Capitolo 83

10K 696 38
                                    

Giorno 2 - terza parte

Audrey's Pov

Non posso crederci. Mi ha ringraziata, mi ha guardata. Mi ha ringraziata mentre mi guardava. Come è possibile? Com'è successo? È per caso merito mio? È merito mio se Cameron si è in un certo senso risvegliato dal suo stato di trans?
So solo che né io né sua sorella riusciamo a crederci. Infatti continuiamo a fissare prima lui e poi noi stesse a vicenda.
Lui sembra notarlo e ridacchia, togliendo le braccia da intorno alle ginocchia per sgranchirsi.

-Oddio- urla Sierra, saltando sul letto per abbracciare il fratello.
Li sento dirsi qualcosa in dei sussurri.
Dei sussurri che all'improvviso cominciano a diventare sempre più forti.
Mi appoggio al muro, la mia testa gira come nel momento in cui sono entrata. Mi starà venendo il ciclo.

-Audrey ma sei sicura di stare bene?- chiede ancora Sierra e io annuisco, continuando a tenere gli occhi chiusi per cercare di non cadere. Ma cosa mi prende?

"Cameron si alza, la stanza è diventata scura. Sua sorella è uscita di corsa mentre lui si avvicina sempre di più a me. Appoggia le mani sulle mie spalle iniziando a scuotermi, prima lentamente poi sempre più velocemente e bruscamente.

-Audrey svegliati cazzo!- urla, ma non è la sua voce. Ha una voce più grossa, più dura.

-Audrey!-"

-Audrey che ti prende?- apro gli occhi e mi ritrovo in una stanza come le altre, con Cameron davanti a me e Sierra dietro di lui. Cos'è appena successo?
Mi guardo un po' intorno e noto che la stanza ha un letto solo con una sedia accanto. Ma questa è la stanza che io prima ho visto bianca. È sempre la stessa identica stanza. Allora perché ha cambiato colore?

-Un calo di zuccheri, non è niente. Va a riposare-

-Solo se lo fai anche tu- mi fermo con lo sguardo su di lui e gli sorrido leggermente, annuendo.
Mi toglie le mani dalle spalle prima di tornare verso il suo letto e distendersi.

-Ci si rivede- dico parlando sia a lui che a Sierra e loro annuiscono salutandomi.
Esco e la prima cosa che faccio è darmi uno schiaffo.
Di certo quello non era un calo di zuccheri. E di certo non è normale immaginare queste cose.
Magari poi è stato tutto un sogno e non ho detto niente a Cameron...non importa, adesso non mi interessa. Voglio solo andare dai miei amici e stare un po' con loro in tranquillità, dato che ora sono in pace con me stessa.

***

-Sono felice che almeno gli sia passato quell'attacco di paralisi. Ma aspetta, ancora non ti ho detto cosa ha detto mio padre a Nash e a Matthew!- sto parlando con Dylan in questo momento, gli altri sono nelle loro stanze a fare i compiti o a dormire e io proprio non me la sentivo.

-Cosa?-

-Ha detto che non rinchiuderà Cameron da nessuna parte dato che loro hanno detto la verità e dato che sa com'è fatto Cameron- se prima non ci avessi parlato io col preside, di certo non avrebbe fatto questa scelta e in questo momento Cameron si troverebbe in un manicomio.

-Sono felice per lui- sorrido, devo cercare di mostrarmi il meno entusiasta possibile. Devo comunque ricordarmi che io e lui ci siamo presi una pausa e con troppa confidenza non si combina niente di buono.

-Stai bene? Ti vedo strana-

-Sto bene, sto bene. Sono solo stanca-

-Allora vai se sei stanca, non voglio trattenerti-

-No no va bene, posso rimanere- l'ha notato che sono strana e anche tanto. È solo che non riesco a togliermi dalla mente quel pensiero che ho avuto nella stanza di Cameron. Prima la stanza bianca, poi scura e lui con una voce non sua e poi tutto normale.

-A me puoi dire tutto Audrey. Dimmi cos'è successo, magari posso aiutarti-

-Nulla di che...solo che ho avuto un giramento di testa in camera di Cameron che mi ha portato ad immaginare delle cose strane e...non dovrei nemmeno dirtelo, potresti pigliarmi per pazza cioè, anche io credo di essere paz...-

-Audrey, Audrey, ferma. Non credo che tu sia pazza e non lo crederò nemmeno dopo che mi dirai cosa hai immaginato- gli racconto per bene quello che è successo appena sono entrata e dopo aver parlato con Cameron. Non so perché ma è come parlare con Nash e Matthew. Sento come se lui riuscisse a capirmi e che non se ne andrebbe se avessi bisogno di aiuto.

-Ho già letto di queste cose da qualche parte. Di solito succede quando sei sotto pressione e molto preoccupata. La cosa delle stanze magari è legata a questo, tu avrai sentito il nervosismo e l'ansia che regnava in quella stanza e l'avrai vista diversa. Molte persone hanno questa specie di potere. Soprattutto le persone molto sensibili- come me.

-La stanza scura e Cameron con la voce grossa magari sono stati quei due secondi di gioia in cui l'hai visto alzarsi dopo una specie di trans e forse ti sarai un po' spaventata perché magari hai pensato che era stato merito tuo- parla come uno psicologo e mi sembra tutto liscio come l'olio.

-E poi alla fine la "normalità", la sofferenza non c'era più in quella stanza e regnava la gioia-

-Ha tutto un senso. Ed è bellissimo. Sai che saresti un bravo psicologo?-

-Ma va, lo sapevo già- dice e ci mettiamo a ridere.
Dopo un po' di tempo decido di tornare in stanza e, dopo aver salutato Sasha ed Angelica che erano sveglie, mi stendo sul letto e cerco di pensare a tutto tranne che a Cameron.
Sono costantemente e follemente innamorata di quel ragazzo.

/\/\/\/\/\
Audrey e la sua personalità sensibile che le fa vedere cose strane...
È un po' confuso questo capitolo, ma spero comunque che voi abbiate capito tutto.
Non dimenticate di votare e lasciare un commento se il capitolo vi è piaciuto :)
Alla prossima! ❤️
-Grè

𝐌𝐘 𝐁𝐄𝐒𝐓 𝐌𝐈𝐒𝐓𝐀𝐊𝐄 ⋆ Cameron Dallas [2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora