Capitolo 74

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-Bene...allora?- gli chiedo mentre vado verso il mio letto per sedermi.

-Allora...vedi, sai che sono una persona molto gelosa e protettiva no? Ecco, quando tu mi hai chiamato e mi hai detto che eri insieme a Samuel nella tua camera ho perso un battito. Insomma, tu e la persona che ti ha ferita, ti ha rapita, insieme in una stanza da soli? Cosa avrei dovuto pensare io scusami?- questo è dire le prime cose che ti vengono in mente.

-Da quel che ho capito non ti fidi di me- sbotto. Avevo ragione a pensare che non si fida di me.

-Non è questo che sto dicendo...-

-Ma è quello che stai cercando di farmi capire. Senti, sai come ci si sente a stare in un ospedale una settimana senza ricevere la visita dal proprio ragazzo nemmeno una volta? Sai come ci si sente a ricevere il bentornato da tutti tranne che da una delle persone più importanti della tua vita?-

-Non sapevo cosa fare-

-Non sapevi cosa fare? Sei proprio immaturo Cameron. Mentre la tua ragazza sta male in ospedale te pensi che non devi venirmi a trovare perché sono stata da sola con Samuel per capire se era stato lui a scrivere quelle cose? Ma a parte questo, voglio capire perché non ti fidi di me-

-Io...ho sbagliato lo so, ma mi sono innervosito e sai come sono fatto-

-Va bene, mi sembra che alla fine sia stata io a dare delle spiegazioni logiche e non tu. Ora mi puoi fare il favore di uscire dalla mia camera?- distolgo lo sguardo dal suo mentre dico queste cose. Mi aspettavo qualcosa in più, mi aspettavo che si desse la colpa perché lui ha davvero avuto torto a comportarsi così. E lui "sa come sono fatta", su queste cose mi arrabbio facilmente. Ma dio, chi non si arrabbierebbe dopo una conversazione come questa?

-Si, senz'altro- cosa? Ho sentito bene? E alla fine mi ritrovo a dire la stessa cosa che ho pensato.

-Si, hai sentito bene. È inutile insistere con una come te, se dici una cosa è quella e basta e io esco. Rimettiti presto- le sue ultime parole prima di uscire definitivamente dalla mia stanza. Le sue ultime parole prima di lasciarmi lì come una stupida cogliona. Le sue ultime parole prima di farmi capire che tra me è lui è finita.
È finita. È finito tutto. Tutto quello che abbiamo passato insieme è finito per una questione di fiducia.
Mi rimetto seduta, appoggiando una mano sulla mia testa. Non posso crederci. Non ci ha nemmeno provato a chiedermi scusa o a obbiettare a quello che ho detto. E se magari non gli è mai fregato niente? Se magari era tutto un piano che la sua testa malata ha voluto architettare per farmi soffrire? No. Non dovrei nemmeno pensare una cosa del genere. Ma intanto mi ritrovo qui, a piangere e a pensare che piango per una decisione giusta.
Forse non è nemmeno finita e ci siamo presi solo una pausa. Forse capirà che senza fiducia le relazioni non possono andare avanti.

Cameron's Pov

Esco dalla sua stanza e la prima cosa che faccio è sedermi con le spalle contro la sua porta, mettendomi le mani tra i capelli. Sono stato uno stupido, non ho detto niente alla fine e quello che doveva parlare ero io. Ma non voglio davvero che la nostra relazione continui senza che io mi fidi di lei. Io sono innamorato di lei, ma credo che sia presto per tutti e due per avere una relazione stabile con tutti e due i partner che si fidano l'uno dell'altro. Magari non lo voleva ammettere ma io so che nemmeno lei ha fiducia in me. E credo che sia meglio prenderci una pausa finché tutti e due non avremo disperato bisogno l'uno dell'altro. A quel punto credo che ci sarà fiducia. Io ho bisogno di lei tutt'ora, ho sempre avuto bisogno di lei. Io cos'ero a quest'ora se lei non fosse entrata nella mia vita?
Siamo tutti e due follemente innamorati di persone che non si fidano. E la fiducia è l'unica che riesce a tenere una relazione stabile.
Sento dei singhiozzii provenienti dalla sua camera e decido di alzarmi prima che possa entrare e andare li a consolarla. Dobbiamo essere forti, tutti e due. So che lei parlerà con i suoi amici di questo e loro riusciranno a supportarla e starà "bene". Io...beh, io non ho nessuno e ho davvero paura adesso.
Quasi mi pento della scelta che ho fatto, ma no. È una cosa normale, un normale litigio tra adolescenti innamorati che alla fine ci renderà ancora più forti.
Prendo il corridoio per andare in camera mia e non mi accorgo che vado a sbattere contro qualcuno.

-Cameron? Che succede, sembri distrutto! E perché non sei venuto prima? Audrey ci è rimasta male sai?- Dylan.

-Lo so. Ti spiegherà lei tutto quanto-

-Tutto quanto cosa?-

-Se ti ho detto che ti spiegherà lei, perché cazzo continui a stare qui e a chiedere le cose a me?- urlo, facendolo indietreggiare.

-Scusa, hai ragione- e se ne va.
Ecco, proprio di questo ho paura. Per ora che lei non c'è qui con me, ho paura che i miei pensieri negativi ritornino. Ho paura che gli incubi ritornino. Ho paura che il vecchio Cameron Dallas, quello che picchiava tutti per sfogo e che si faceva tutte le ragazze che gli si presentavano davanti, ritorni.

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Okay, non odiatemi vi prego ma un po' di azione ci voleva. Non dico nient'altro, okay.
Volevo ringraziarvi ancora una volta per tutto. Ancora ogni giorno mi arrivano centinaia di notifiche riguardo a "Troublemaker" e non potrei essere più felice. Ho anche letto cose tipo "Questa fan fiction me l'ha consigliata una mia amica e me ne sono subito innamorata" cioè, quel commento mi ha rallegrato la giornata. Mi rallegra la giornata sapere che nonostante tanto tempo la mia storia piaccia ancora è magari sempre di più.
Grazie ❤️
Dopo il ringraziamento strappalacrime, c'è la solita frase dell'angolo autrice: ricordatevi di votare e lasciare un commento se il capitolo vi è piaciuto :)
Alla prossima ❤️
-Grè

P.S. E ricordatevi che questo è solo l'inizio di "My best mistake".

𝐌𝐘 𝐁𝐄𝐒𝐓 𝐌𝐈𝐒𝐓𝐀𝐊𝐄 ⋆ Cameron Dallas [2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora