𝐌𝐘 𝐁𝐄𝐒𝐓 𝐌𝐈𝐒𝐓𝐀𝐊𝐄 ⋆ Cameron Dallas [2]

Capitolo 98

Audrey's Pov

Non sono mai stata tanto contenta di essere a casa. Oggi, dopo aver parlato con Cameron, mi sono sentita come una pezza buttata per terra e calpestata. Ho usato delle figure retoriche per fargli comprendere che cosa ho passato e sto passando da quando l'ho conosciuto, ma secondo me nemmeno quelle bastavano per fargli capire tutto. Comunque sia, adesso non voglio pensare a niente se non al mio nuovo fratellino e alla mia famiglia. Quando tornerò al college e rivedrò Cameron allora riparleremo, magari senza l'uso di nessuna figura retorica e parlando chiaramente. In più devo anche parlare con Theo, dirgli che provo qualcosa anche per lui e che sono in bilico tra due persone totalmente differenti.
Da una parte c'è il chiuso, tenebroso, misterioso, dolce, quasi cattivo Cameron, che è entrato nella mia vita come per sbaglio, che mi ha fatto capire che gli opposti si attraggano e che mi ha fatto innamorare perdutamente di lui.
Dall'altra parte c'è il gentile, altrettanto dolce, simpatico, altruista Theo, che ho conosciuto in uno dei momenti più brutti della mia vita e che mi ha aiutato a superare quel momento, standomi accanto e portandomi a provare qualcosa per lui.
Ovviamente mentre io mi sentivo con Theo, Cameron è stato tutto il tempo con la nuova Linn, una Linn totalmente diversa da come era prima di essere "espulsa". Gli ha dimostrato affetto, gentilezza, è stata con Cameron una specie di Theo al femminile.
E adesso sono qui, mentre tengo in braccio Max seduta sul divano a guardare la TV e a pensare.
Penso ai primi anni al college, quando eravamo solo io, Nash, Matt e Sasha, che ancora non conoscevo molto bene.
Penso alla prima volta in cui ho rivisto Linn dopo le medie, a tutto quello che abbiamo passato insieme e a quando ho scoperto che lei era il capo del gruppo delle cheerleader di cui faccio parte.
Penso ad Hayes, il fratello di Nash, che ha sempre avuto una cotta per me e credeva che io non lo sapessi. Non so nemmeno che fine abbia fatto, non l'ho più sentito e nemmeno Nash.
Penso all'incontro con Carter, Cameron, Jack Gilinsky e tutto il gruppo di Cameron, della triste storia di Cameron e penso a me che decido di aiutarlo dopo aver parlato con Jack.
Penso a quando sono stata a San Francisco con Cameron e a quando ho fatto arrestare quella ragazza di cui non mi ricordo nemmeno il nome, ma alla fine è meglio così.
Penso al ritorno al college, all'incontro con Angelica, la mia ex sorella adottiva, all'odio reciproco che provavamo e a come siamo legate adesso e a Dylan, il figlio del preside e la persona più comprensiva che esista al mondo.
E infine penso a quando è iniziato tutto questo casino, ai messaggi indirizzati a me che alla fine erano da parte della stessa ragazza che ho fatto arrestare, all'aiuto che mi ha dato Samuel e quindi a Cameron arrabbiato, alla botta in testa sulle scale, all'ospedale e di nuovo a Cameron che non mi è mai venuto a trovare.
Penso, penso, penso. Riesco solo a pensare in questo momento. Se dovessero chiedermi qualsiasi cosa, anche cosa ho mangiato ieri, risponderei che penso. E basta.
Sento Max lamentarsi e abbasso lo sguardo su di lui, appoggiando poi una mano sul suo petto e sorridendogli.

-Sei il fratello di una ragazza davvero incasinata, piccolo. Ah, come stai bene tu, come sei felice e spensierato. Vorrei essere te in questo momento, dimenticare tutto quello che ho pensato finora e fissare negli occhi qualcuno senza nemmeno sapere chi è quel qualcuno. Ti starò accanto quando crescerai, quando incontrerai i tuoi primi amici e quindi il tuo migliore amico, quando ti innamorerai e avrai bisogno di qualcuno con cui parlare. Ti prometto che ci sarò sempre piccolo, sono tua sorella e devo comportarmi da tale- dico, sapendo già che non ha capito niente di quello che ho detto ma sapendo anche che io mi ricorderò di quello che ho appena detto quando Max crescerà.

-Tesoro. Anzi, tesori- alzo lo sguardo da mio fratello, vedendo mia madre avvicinarsi e sedersi accanto a noi.

-Come stai?- le chiedo.

-Bene bene. Ma dimmi un po' di te. È successo qualcosa?- sorride, prendendo Max dalle mie braccia.
Ah, le mamme. Hanno questo potere di riuscire a capire sempre quando qualcosa non va nel proprio figlio.

-Stanno succedendo tante cose di cui non ho molta voglia di parlare. Ma dato che sei mia madre e ci sei sempre stata per me, posso anche parlartene- farfuglio e si mette a ridere, appoggiandosi per bene al divano e facendomi cenno con la testa di continuare a parlare.
Così le racconto di tutto quello che mi passa per la testa, ovviamente che abbia senso con quello che sto vivendo e l'unica cosa che mi dice alla fine è: "Stai attenta. Esiste solo una persona che per te ci sarà sempre"

***

Cameron's Pov

È da quando ho parlato con Audrey l'ultima volta che mi sento bene e male allo stesso tempo. Sento una specie di angoscia dentro che non passa per nessun motivo. Sarà la paura? La paura che Audrey cambi idea e scelga Theo al posto mio?
Ma no, Cameron. Tu sei molto meglio di Theo. E oltre a questo, sei stato tu il primo a rubarle il cuore, non lui. Non amerà mai nessun altro come ama te.
Sento il mio telefono squillare e mi alzo dal letto sbuffando per andare a prenderlo.
È Linn. Ah già, mi ero quasi dimenticato di aver lasciato tutto e tutti per venire qui da Audrey.

-Linn?-

-Cameron! Ma che fine hai fatto!-

-Sono in Fremont. Giusto, mi dispiace di non aver avvisato-

-Non importa, l'hai fatto per la donna che ami. Comunque come sta? Sei riuscito a vederla e a parlarle?- ma a lei che gliene frega?

-Si, sta bene- dico soltanto, ritornando a sedere sul letto e accendendo la tv.

-Bene! Se la rivedi salutamela, okay?-

-Sicuro- alzo un sopracciglio, scuotendo il capo.

-Perfetto! Non vedo l'ora di rivedervi. Ciao Cam- stacca e stacco anch'io, appoggiando poi il telefono sul comodino. Si comporta sempre...meglio. Questa cosa mi puzza.

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Spero che questo micro capitolo vi piaccia :)
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Alla prossima ❤️
-Grè