Capitolo 82

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Giorno 2

Cameron's Pov

Ieri è stato il peggior giorno della mia vita. Ne ho avute tante di giornate no, ma ieri è stata particolarmente stressante e deludente. Insomma credevo solo che fosse tutto finito e che non mi sarei arrabbiato a vedere Theo ed Audrey insieme. Ma non è stato quello a scatenare la mia rabbia, perché poi dopo un po' non ci pensavo nemmeno più - solo grazie a Carter però -.
Sono stati Nash e Matthew, quei due coglioni che non sopporto e che non ho mai sopportato.
Hanno creato una messa in scena da oscar solo per farmi andare fuori di testa. Magari il loro obbiettivo era proprio quello alla fin fine: mandarmi fuori di testa per poi farsi picchiare e farmi arrestare. Ma no, è successo di peggio.
È successo che quei due mi hanno fatto ricordare così tanto ad Audrey e Theo insieme che mentre li prendevo a pugni mi immaginavo loro due mentre si baciavano, mentre passeggiavano mano nella mano, mentre facevano le stesse cose che facevamo io ed Audrey.
E non so perché, ma queste cose mi hanno fatto venire una specie di paralisi (che ho già avuto altre volte) e adesso non riesco proprio a parlare, a muovermi, a spostare lo sguardo da un punto fermo. Riesco solo a pensare. A pensare a tutto quello che è successo.
Stare senza di lei mi fa così male da farmi paralizzare? Immaginarla a fare delle cose con qualcun altro, qualcun altro che non sono io mi fa così male? La mia Audrey che bacia un altro.
Per un momento mi viene quasi voglia di svenire per colpa dei mini-flash di immagini di Audrey e Theo che mi appaiono davanti agli occhi.
Se stare senza di lei significa questo, allora dopo il quinto giorno possono anche rinchiudermi in una bara. Sotto terra. Morto e defunto.
È una killer. Una dolce killer che non sa nemmeno quello che riesce a fare.
E mi sta uccidendo lentamente.
In più mi hanno anche rinchiuso in una camera come le altre però solo con un letto e una sedia, dove sta seduta mia sorella. Chissà a cosa serve una camera così, semplice come le altre ma con solo due immobili.
Fortunatamente riesco a sentire la gente parlare e riesco a sentire mia sorella che parla col preside mentre gli dice di non portarmi da nessuna parte, in nessun ospedale, che questa paralisi durerà ancora per poco. Ma chissà per quanto poco. Di solito sono le cose piacevoli a farmi "sbloccare". Le cose che voglio che accadono, che sono incise in un piccolo spazio nella mia mente. Le cose che mi rendono davvero felice, che mi riscaldano il cuore.

-Non voglio che ti succeda qualcosa di brutto ancora una volta. Non riuscirei a perdonarmelo. Non sono stata presente in questi anni e nemmeno in quel periodo in cui tu eri chiuso li, in quel posto orrendo, da solo. Senza nessuno che veniva a farti visita almeno una volta ogni mese. Mi dispiace così tanto Cameron. Sei mio fratello, il mio fratellino, e ti amo più della mia stessa vita. Non voglio stare lontana da te, non più. Non lo sopporterei se ti allontanassero da me per colpa di due mocciosi. Perché io so che non è stata colpa tua- odio sentire mia sorella piangere mentre mi dice questo e non poterla aiutare o consolarla.
La sento, mentre si mette accanto a me sul letto e avvolge un braccio attorno alle mie spalle, appoggiando la testa sulla mia spalla e singhiozzando. Qualcuno la faccia smettere.
Ad un certo punto si sente bussare alla porta e mia sorella si alza, facendo qualcosa che credo sia asciugarsi le lacrime per poi chiedere chi è.

-Sono Audrey...volevo parlare un secondo con Cameron- Audrey? Cosa ci fa Audrey qui? Come minimo vuole rinfacciarmi il fatto che ho fatto del male ai suoi amici e che mi sta bene quel che sto passando.

-Non so se sai che Cameron non è nelle condizioni giuste per parlare in questo momento- grazie Sierra.

-Lo so ma...almeno riesce ad ascoltarmi?- dille di no Sierra ti prego, adesso non è proprio il momento di sentirmi peggio di come già sto.
La sento sbuffare per poi darle il permesso di entrare. Adesso si che può divertirsi, mentre io sono capace solo di ascoltare e pensare tra me e me. In poche parole è come soffrire in silenzio.

-Hey...okay, so che magari non volevi nemmeno...ascoltare la mia voce, ma ho una cosa importante da dirti che volevo sapessi. Vedi, ho parlato con Nash e Matt e mi hanno detto tutto quello che è successo. Sono davvero delusa da questo loro comportamento perché davvero non me l'aspettavo e mi dispiace tanto di aver dubitato di te e che tu sia ridotto così in questo momento- non me l'aspettavo e forse si era ben capito. Cioè sono sorpreso, Nash e Matthew non si sono comportati da deficienti almeno e hanno detto la verità. Sento come una specie di sollievo ma non mi riesce proprio muovermi. Sento il suo sguardo su di me e vorrei vedere quanto è bella in questo momento. Lei è sempre così bella, bella come la prima volta che l'ho vista.

-E...niente, spero che tu ti rimetta presto- spera che mi rimetta presto. Nonostante il fatto che abbiamo litigato e che ho mandato in infermeria i suoi migliori amici, lei spera che mi rimetta presto.
La sento alzarsi, ed è in quel momento che alzo il capo per guardarla mentre si allontana verso la porta. È in quel momento che posso guardarla mentre ringrazia mia sorella per averla fatta entrare. Ed è in quel momento che posso dirle:

-Grazie-

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Yayyyy!
Spero che questo capitolo un po' particolare vi piaccia!
Volevo ringraziarvi ancora (sempre a ringraziarvi sto, si) per il vostro supporto e devo dire che sono davvero felice perché non credevo che sarei mai arrivata a scrivere queste cose. La mia storia è così tanto amata ed è come se io mi sentissi amata. Grazie davvero ❤️
Non dimenticate di votare e lasciare un commento se il capitolo vi è piaciuto :)
Alla prossima ❤️
-Grè
(E no, non ho sbagliato quando ho scritto che la stanza è come tutte le altre e non bianca come l'ha vista Audrey ;))

𝐌𝐘 𝐁𝐄𝐒𝐓 𝐌𝐈𝐒𝐓𝐀𝐊𝐄 ⋆ Cameron Dallas [2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora