Capitolo 55

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Linn tira fuori dalla tasca della minigonna una collana di perle parecchio lunga e se la indossa. Vuole uccidermi con quella? Mi viene da ridere.
Si avvicina e se la ritoglie, prendendola con entrambe le mani.

-Ti ricordo che Jacob sa che sono con te e se mi fai qualcosa lui potrebbe andare dal preside a dirlo e saresti spacciata- si mette a ridere, una di quelle risate fragorose, piene di gusto.

-Jacob è mio complice- non posso crederci. Quindi per tutto il tempo Jacob mi ha mentito? Davvero?

-Io non...- Linn tira un urlo e mi avvolge la collana attorno al collo, buttandomi poi per terra. Deve finire in prigione e marcire li cazzo, che problemi ha questa ragazza?
Le tiro un calcio nella pancia e riesco ad alzarmi, togliendomi la collana da intorno al collo, prendendo la chiave della sua stanza, uscendo e chiudendo a chiave la porta. Voglio vedere come scappa ora. Certo che l'ho rischiata brutta. Nel momento in cui stavo salendo qui con lei non mi era venuto in mente che potesse farmi del male. Sono proprio una stupida. Ma il peggio è che questa ragazza non si trova in un manicomio.
Corro su nella stanza del preside e senza nemmeno bussare mi catapulto dentro.

-Signorina Rods! Si bussa prima di...-
-Signor Lancaster ascolti, la signorina Space, Linn Space, ha cercato di strozzarmi con questa collana!- urlo in preda al panico ma l'unica cosa che ricevo come risposta è una risata. In effetti è un po' difficile da credere a primo impatto, posso capirlo.

-Si?- ridacchia.

-Va bene, so che è difficile da credere ma è così. Quella ragazza è pazza signor Lancaster- dico con voce preoccupata, spero si accorga che sono seria.

-Mh, e cosa avresti fatto tu di tanto grave da essere inseguita dalla signorina Space?- prendo un respiro e mi siedo davanti alla sua scrivania, iniziando a spiegargli tutta la storia sin dall'inizio. Sin da quando Linn si innamorò di Cameron ma Cameron scelse me, tralasciando ovviamente la storia della festa, fino a quando Linn ha ricattato Cameron a stare con lei perché sennò mi avrebbe fatto del male e arrivando ad ora, al fatto che Cameron se ne sia andato perché era geloso di Jacob e al piano malvagio di Linn. Tutto questo in un'ora, e il preside per fortuna mi ha ascoltato.

-Beh signorina Rods, io non potrei fare niente senza delle prove. Non dico che non ti credo, mi fido di te, sei una brava alunna e sei sempre stata a posto, ma non posso denunciare una studentessa senza delle prove concrete- annuisco. Ha più che ragione. Non può stare solo alle mie parole, ha bisogno dei fatti.

-Allora se mi crede, faccia assumere qualcuno che mi stia sempre dietro anche quando c'è Linn o ci stia lei stesso- annuisce, facendomi segno con l'indice di aspettare.
Tira su la cornetta del telefono e inizia a parlare con qualcuno, in modo anche abbastanza confidenziale.

-Mi pare ovvio che tu debba venire qui Dylan- Dylan...sarà suo figlio.

-Si, di a mamma che starai qui per un po'- è suo figlio.

-A domani- attacca e mi sorride.

-Se ti stai chiedendo chi ho appena chiamato, la risposta è mio figlio. Verrà qui, farete amicizia è starà in tua compagnia soprattutto quando c'è la signorina Linn- gli sorrido, alzandomi e stringendogli la mano per ringraziarlo.

-Però signorina, non dire a nessuno che abbiamo tutta questa...confidenza. Dopo si potrebbe pensare che aiuto tutti quanti e quindi ognuno verrebbe a parlarmi dei suoi problemi- mi metto a ridere, annuendo e salutandolo. Mi sembra tutto un film, tutto così surreale. Ora, la prossima cosa da fare è parlare con Jacob e chiedergli spiegazioni.
Esco dall'ufficio e mi avvio fuori, dove ho lasciato Jacob. La scuola è vuota, sono tutti in mensa a mangiare  e poi ci sono io, che stavo per essere strozzata da una pazza furiosa.
Jacob non è fuori, dovevo immaginarmelo. Tiro fuori il telefono e lo chiamo. Mi risponde subito.

-Audrey?-

-Sorpreso di sentirmi bastardo? Dove cazzo sei- devo fargli il culo.

-Io...-

-Dimmi dove sei- sento un rumore e la chiamata finisce. Mi ha attaccato. Devo trovarlo subito.
Corro verso l'interno dell'istituto, scontrandomi poi con qualcuno.

-Audrey, è un'ora o più che ti cerco! Siamo tutti preoccupati- è Nash.

-Nash, è successa una cosa incredibile- mi butto su di lui, stringendogli forte la spalla con una mano. Faccio così quando sono spaventata e lui se n'è accorto, dato che mi sta accarezzando la schiena.

-Spiega-

-Andiamo a sederci da qualche parte- annuisce e ci mettiamo a sedere sulle scale dell'entrata della scuola.

-Hai presente che Jacob è venuto a chiamarmi prima per parlarmi?- annuisce e gli racconto tutto quello che è successo in questa ora e mezza. Sono incredibili le cose che possono succedere in un college quando sei quasi maggiorenne e non hai i genitori intorno. Gli studenti, se ti odiano, attaccano più facilmente, fregandosene quasi del preside e degli insegnanti. È la cosa che più odio del college.

-Non ci credo. Jacob ti ha mentito tutto il tempo? E Linn...no-

-Si-

-E il preside ha chiamato suo figlio per fargli fare da spia quando te sei con Linn- annuisco.

-Però ti prego Nash, non dire niente a nessuno. Se lo viene a sapere il preside che ti ho detto queste cose, mi ammazza-

-Pensa se lo viene a sapere Cameron- ridacchia. Oddio è vero. Cameron.
Mi sbatto una mano sulla fronte, per poi tirare fuori il telefono e comporre il numero di Cameron. Prima di chiamarlo, però, ci penso su. Cosa succederebbe se gli raccontassi tutto quello che è successo? Come minimo non starebbe lì fermo...almeno spero. Non voglio che si cacci in altri guai però. Non so cosa fare.
Guardo Nash, chiedendogli conferma con lo sguardo e lui annuisce.
Prendo un respiro profondo prima di portare il telefono all'orecchio.

-Audrey? È successo qualcosa?-

-Cameron...- inizio a spiegare, per la terza volta, tutto l'accaduto, impiegandoci così tanto che Nash all'improvviso si alza per andarsene. Ci credo, Cameron non faceva altro che interrompermi per dire che "deve assolutamente fare qualcosa". Spero con tutta me stessa che non faccia quello che sto pensando, non me lo perdonerei. In un altro guaio...no.

-Lascia che la uccida- dice, quasi supplicandomi.

-No Cam dai, vedrai che il preside farà qualcosa, ti ho detto che gli ho detto tutto e...-

-...suo figlio verrà a darti un'occhiata. Tra due settimane sono lì e giuro che stendo lei e il suo amichetto Jacob. Non posso credere che abbia fatto questo. 'Jacob l'angioletto', lo chiamavamo- sbuffo, ripensando a tutta questa storia.

-Sarò lì prima del tempo Audrey, te lo giuro- dice, per poi attaccare.

𝐌𝐘 𝐁𝐄𝐒𝐓 𝐌𝐈𝐒𝐓𝐀𝐊𝐄 ⋆ Cameron Dallas [2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora