Capitolo 70

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Una volta che Dylan arriva in camera mia, sorpreso di vedere anche Samuel, inizio a spiegargli tutto quello che è successo dopo lo striscione fuori e gli dico che ho bisogno del suo aiuto per fare in modo che tutti i ragazzi che non sono andati a lezione oggi dicano la verità.
Usciamo dalla stanza e passiamo per tutte le camere, bussando e facendo quello che avevamo in mente.
Molti ci ridono in faccia, ci chiedono perché ci interessa e quando gli do la risposta mi fanno anche vedere il foglietto. Ma dicono che o erano malati o non avevano voglia.
Comunque sia, le uniche sospettate possono essere le due amiche di Linn per ora. Magari Linn le ha chiamate e gliel'ha detto.

-Nessuno secondo me ha detto la verità. Non puoi sentire quando qualcuno mente o no, se mi avrebbero detto di dire la verità sennò avrebbero chiamato il preside, avrei comunque mentito- Samuel ha ragione. È impossibile sapere chi può essere stato usando questo metodo. Dobbiamo coglierlo sul fatto, ma il problema è che non posso andare dietro a tutti per vedere cosa fanno.

-Audrey, Samuel...venite qui- dice Dylan dal bagno dei ragazzi.
Io e Samuel entriamo e la prima cosa che vediamo e che Dylan voleva che vedessimo è una scritta sullo specchio. Sempre la stessa scritta, sempre la stessa minaccia stupida.
Subito mi viene in mente che possa essere un ragazzo, dato che siamo nel bagno dei ragazzi. Ma quando mi avvicino per vedere con cosa è stato scritto scopro che è rossetto.

-Potrebbe essere stata una ragazza, ma non si può negare che può essere stato anche qualche ragazzo usando il rossetto della sorella o della fidanzata- ipotizza Dylan e ha completamente ragione.

-Però magari vuole darti un indizio. Vuole che tu sappia almeno di che sesso è- dice Samuel e ha ragione anche lui.

-Va bene, allora prendiamo in considerazione che sia una ragazza-

-Hai in mente qualche ragazza di questa scuola che ti odia a tal punto da fare questo?-

-In realtà no, solo Linn-

-Allora proviamo a tirare fuori con le pinze le cose dalla bocca delle sue due amiche- annuisco e ci avviamo di nuovo verso la loro camera. Ma quando passiamo di fronte alla mia camera vedo che la porta è semi aperta e sento delle voci.

-Se non stai ferma non riesco a togliertelo- è Angelica.
La curiosità è più forte di me ed entro, vedendo Sasha seduta per terra con il piede sulla coscia di Angelica. Il suo piede è tutto rosso e ha un piccolo buco nella pianta, con qualcosa di nero che ne fuoriesce e con del sangue che ne esce. Sembra un chiodo.

-Che cazzo è successo?!- urlo avvicinandomi e vedendo delle lacrime uscire dagli occhi di Sasha.

-Sono andata a finire su un chiodo, io stavo tranquillamente tornando in camera, mi tolgo le scarpe per salire le scale e andare al mio letto di sopra e su uno scalino c'era questo chiodo e non l'ho visto- spiega, tremando e sussultando ogni tanto.

-Dovete chiamare un'infermiera- dico subito, guardando Samuel che senza pensarci due volte sparisce dalla nostra vista per andare in infermeria.

-Dici che è stata la stessa persona che ha scritto quella frase?- chiede Angelica, con sguardo preoccupato. Annuisco. Tutto questo deve finire. Se hanno iniziato con Sasha, potrebbero anche finire con...Cameron. O comunque chiunque altro dei miei amici.

-Cerco Audrey, Audrey Rods! Sai dov'è per caso?- ho già sentito quella voce e non molto tanto tempo fa. Mi alzo e vado verso la porta, trovando lo stesso ragazzo, il primo, che mi ha mostrato il foglietto.

-Eccomi, dimmi-

-Stavo facendo i compiti e mi sono girato verso la finestra un secondo e fuori ho visto una ragazza dai capelli neri con in mano una bomboletta spray che si avviava verso il muro della scuola. Si è guardata intorno e dopo ha iniziato a scrivere una frase sul muro, la frase del foglietto che ti ho mostrato prima- una ragazza dai capelli neri...
Perché avrebbe dovuto farlo adesso, adesso che possono esserci dei ragazzi come questo che non sono andati a pranzo o magari anche dei professori?
Eppure io non conosco nessuna ragazza dai capelli neri.

-Com'era vestita?- chiedo.

-Aveva una maglietta bianca, dei jeans neri e uno zaino rosso- lo ringrazio e inizio a correre verso l'uscita. Non dev'essere tanto lontana da qui se ha scritto quella cosa poco fa. Faccio il giro di tutto il perimetro della scuola ma non vedo nessuna ragazza che corrisponde alla descrizione di quel ragazzo.
Solo quando torno verso l'entrata dei dormitori sento un rumore strano come di piedi che corrono e non faccio in tempo a girarmi che qualcuno mi salta addosso, facendomi cadere a terra e facendomi sbattere una testata contro la scala dell'entrata dei dormitori.

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Non uccidetemi, so già che questo capitolo oltre ad essere corto fa anche schifo.
Spero comunque che vi stia piacendo come stanno andando le cose, però dal prossimo insomma si scoprirà chi è e si ritornerà piano piano alla vita normale che viveva Audrey prima di tutto questo.
Come sempre, non dimenticate di votare e commentare se il capitolo vi è piaciuto :)
Alla prossima ❤️
-Grè

𝐌𝐘 𝐁𝐄𝐒𝐓 𝐌𝐈𝐒𝐓𝐀𝐊𝐄 ⋆ Cameron Dallas [2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora