«buongiorno» disse christian sorridendo, facemmo la stessa routine e poi andammo a scuola, tom stranamente quando mi vide non mi salutò, «tom» lo chiamai «eh, che c'è» di nuovo freddo, «perchè non mi parli più?» chiesi «ti dimostro come posso stare senza di te, visto che ti vanti così tanto» tutte a me, ma che udito ha? mi sentita da almeno tre metri di distanza «tom ma io stavo scherzando» dissi ridendo «si come no» disse guardando altrove «tom dico sul serio, l'ho detto per scherzare» dissi seria «vabbè ok io vado» disse andando in classe, ma dai. «come va?» chiese leo «potrebbe andare meglio dai» dissi guardandolo «perchè? che è successo?» chiese preoccupato «tom non mi cerca più, cioè, non so come spiegarlo ma posso dire solo che mi manca» dissi guardando tom sempre con la stessa ragazza «dai non pensarci ci sono qui io» disse per poi abbracciarmi, ma chi si credeva di essere, a tom non lo supera nessuno, «clò!» chiamò christian «aspetta leo» dissi andando verso di lui «dimmi cuore» dissi davanti a lui «quell'oca si è fatta il gruppetto e ti sta sparlando con tom, il bello e che lui sparla il doppio» «che cosa?!» dissi superandolo, andai verso dove mi aveva indicato e aveva ragione, «ma chi si crede di essere "guarda il mio fisico", "tomm!", *risata*» disse imitandomi, ma non interpretava per niente bene «senti brutta troia di merda oca, lo sò che se non parli di me ti annoi, ma per come mi hai imitata mi sembra che non hai capito il concetto, non faccio la pick me come te e non vado di certo a sparlare di me con un mio amico» "amico" non lo definivo proprio amico però è l'unica cosa che mi venne in mente «poi se io faccio quella voce cringe immaginiamoci la tua» terminai quello che ebbi da dire «hai finito?» disse tom «sì adesso si, e non venirmi a piangere davanti alla porta dicendo che mi hai delusa perché quello deluso dovresti essere tu di come ti comporti e di come te la prendi sul personale» dissi andandomene, «clò oggi vuoi uscire??» chiese leo appena venne da me «ok dove?» chiesi «al parco come sempre, poi se vuoi andiamo allo skate park» «va bene allo skate park» dissi «allora a dopo» disse sorridendo, «a dopo!» dissi scappando in classe. «chrii!» dissi scendendo le scale «sto uscendo ciao!» dissi baciandolo sulla guancia, sorrise e poi me ne andai, «eccoti» disse venendomi in contro «ciao» lo salutai, «ma quello è tom?» disse girandosi, era a un matro da lui «si ma vabbè ormai non mi interessa più» con quale coraggio l'ho detto, non l'avrei mai detto, mi piaceva ancora e ogni giorno sempre di più, anche se è rincoglionito, «oh va bene, vieni» disse portandomi nella pista, tom mi guardava con uno sguardo strano, mi sà che aveva sentito benissimo, ho il tono di voce alto quindi c'era da aspettarsi, mentre ero tra i miei pensieri caddi «tutto bene?» disse abbassandosi leo «si tranquillo non so che cosa abbia in questi giorni» dissi rialzandomi, mi sedetti «che pensi?» disse, come lo aveva capito «uh? nulla» in realtà pensavo l'abbraccio che avevo dato a tom, mi mancava in un certo senso, mi mancava il suo sorriso e la sua risata, ora era spento del tutto ed era cambiato, non sorrideva più, «ti manca tom vero?» disse spostandomi i capelli «si...» dissi sbuffando, mi massaggiò la gamba poi mi mise un braccio attorno al collo e mi strinse a sé, «aspettami qua» disse alzandosi «ok» dissi ancora pensando, cambiai posizione, mi alzai e mi appoggiai al muro, poi si avvicinò tom, si mise davanti a me e mi bloccò con le sue braccia, arrossii subito «non ti interesso più, quindi ti piacevo» disse leccandosi il piercing «no! ma che stai dicendo» dissi cercando di non farglielo capire «si certo come no, quel leonardo non mi piace proprio» disse sorridendo «e deve piacere a te? che ti interessa mica sei il mio ragazzo» dissi indifferente «lo sarò» disse «mai, non mi fidanzerò mai con uno come te, che lascia le ragazze dopo un giorno» dissi decisa «con te sarà diverso, lo scoprirai» disse sorridendo, poi mi prese il viso e mi baciò delicatamente la guancia, se ne andò, rimasi pietrificata e poi arrivò leo, «tieni il gelato» disse dandomelo, il mio gusto preferito, come faceva a saperlo? «che hai sulla guancia?» disse girandomi delicatamente il viso, era la guancia dove mi ha baciata tom, ma che cazzo si era messo? «il bacio di mio fratello» mi inventai «oh okay» disse non molto convinto, finimmo di mangiare e tornammo a casa. «clò oggi dobbiamo andare in un locale con i ragazzi, vai a prepararti» disse, annuii e andai di sopra, quel giorno volevo essere elegante, cosa che non faccio tutti i giorni, misi un vestitino lungo fino a metà coscia,(abbastanza corto) blu elettrico, era favoloso e si abbinava benissimo con la mia carnagione, lo adoravo, presi una piccola borsetta e scesi di sotto «da quando in qua ti vesti così» disse christian abbassandomi il vestito con scarsi risultati, risi «volevo provare» dissi ancora ridendo «non ti avviso la prossima volta» disse scherzando, uscimmo e andammo al locale, già tutti erano fuori, c'erano dei ragazzi nuovi, chi erano? «clò ti presento gustav e georg» disse indicandomeli «piacere io sono cloe ma per gli amici e mio fratello clò» dissi stringendogli la mano, mi sorrisero e poi entrammo dentro, qualcuno mi prese dal braccio, chi era secondo voi? tom «da quando ti vesti così elegante» disse guardandomi dalla testa ai piedi «volevo provare, qualche problema?» dissi sorridendo «si, sei mia e ti posso guardare solo io» disse mettendomi le mani sui fianchi «chi lo dice?» dissi provocandolo e togliendogli le mani dai fianchi «lo dico io» disse avvicinandosi e baciandomi, «adesso hai capito?» disse staccandosi «no, finché non starò con te io non sarò tua» dissi sorridendo e andandomene «stanne certa» disse, il resto della sera parlammo e scherzammo, «ragazzi io e cloe andiamo, sono le 2, qualcuno vuole venire?» chiese mio fratello «io e mio fratello» disse tom «ma quand-» tom gli tappò la bocca «perfetto andiamo» disse chrstian, salutammo gustav e georg, erano dei ragazzi simpaticissimi. «allora come la scorsa volta?» chiese chrstian «ass-» venni interrotta da tom «assolutamente si» disse sorridendo «ok..» disse chrstian squadrando tom mentre andava in stanza con bill, «io non ci voglio dormire con te» protestai «te ne pentirai di averlo detto» disse sorridendo «proprio» dissi distendendomi «ti metti a letto senza il bacio della buonanotte?» mi domandò «ma che ti sei bevuto stasera» dissi ancora nel letto «sono il tuo ragazzo quindi i fidanzati se li danno i baci» disse, ma che stracazzo gli usciva da quella bocca «ma che cazzo stai a dì, non siamo fidanzati, e non mi darai nessun bacio» dissi ridendo «vedremo» disse distendendosi, «notte» disse girandosi, «notte» risposi.
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she's my down bitch - Tom kaulitz
Romancecloe, una ragazza ribelle che non si fa mettere i piedi in testa, gira per i corridoi della seconda superiore mettendo paura a tutti i ragazzi di quella scuola, ma un ragazzo riuscirà a fare sciogliere quel cuore ghiacciato dentro di lei.