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«che è successo clò?» chiese mio fratello vedendomi frustata «nulla poi ti spiego» disse ancora scioccata per quello che era successo «va bene» disse riprendendo a parlare con bill. «è l'ora di andare» disse christian «se volete potete rimanere a cena» chiese bill «oh si certo» disse immediatamente mio fratello «io vado a casa» dissi aprendo la porta, fissata dai due. tornai a casa, mi cambiai e mangiai un insalata preparata da me, poi misi il pigiama e guardai la tv.

CHRISTIAN'S POV

«dov'è Cloe?» chiese tom accomodandosi a tavola «che ti interessa» risposi guardandolo male «smettila di usare questo tono con me» disse guardandomi in faccia «non lo farò se me lo dici tu» dissi deciso «allora? dov'è?» chiese nuovamente «è a casa sua» disse bill, guardai male bill e lui fece segno che se no andava a finire male.

CLOE'S POV

sentii bussare alla porta, pensai fosse christian, ma invece era tom, a quanto pare «eccoti piccola» disse prendendomi dai fianchi «tom scollati» dissi prendendogli le mani e togliendole «dai seriamente non vuoi metterti con uno come me?» disse con un sorriso malizioso, beh in effetti è davvero bello, cloe ma che stai dicendo fa schifo «no non ci tengo, che cosa vuoi ancora?» dissi «voglio te» cercai di non fare vedere che arrossivo, ma perché arrossivo? perché arrossivo per un ragazzo che gioca al posto di amare «beh io no quindi sparisci» disse guardandolo negli occhi «va bene a domani piccola» disse facendomi l'occhiolino «non chiamarmi piccola» dissi mentre se ne andava, christian non venne più, verso mezzanotte mi addormentai. mi svegliai con la sveglia che mi risuonava nelle orecchie, mi preparai per andare a scuola, presi lo zaino mio e quello di mio fratello e uscii di casa, arrivai a scuola sempre allo stesso orario e cercai di vedere dove fosse mio fratello «chri!» disse vedendolo, mi avvicinai e gli diedi lo zaino «grazie cuoricina» lo guardai schifata e andai dentro la scuola, «guarda chi c'è» disse ridendo quell'oca «il tuo peggior incubo? lo so» disse sorridendo «no grazie, comunque hai visto quelle foto? sei proprio imbarazzante» disse ridendo ed indicando delle fotocopie sparse per la scuola di me, io ma grassa, «non sono io» dissi mettendo le mani in alto, rise e risposi «ho un fisico meglio del tuo stai tranquilla» «con quella pancia ci credo» disse continuando a ridere, poi arrivò tom che le mise una mano dietro al collo «ha ragione» disse sorridendole «vedrai anche tu, signorina domani vieni con la maglietta scollata così si vede quel corpicino tutto rifatto e vediamo chi è quella grassa» dissi ridendo e andandomene

TOM'S POV
è perfetta, lei è quella giusta

CLOE'S POV

entrai in classe e mi misi sempre accanto a mio fratello, «clò ma te hai accoltato?» chiese prendendo lo zaino «secondo te, è una buonanotte per me» rise e andammo in mensa, christian già aveva preparato il tavolo con tutti i ragazzi, anche quel pervertito di tom insieme alla suo ragazza, mentre bill e gli altri parlavano io e l'oca di cui non so il nome ci guardavamo malissimo, mentre tom continuava a guardarmi leccandosi quel piercing al labbro. tornammo a casa e mi sistemai, «oggi vengono i ragazzi» disse christian «umh si certo» dissi continuando a guardare la tv, «ciao ragazzi prego entrate» disse accogliendoli, li portò nel divano dov'ero io, perciò mi spostai in camera mia, *toc toc* e mo chi è? tom ovviamente «che cazzo vuoi ancora, ah sì vero me» dissi guardando altrove «mi fai entrare?» disse guardandomi «entra» risposi «che bella camera» «umh, grazie?» «prego, umh volevo chiederti scusa per ieri non volevo sembrare uno poco di buono» disse guardandomi «mah tranquillo» dissi muovendo la mano verso di me «mi scoccio a stare con gli altri, hai qualche idea su cosa fare?» era troppo buono, che ha in mente «usciamo?» proposi «si, dove?» chiese «di solito vado a fare skate, te sai farlo?» risposi «uh si ma preferisco i graffiti» mi disse «vabbè se vuoi i muri ci sono, tieni le bombolette» disse tirando fuori dal cassetto una valigetta con dentro bombolette di ogni colore, «attrezzata eh?» disse ridendo «si abbastanza, andiamo?» chiesi «va bene» disse uscendo dalla camera «dove andate?» chiese mio fratello christian «a fare skate» risposi «va bene stai attenta» mi raccomandò, «certo!» dissi uscendo di casa con in mano lo skate, lo misi a terra e iniziai ad incamminarmi «vedi che non ne ho skate io!» disse inseguendomi, risi «prenditelo tanto casa tua è qua» dissi indicandogli casa sua, dopo qualche minuto uscì e andammo nella pista. «cloo» urlarono le mie amiche venendo verso di me «da quanto tempo, chi è lui? il tuo ragazzo?» dissero «pfft mai, è il fratello di un'amico di christian» dissi ridendo, in realtà lo volevo ma da un altra prospettiva no «che piace a lui?» chiesero «fare graffiti» sorrisero e poi una, camilla, si avvicinò a me e disse «è davvero carino è fidanzato?» mi incazzai senza un motivo, ero.. gelosa? nah non può essere, «si è fidanzato» risposi ad alta voce «vedo che qualcuno è interessato» disse tom guardando prima a lei e poi a me sorridendo, lo guardai male e si avvicinò a camilla «ci conosciamo?» disse sorridendole «ma certo» rispose sorridendo anche lei, prese le sue bombolette e lui le mie e andarono a fare i loro schizzi da un altra parte, mi ribolliva il sangue sulle vene, ora avevo capito..ero gelosa per davvero, non potevo essere innamorata di un tipo del genere, no!. «ahia cazzo!» urlai dal dolore, ero appena scivolata dalla skate, avevo preso una storta alla caviglia, subito l'altra mia amica, jo, venne da me in soccorso «clò che è successo?!» disse abbassandosi «ho preso una sorta» dissi morta dal dolore «alzati ti porto nel pronto soccorso più vicino» disse aiutandomi ad alzarmi, feci un passo e ricaddi a terra, sta volta bruciava, era il ginocchio, alzai il jeans oversize e vidi il ginocchio pieno di sangue, «che ti è successo» disse stranamente tom mentre veniva verso di me «ho preso una storta e mi sono sbucciata il ginocchio» dissi per poi stringere i denti «chiamo tuo fratello» disse uscendo il cellulare dalle mani, dopo qualche secondo chiuse «sta arrivando alzati» disse prendendomi quasi in braccio «attaccati a me» disse mettendo un braccio attorno ai miei fianchi, le sue mani, il calore che mi trasmetteva, mi sentivo al sicuro, stavo diventando fin troppo dolce, dovevo ritornare in me. «dammi a cloe» disse guardando tom «non ti devi permettere a toccarla» disse mio fratello serio, ma che gli prendeva, tom mi lasciò, stavo per cadere, ma santo è christian, mi prese «ma che cazzo fai!» gli urlai «lui l'ha detto» disse alzando le mani «coglione» disse a bassa voce, ma mi sentì, rise.

TOM'S POV

quanto invidiavo christian, l'ha potuta prendere in braccio, era mia d'altronde, continuai a camminare fino a casa con gli occhi puntati su di lei, non lo dimostro ma mi sono preoccupato per lei, non so è come se fosse unica, diversa, di solito una ragazza si avvicina, filtro con lei, si mette con me, la notte mi soddisfa, e il giorno dopo la lascio, invece lei non mi voleva, ed è l'unica, e inoltre provo sentimenti più forti per lei, è la luna in mezzo a tutte le altre stelle.

CLOE'S POV

«siamo arrivati finalmente» disse christian mettendomi sul divano «io non mi sarei stancato» intervenne tom «non ti ho interpellato, disse avvicinandosi «mi sfidi eh?» disse testa a testa con lui, tutte e due ricevettero un pugno dall'altro «non sapete starvi fermi» dissi finalmente arrivata da loro, prima andai da christian che era il "meno" messo male, mica potevo andare da quello, «si lasciami sanguinare tranquilla» disse toccandosi l'occhio nero «senti sta zitto lui è il mio gemello, te sei qualche mio parente? non penso quindi muto» risposi, in realtà mi dispiaceva per lui, stava sanguinando mentre io stavo curando una ferita che poteva fare anche da solo, appena finii andai da quel deficiente «ora sei contento?» dissi mettendogli l'acqua ossigenata sotto l'occhio «ahia brucia!» disse prendendomi il braccio «tom lasciami» mi lasciò «cazzo brucia basta» disse pregandomi e continuando a muoversi, «tom sta fermo» dissi seria, appena finii, mi abbracciò, mi ha abbracciata? è troppo strano sto ragazzo, «posso dirti una cosa?» chiese «dimmi» si avvicinò al mio orecchio e bisbigliò qualcosa «che hai det-» dissi girandomi, mi baciò.

she's my down bitch - Tom kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora