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«no nulla davvero» «va bene» risposi «vuoi dormire con me?» «certo!» disse tuffandosi su di me. «ragazzi svegliatevi andiamo in un pub» disse scuotendo tom, ma visto che eravamo attaccati svegliò anche a me «si» disse svegliandosi tom, bill uscì «che mi metto?» dissi strofinandomi gli occhi «te lo scelgo io» scelse un vestito bellissimo, non lo ricordavo nemmeno, lo misi «sei meravigliosa» disse guardandomi dalla testa ai piedi «grazie» dissi tutta rossa, scendemmo al piano di sotto «clò ma che ti sei messa, ti si vede tutto il culo» «l'ha scelto tom» dissi felice «no vabbè» disse mettendosi una mano in testa, «o ma vedi che stai bene» disse dandomi la mano «lo so». arrivammo al pub «vuoi prenderti qualcosa?» «si» andammo al bancone e ci servì un ragazzo moro con gli occhi verdi, devo ammettere che era carino, però non poteva superare tom «cosa vi offro?» «a me un cocktail analcolico» «florida» disse tom «lui è il tuo ragazzo?» disse guardandolo «si» «sembra un barbone» «vedi di starti zitto, è più bello di te» «vedi che gusti, ve li vado a preparare» «i gusti di merda li hai tu» dissi fissandolo mentre se ne andava «come mai non hai fatto niente?» chiesi a tom, che di solito agisce bruscamente «poi vedrai», dopo un po' di minuti gli ordini arrivarono «tenete» disse poggiandoceli davanti «tieni i soldi» dissi dandoglieli, andammo verso i divanetti dove c'erano i ragazzi «raga vi presento la mia nuova ragazza, sonia» ancora? la squadrai immediatamente, tutti la salutarono e la conobbero tranne me «e tu chi sei?» «la gemella di christian, cloe» «piacere sonia» disse con un sorriso «siete molto legati immagino» «si» risposi fredda «sarebbe un peccato rovinare i vostri rapporti vero?» inziai ad innervosirmi «perchè dovresti?» cercai di mantenere la calma «perchè lo dico io» «non ci riuscirai mai» dissi, mi alzai e andai da tom «come ti pare sonia» «una rottura di coglioni» «come ogni ragazza che sta accanto a tuo fratello» «ma se se le prende tutte rompi palle che ci posso fare» rise, mi guardò il braccio, me lo prese e..mi morse! «ma che fai?!» «sei morbida» risi «vado un attimo in bagno» dissi «va bene» rispose, me la stavo facendo di sopra giuro, scappai in bagno e indovinate chi mi ritrovai di davanti? il barista «che vuoi?» «umh nulla» disse avvicinandosi «levati» mise le sue mani sul miei fianchi «scollati pervertito!» gli urlai «dai dammi un bacino» «ma sei impazzito» lo spinsi «dai vieni» mi riprese «ma ti levi» dissi rispingendolo, mi chiusi a chiave in un bagno e feci quello che dovevo fare, per mia fortuna se ne era andato, nella strada per ritornare incontrai tom «andiamo in pista??» «andiamo in pista» disse dandomi la mano, mi prese dai fianchi e io avvolsi le mie braccia attorno al suo collo, un passante gli fece scivolare le mani più giù, «bravo il ragazzo che è passato» disse in mezzo a tutti la musica «da solo non lo potevi fare?» lo stuzzicai «farei moolto peggio, ma siamo in un pub» risi, poi mi baciò. tornammo a casa insieme a sonia, «tom vuoi dormire nella mia stanza con me?» «certo cucciola» disse scombinandomi i capelli, li risistemai, ci mettemmo il pigiama, «clò andiamo a guardare le stelle» proporre, la cosa più bella che un ragazzo potesse chiedere, amavo e amo le stelle, lì rivedo tutte le cose belle del passato, per non parlare della luna, la luna è magnifica, ci distendemmo sul prato «la sai una cosa?» disse tom dal nulla «che cosa?» «mi ricordi la luna» si girò sorridendo, sorrisi come una bambina, mi girai anch'io «un ragazzo meglio di te non lo troverò mai, sei unico nel tuo genere» «invece io non ho mai visto una ragazza che mi apprezzasse per quello che sono, che gli piacessi anche con le mie imperfezioni e che facesse di tutto pur di salvarmi» «per me non ne hai imperfezioni, sei perfetto» sorrise, sembrava anche lui un bambino, e mi piaceva così, verso le 3 tornammo in camera «dovremmo farlo più spesso» disse buttandosi nel letto «già» dissi distendendomi «vieni qua» disse portandomi verso di lui con la sua forza, mi girai dalla sua parte e mi rannicchiai accanto a lui «buonanotte rosellina» mi richiamò in quel modo, madonna quanto lo amavo «buonanotte principe». la mattina dopo non ritrovai tom vicino a me, mi alzai e scesi di sotto, stava facendo colazione, zitta zitta ci andai «buongiorno» disse per poi mordere un pezzo di waffle, quando si girò verso di me, lo abbracciai «oggi siamo affettivi?» «non ti ho trovato vicino a me» dissi ancora stretta a lui, fece una risatina «la prossima volta rimango finché non ti svegli» sorrisi, poi scesero l'altra coppietta, mio fratello e sonia, quella troia, fa pure rima, «ma che carini» disse christian ovviamente scherzando, tom lo guardò abbastanza male, nel mentre mi accarezzava la testa, tom se ne andò lasciandomi da sola, lo raggiunsi in camera sua «tom puoi aprirmi?» non mi rispose, si svegliò bill «bill una cosa» «dimmi tutto» «puoi vedere che ha tom? non mi risponde» dissi triste «certo, sorrisi però, non mi piace vederti triste» si avvicinò alla sua stanza, «sono bill» tom aprì e fece entrare bill, ma per un attimo mi guardò come se ci fosse restato male, ma non so per cosa, origliai dalla porta «perchè non vuoi fare entrare cloe?» «non voglio appesantirla con i miei problemi» «perchè dovresti appesantirla? lei non è come le altre e lo sai» smisi di origliare e aspettai che bill uscì, mi fece segno di rimanere, ero davanti a lui, ma fuori dalla porta, rimanemmo in silenzio «vuoi entrare?» disse interrompendo il silenzio, annuì senza parlare ed entrai, lo abbracciai «scusa..» disse stringendomi sempre di più, sorrisi «tom perché te ne sei andato?» gli domandai «ho ripensato al passato niente» «puoi parlarmene se vuoi?» «vuoi ascoltarmi?» «e perché non dovrei? sei il mio ragazzo, ti ascolterò sempre», ci spostammo sul letto, io ero sopra di lui e mentre mi raccontava mi faceva i grattini in testa «e questo è tutto..» disse dopo aver finito una lunga storia, piansi, non piangevo mai per cose del genere, dopo quello che ho passato non ero tanto sensibile, «mi dispiace tanto» dissi in lacrime «no, noo non piangere» «non ce la faccio, mi dispiace» «non è colpa tua» mentre piangevo, lui mi abbracciava e mi faceva sentire al sicuro «perchè non l'hai detto prima..» «avevo paura che non mi volessi più» mi accarezzò la testa, «vuoi andare da qualche parte per calmarti un po'» «voglio stare da sola con te, solo questo» «in giardino va bene?» «basta che non ci disturbi nessuno» andammo nel retro del giardino e ci sedemmo, dopo un po' di chiaccherate mi calmai e tornammo dentro. bussai da christian, ma non rispose, sentii un gemito, ok va bene forse non è il momento.

she's my down bitch - Tom kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora