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le lezioni finirono e ognuno tornò a casa «clò ma dove sei andata a ricreazione?» chiese christian appena mi vide «c'era l'opzione di andare in cortile e sono andata lì» dissi posando lo zaino a terra «oh okay, oggi vado da bil, vuoi venire?» mi chiese «no tranquillo, vado al parco con un amico» risposi «quale amico?» mi domandò, christian era geloso fino alle stelle di ogni ragazzo che conoscevo «uno conosciuto oggi a scuola, vado a cambiarmi e scendo» dissi salendo al piano di sopra «va bene» rispose christian. «heyy» dissi andandoci in contro «oh ciao!» disse girandosi, avevo un mazzo di rose in mano «tieni sono per te» disse dandomele «ma graziee» dissi guardandole, era il mio fiore preferito, e al pensiero che qualcuno me le regalasse scoppiavo dalla gioia, «di nulla, vuoi un gelato?» chiese «certo, andiamo!» dissi incamminandomi seguita da lui, passammo un pomeriggio bellissimo e verso le sette tornai a casa, c'erano bill e tom davanti la porta «ciaoo» mi salutò bill, lo salutai con la mano e poi entrai, christian notò le rose e anche tom, infatti mi guardavano insospettiti, salii in camera mia e sistemai le rose sulla mensola, *toc toc* aprii ed erano christian e tom «chi ti ha dato quelle rose» chiesero in coro «levati tu» disse christian a tom «ma levati tu» rispose tom «io sono suo fratello, te sei solo un coglione spezzacuori» guardai male christian, perché gli ha detto quella parola, non doveva sapere che ci ero rimasta male «bah meglio non sprecare parole con te» rispose «basta, me le ha regalate un mio amico» «quello stronzo» disse tom a bassa voce «bill mi chiama poi ne parliamo» disse scendendo christian «è stato quel coso del cortile?» chiese tom «si e che te ne importa, almeno lui è più gentile di te, poi sei fidanzato vattene da camilla non a lamentarti qua da me» dissi chiudendogli la porta in faccia.

TOM'S POV

"è più gentile di te" "vattene da camilla non a lamentarti qua da me" mi colpirono nel profondo, capii che avevo sbagliato a mettermi con la sua amica, ci rimasi di merda per la prima volta con la prima ragazza, ero distrutto, avevo fatto soffrire una ragazza, ma non una normale, la mia luna. mi chiuse la porta in faccia e rimasi là fuori seduto a pensare a quello che ho causato, il mio scopo era farla ingelosire ma non è successo proprio quello… si fece l'ora di cena e finalmente aprì la porta

CLOE'S POV

aprii la porta e ritrovai tom appoggiato al muro, lo vidi molto pensieroso «che ci fai ancora qui?» domandai «pensavo» disse, mi sedetti accanto a lui «che pensavi?» chiesi curiosa «penso alla persona di merda che sono» disse strofinandosi l'occhio, stava piangendo? «tom perché pensi questo?» dissi preoccupata «perchè ho appena deluso l'unica persona che mi ha reso felice, ma non materialmente» disse stringendosi il cappello, era successo qualcosa con camilla sicuro «che è successo con cami?» chiesi «ma quale camilla sei tu cloe» appena sentii quelle parole le farfalle dentro il mio stomaco si fecero sentire «io? come mi avresti delusa?» «mi sono fidanzato soltanto per farti ingelosire ma ho notato che è successo proprio il contrario» disse piangendo «tom, non mi hai delusa, puoi metterti con chi vuoi, stai certo che a me non deludi» stavo per esprimere tutto quello che pensavo di lui, stavo per tirar fuori il mio segreto, quello che non doveva sapere «non è per quello, volevo vedere se ti importasse un po' di me, ma niente» disse ancora in lacrime «tom a me importa e come di te» dissi, non rispose, quello che successe è stato che mi abbracciò, abbassò la testa sulla mi spalla e mi strinse forte a lui «cloe sono stato stronzo lo so» disse stringendo i denti «no, non lo sei stato, ora basta piangere, sei forte tom, dimostramelo» dissi con sicurezza «sei speciale» quelle parole e il modo in cui lo disse, sono state le parole più belle che io abbia sentito riferite a me. tom e bill dormirono da noi, nella stanza di mamma e papà, però tom chiese se poteva dormire con me a christian «christian ti prego» disse supplicandolo «no, domani mattina non voglio che cloe resti traumatizzata da quello che gli farai» disse deciso «non le farò nulla di tutto quello ti prego» supplicò «e va bene ma appena succede qualcosa sei morto» disse andandosene nella sua stanza, entrò nella mia stanza e lo feci accomodare «come mai questa scelta?» chiesi curiosa «volevo provare» disse «va bene» dissi girandomi «potresti mettere in modo tale che ci guardiamo a vicenda?» chiese «okay(?)» perché dovevo mettermi in quel modo? chi lo sa, la mattina dopo ci svegliammo e scendemmo a fare colazione, «clò guarda qua» disse mostrandomi una foto all'alba di me e tom abbracciati «eliminala subito!» dissi spalancando gli occhi, «per me la puoi tenere» disse tom sorridendo, di seguito christian la tenne, mi preparai e andammo a scuola «tom fai schifo» disse camilla passando «grazie anche tu»  rispose tom guardando il basso, l'aveva già lasciata? non lo capisco. «oggi vai in cortile?» chiese tom «sì, c'è anche il ragazzo che ho conosciuto, non immischiarti» gli raccomandai, annuì ed uscimmo in cortile «heyy» disse avvicinandosi «ciao!» dissi sorridendo, iniziammo a parlare del più e del meno fino a quando..«comunque sei davvero bella» disse strofinando la sua mano sulla mia gamba «aw gr-» stavo per finire di ringraziarlo quando tom venne verso di noi di fretta «è davvero bello il pugno che ti dò in faccia» disse mentre ne sfrecciava uno, menomale che gli avevo dietto di non immischiarsi, per non creare danni spostai velocemente la testa del ragazzo «pure tu che lo difendi, bah» disse andandosene «lascialo stare, poi gli faccio vedere io» dissi rassicurandolo «tranquilla me la posso cavare da solo» disse sorridendomi, sorrisi e poi rientrammo per finire le lezioni. «com'è andata con quel cretino?» chiese mentre poggiava il piatto di pasta davanti a me «quale dei due, tom o leonardo?» domandai «allora si chiama leonardo, umh vabbè lui» lo guardai male «nulla mi ha detto solo che sono bella e poi abbia-» oggi tutti mi interrompevano «che cosa ti ha detto?!» disse alterandosi «madonna calmati» dissi seccata «morirà presto» disse sbattendo il pugno sull'isola «la rompi coglione» dissi scherzando, mi ignorò, di pomeriggio tardi, leo mi invitò a cena, mi vestii un po' più elegante del normale, misi il profumo e andai «dove vai?» chiese christian «con leonardo in un ristorante» dissi per poi sbuffare «va bene vai» disse,  «ciaoo» mi salutò «ciao!» ricambiai, entrammo e tra tutte quelle persone indovinate chi c'era? tom e una ragazza, del tutto nuova, ha fatto tutta una scenata perché mi aveva """"delusa""""  e adesso? adesso se ne esce con una a caso, ma di chi mi sono innamorata, ordinammo e parlammo molto mentre tom ci squadrava dalla testa ai piedi, a leo con uno sguardo di sfida e a me leccandosi quel piercing al labbro, cazzo quanto era bello, «a chi guardi?» disse girandosi, minchia l'ha visto pensai tra me e me «di nuovo lui?» disse per poi sbuffare «si non sta stare senza di me» non l'avessi mai detto, uscimmo e facemmo una passeggiata, poi verso sera tardi tornai a casa, entrai e vidi christian peggio di uno zombi «uh che paura, che ci fai ancora sveglio» dissi appena lo vidi «niè clò mi manchi» gli che? gli manco, che carinoo, lo abbracciai «dormiamo assieme?» chiese, ma che carino, ero felicissima «certo!» dissi saltandogli addosso.

she's my down bitch - Tom kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora