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aprii gli occhi e mi ritrovai sul petto di tom, che cavolo ci facevo là?! «o mio dio» dissi sorpresa «te l'ho detto che te ne pentirai di dire ciò» disse sorridendomi «in che senso?! che è successo?!» dissi in preda al panico «nulla tranquilla ti sei solo voluta mettere sopra di me, non ricordi?» disse ridendo, ma che avevo fatto, «per niente io ho solo dormito» dissi ingnara di tutto ciò «dai ammettilo che l'hai detto, e poi non era possibile che tu non fossi innamorata di me» disse sorridendo «ancora? non sono innamorata di te e non so che ci faccio sopra il tuo petto, non dire nulla a nessuno» gli raccomandai «certo» disse con una falsità inimmaginabile, scendemmo al piano di sotto e facemmo colazione «che avete fatto sta notte? sentivo rumori..» disse christian, spalancai gli occhi e la bocca «sapessi» disse tom «aspetta che cosa?!» dissi in imbarazzo «già» rispose tom ridendo «nonono non può essere..non può essere!» dissi «dai che è piaciuto anche a te» disse tom, tutti si misero a ridere tranne ovviamente io, «stiamo scherzando clò» disse christian ridendo, lo guardai male e continuai a mangiare, mi preparai «dove andiamo?» chiesi «bo dove volete» disse chrstian, io decisi di andare allo skate park «hey cami» dissi salutandola «ciao, che ci fa sto stronzo qui?» disse guardando dietro di me, mi girai e c'era tom «intanto stronz-» disse ma lo interruppi «mi ha seguita» dissi «spero che crepa un giorno» disse «brutta putt-» gli tappai la bocca, ma come si permetteva ad augurare la morte a tom, bah «vabbe clò io me ne vado» disse andandosene «ciao eh» dissi quando se ne era andata «mo gliene dico quattro a quella puttana» disse andando verso di lei «vai» dissi liberandomi di lui, andai da Jo allora «hey jo» dissi salutandola «heyy come va?» chiese «bene tu?» «bene dai, come va la caviglia?» «meglio, ora riesco a camminare, facciamo un giro?» le chiesi, era l'unica carina tra tutte, si preoccupava di me più di se stessa. «non ti devi permettere a nominare mia madre e mio padre puttana senza cuore!» sentii urlare, aveva una voce familiare «ma chi è?» chiese jo «andiamo a controllare» dissi preoccupata, c'era una folla immensa «fate passare cessi a pedali» dissi spostandoli tutti, c'erano camilla e tom che si prendevano a mazzate, camilla faceva anche box, era bravissima, «raga basta» dissi calmando le acque, in quel momento mi sentivo gesù, tom era incazzatissimo come non mai stessa cosa camilla «ma che hai fatto» chiesi a tom, «vieni» disse facendomi scomparire davanti a tutti, mi portò in un angolino, era tutto pieno di sangue e graffi dappertutto «tom ma che cazzo è successo» dissi toccando una delle tante ferite «ahia cloe aspetta» disse spostandomi la mano «quella puttana stronza di merda ha iniziato a prendermi a pugni e a graffiarmi con quelle unghie da tigre che si ritrova» disse soffrendo dal bruciore di quei graffi «hai qualcosa? ti prego aiutami» disse supplicandomi «tom non sono un infermiera non mi porto dietro il kit medico» dissi analizzandolo «andiamo a casa» dissi «no rimaniamo altri cinque minuti» disse «perchè? stai sanguinando» «voglio stare con te» disse, arrossii, poi prese il mio braccio e lo mise dietro il suo collo, si appoggiò su di me, «sai fare i grattini?» chiese «umh si» dissi iniziando a farglieli, dopo 10 minuti dissi «tom, non credi sia l'ora di andare a casa?, ti fanno infezione tutte queste ferite» «si dai andiamo» disse alzandosi. arrivammo a casa «ora devi stare solo fermo va bene?» dissi «va bene» rispose, inziai a mettergli l'acqua ossigenata su ogni ferita, sperando che se ne andasse, sentivo il suo dolore dentro di me «ascolta tienimi la mano, quando ti fai male stringila» «va bene» rispose, aveva una forza incredibile mi stava rompendo la mano, appena finii mi disse «non me lo dai un abbraccio?» sorridendo «se lo desideri» dissi indifferente «ovvio» mi girai e lo abbracciai, risentii quella sensazione, mi faceva stare meglio un suo abbraccio «perchè hai voluto tutte queste cose? grattini, abbracci» domandai «perchè mi fai stare meglio» disse sorridendomi, sotto i baffi, sorrisi anch'io, «eh ragazzi che è tutta sta confidenza» disse entrando chrstian «ma che te ne fott-» stava per dire tom «boh» dissi, chrstian mi guardò male «tranquillo ti amo lo stesso vita» "vita" ma da dove cazzo mi è uscito, mi mandò un bacio con la mano e salii di sopra a posare le cose, bill salutò con la mano e il suo sorriso bellissimo stampato in faccia. «andiamo allo skate park?» disse tom appena finimmo di mangiare «va bene, ti prendo le bombolette?» chiesi «no tranquilla» disse uscendo «dove andate?» disse christian «allo skate park» risposi «veniamo anche  noi» disse «ma non è v-» stava per dire bill - «bill devo vedere che combinano» disse christian sotto voce - andammo allo skate park e notai che c'era anche leo, «sto tornando 5 minuti» dissi a tom «ciaoo» disse leo «heyy» salutai «che ci facevi con tom?» «ci ho diciamo "risolto"  ma siamo come prima» «ah okay, io vado jo mi aspetta» jo? erano amici? «jo?» domandai «sì, ma tranquilla non ti sostituisco» «nono tranquillo» dissi ridendo, poi ritornai da tom, indovinate chi c'era accanto a lui? vabbè già lo sapete un ennesima ragazza «amo chi è questa» la guardai schifata «bu» bu?! no vabbè questo ragazzo mi sta scioccando troppo, vuole la vendetta? ecco a lui, me ne andai delusa sta volta per davvero e andai da Jo e leo «hey jo ti posso rubare leo per qualche secondo?» «certo tranquilla» disse sorridendomi, cercai di portarlo il più vicino possibile a tom, abbastanza da fargli capire che non era tutto falso, già mi aveva inquadrata «oi dimmi» disse leo «senti è da tanto che vorrei dirtelo, ma non ho trovato il coraggio, mi piaci» che stronzata mi ero inventata, «anche a me piaci da tanto» disse sorridendo, il mio piano stava andando alla grande,  mi baciò, io ricambiai e poi l'abbracciai, in tutto ciò tom aveva visto tutto e mi ero anche organizzata su quello, era incazzato nero, verso il pomeriggio tardi tornai a casa, «chri ma dove sono i ragazzi?»  domandai «non vivono con noi clò, però li vediamo stasera, andiamo in un pub» disse «oh va bene» dissi salendo di sopra, mi venne un idea per fare incazzare tom il doppio, invitando a leo, mi preparai, mi vestii sempre elegante, stavolta il vestitino era rosso vino, «ancora con questi vestitini ma non si possono abbassare?» disse christian riprovando ad abbassarlo «chri no!» dissi ridendo come una pazza, «allora starò attento» disse coprendomi il lato B «christian!» lo chiamai ridendo «vabbe dai andiamo» disse uscendo, «ciao ragazzi» disse mio fratello salutandoli «ciaoo» tutti mi salutarono tranne? tranne tom ovviamente, entrammo e vidi immediatamente a leonardo «heyy» lo chiamai, si girò e mi baciò «clò che è successo?» chiese mio fratello appena vide la scena «ah non te l'ho detto mi sono fidanzata» dissi cercando di attirare l'attenzione di tom, christian mi prese e mi portò in un angolo «ma davvero ti sei fidanzata?» disse incuriosito «si chri, in realtà l'ho fatto perché tom ha detto alla sua nuova ragazza che non sa chi sono» dissi «che cosa?! quel coglione di merda lo sparo» disse «si chri calmati non dirgli niente neanche a suo fratello o ai suoi amici deve rimanere fra noi» gli raccomandai «certo» disse andandosene, quella sera non parlai con nessuno, stetti solo con leonardo, prima o poi dovevano parlare di noi no? «visto che veniamo sempre noi da voi volete venire da noi a dormire?» chiese bill riferendosi a tutti "va bene'' risposero «allora a domani amore» mi salutò leo «a domani» gli sorrisi. «eccoci qua, le solite coppie?» chiese bill, tutti risposero di sì tranne io e tom, chissà perché, «cloe perché?» «perchè cosa tom» «perchè ti sei fidanzata con quello» «che ti importa tanto non mi conosci no?» «cloe io-» «cloe sto gran cazzo ora cerca di girarti e dormire» «cloe davvero ascoltami io non volevo» «si certo volevi sentirti figo tom vedi di starti zitto, ora lo puoi dire che mi hai delusa» «cloe ti sto dicendo sul serio io non volevo deluderti» «troppo tardi tom» mi sentii in colpa dopo quella discussione, forse dovevo ascoltarlo invece di fare di testa mia. «buongiorno» disse tom, io non risposi, lo vidi triste, «tom che hai?» chiese bill guardandolo «uh? no nulla» rispose, ci era rimasto male, mi vestii e uscii.

she's my down bitch - Tom kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora