hai nemmeno la forza di raccontarci come sono andate le cose dall'inizio per bene?- chiede Angelica, sdraiandosi accanto a me.

-Di che parli?-

-Lo sai benissimo- Cameron, ovvio.

-Almeno a me, che non so niente- Angelica aggiunge il labbrino agli occhi dolci e sbuffo.
Accetto, iniziando a spiegare ad Angelica della prima volta in cui lo incontrai, quattro mesi fa. Del comportamento che aveva, di Carter e i suoi amici, della festa di fine scuola e della sera in cui mi fece ubriacare per portarmi a letto. Della sua pazzia, della sua infanzia (dovrebbero essere cose personali, ma non credo vada a dirle a nessuno). Del ritorno in Fremont, di me che voglio aiutarlo a cambiare, del viaggio fino a San Francisco, di Linn sempre in mezzo ai piedi...tutto quanto. Fino a quando Cameron ha picchiato Jacob ed é venuto da me per dirmi che Linn l'ha ricattato e adesso che lui non c'è potrebbe uccidermi da un momento all'altro.

-Siete davvero dolci, mi piacete. Il problema adesso é questa Linn. Vedrai che se rimarrai sempre con noi fino a che Cameron non ritorna non ti farà niente- il problema é che ho paura che per arrivare a me possa fare del male anche a loro. Ha già fatto del male a Sasha, non voglio che se la prenda anche con Angelica.

-No. Non voglio mettervi in mezzo a questa storia-

-Non ci metti in mezzo Audrey, lo sai. Noi ti vogliamo bene, faremmo di tutto per te- dice Sasha e le sorrido.

-Ma comunque no. Non voglio-

-Fai quello che vuoi. Noi faremo quello che vogliamo noi- dice Angelica facendo spallucce e alzandosi, andando poi in bagno.

-Angelica ha ragione. Ah e...dovresti spiegare tutto quanto anche a Matt e Nash. Possono aiutarti anche loro- anche Sasha si alza e va verso il suo armadio per prendere i vestiti e andare poi nell'altro bagno.
Ho paura di parlare con Nash e Matt, ho paura che non mi diano ragione.
Si beh, potrebbero benissimo difendermi da Linn...ma non lo so. Ho qualche dubbio.
Mi annoio così tanto. L'unica cosa che potrei fare é studiare. Se ci fosse Cameron sarebbe diverso. Potevamo fare un sacco di cose, tipo andare alla piscina, andare a mangiare qualcosa insieme, stare in camera, sparlare di Linn e delle persone che ci stanno sui coglioni...tante cose. Ma non é qui, non é mai con me al momento giusto.
Sbuffo e mi alzo per prendere il diario e controllare i compiti che ci sono per domani. Sono tantissimi e per colpa di Linn credo che dovrò stare a studiare fino a stanotte. L'ho già detto che la odio?
Prendo i libri e mi siedo per iniziare, ma qualcuno bussa alla porta e sono costretta ad andare ad aprire. É Jacob.

-Hey Audrey!-

-Scusami Jacob, devo studiare- faccio per chiudere la porta ma lui la ferma con un piede.

-Ma che hai? Perché continui ad evitarmi? Non sarà per la storia di Cameron vero?-

-No Jacob, solo che spunti sempre al momento sbagliato. A domani- chiudo la porta e sbatto un piede per terra.
Prendo il telefono e controllo – di nuovo – se ho qualche messaggio. Ma niente. Come se Cameron si fosse dimenticato di me. Chissà cosa sta facendo adesso.



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Come va? Scusate se non ho aggiornato, avevo delle cose da fare
Spero che questo capitolo vi piaccia, come sempre. Se si, ricordatevi di votare e lasciare un commento.
Alla prossima

-Gré

𝐌𝐘 𝐁𝐄𝐒𝐓 𝐌𝐈𝐒𝐓𝐀𝐊𝐄 ⋆ Cameron Dallas [2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora