Capitolo 87

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Audrey's Pov

Sono qui adesso, in camera mia, a fissare il mio vestito da Cleopatra che metterò per Halloween e a sorridere come una scema. Mi piace tantissimo, non smetterò mai di stupirmi delle capacità di Rochelle.
È proprio come lo volevo io: lungo con una sola spallina e delle decorazioni che sembrano proprio egiziane.
Sento bussare alla porta e mi alzo subito, andando ad aprire e facendo entrare Theo.

-Pronta ad uscire? Voglio portarti in un posto speciale- sorride e lo abbraccio. Abbiamo deciso di uscire dal college oggi, abbiamo chiesto il permesso al preside e ce l'ha dato. Ma prima resteremo un po' nella sala giochi, tanto perché è ancora presto per cenare.
Prendo una giacca dall'armadio, dato che stasera farà freddo, e usciamo da camera mia.
Lui è vestito normalmente, con jeans e maglietta con la scollatura a punta che fa intravedere i suoi addominali (ringraziamo le magliette così); io sono vestita con dei jeans neri, una maglietta a maniche lunghe bordeaux semplice e delle converse che si abbinano alla maglietta. Più semplice di così si muore.

-In cosa sei brava?- mi chiede Theo, mettendosi davanti a me. Mi viene spontaneo abbassare lo sguardo verso la sua scollatura, ma solo per un momento.

-In realtà a nessuno di questi giochi. Decidine uno e ci giochiamo- faccio spallucce e lo vedo sorridere in modo al dir poco inquietante.

-Facciamo una cosa: dato che qui ci sono solo ping pong e quelle cose lì, che ne dici di andare in un vero parco giochi?-

-Non mi vorrai portare al luna park vero? Cioè, non è lontano ma sarebbe una follia!- lui mi sorride, prendendomi le mani.

-Tu ami le follie?- lo adoro. Dai, dove lo trovi uno che ti porta al luna park mentre sei al college? Il luna park! È il posto che ho sempre adorato, sin da piccola. Chiedevo a mamma e papà di portarmici tutti i giorni, ma ci andavamo solo il sabato. Poi sono cresciuta ed ero capace di andarci anche da sola, sempre ogni sabato. Ci sono andata anche con Samuel, ma solo perché ce lo trascinai io.
E poi sono venuta al college e non ne ho più avuto la possibilità.
E adesso mi si ripresenta davanti l'occasione e in più ci andrò con Theo! Cioè, è grandioso.
Annuisco rispondendo alla sua domanda e lui mi prende per mano per poi uscire per dirigerci al luna park, che è a mezz'ora da qui se ci andiamo a piedi.
Arriviamo precisamente mezz'ora dopo e perdo letteralmente il controllo: inizio a correre come una bambina verso la biglietteria delle montagne russe e ordino due biglietti. Una volta ricevuti, mi soffermo un momento a guardare come sia migliorato questo posto in confronto a qualche anno fa. È davvero bellissimo, i giochi sembrano raddoppiati e ci sono tantissime luci colorate. Sembra di essere ritornata bambina.

-Sei felice vedo, di questa scelta- sorride il ragazzo mentre saliamo sulla giostra.

-Quando andiamo sulla ruota panoramica ti spiego il perché- gli faccio l'occhiolino e lui mi fa il segno dell'okay con la mano, prima che la giostra parta.

***

Ho passato davvero una bella serata e sono felicissima. Niente Cameron che mi è passato per la testa nemmeno per un secondo, mi sono divertita tantissimo e Theo ha insistito per entrare anche nella casa dei mostri, dove non ero mai entrata perché avevo troppa paura. Ma poi stando accanto a lui era tutto migliore...e se stessi iniziando a provare qualcosa per lui?
E se provassi già qualcosa per lui?

-Sono le 8, dovremmo tornare- dice e annuisco mentre ci alziamo dal tavolo. Avevamo intenzione di andare a mangiare al ristorante, ma poi ci siamo fermati al McDonald...e lo preferisco mille volte.
Ovviamente c'è la solita discussione per chi paga e arriviamo alla conclusione che facciamo metà e metà.
Usciamo e camminiamo velocemente verso il college.

-Ti sei divertita?- mi chiede dopo un po' di silenzio mentre sorpassiamo il cancello.

-Tantissimo. Non mi divertivo così da tanto-

-Meno male- avvolge il braccio intorno alle mie spalle e io appoggio la testa su una delle sue.

-Te ne sei già trovata un altro? Seriamente? Ho ragione a spacciarti per puttana per tutto il college allora- Samuel. Chiudo gli occhi per cercare di non perdere la pazienza e mi giro lentamente verso di lui, togliendo il braccio di Theo dalle mie spalle.

-Come ti...-

-Aspetta- blocco Theo, avvicinandomi a Samuel.

-Nessuno ti da il permesso di dire a tutti che sono una puttana solo perché non sto più con te, innanzitutto. E poi come ti permetti?- incrocio le braccia al petto e lui sorride, iniziando a guardare Theo.

-Bada che tra un po' la troverai a scoparsi un altro- ridacchia parlando a Theo. Quest'ultimo si avvicina minacciosamente a Samuel per poi tirargli un pugno e stenderlo. Questo era tutto il contrario di quello che mi immaginavo.
Mi ritrovo davanti una scena ormai familiare: due ragazzi che si picchiano e io che sono costretta a mettermi tra di loro per fermarli.

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SCUSATE SCUSATE SCUSATE S C U S A T E TANTISSIMO, VI PREGO.
È che ho così tante fan fiction a cui pensare e mi maledico per questo perché amo scrivere e non so come fare e in più si mette la scuola...insomma scusate, spero mi capiate :(
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, anyway.
Non dimenticate di votare e commentare se il capitolo vi è piaciuto :)
Alla prossima ❤️
-Grè

𝐌𝐘 𝐁𝐄𝐒𝐓 𝐌𝐈𝐒𝐓𝐀𝐊𝐄 ⋆ Cameron Dallas [2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora