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«tom sei irriconoscibile perché fai così?» gli dissi appena fummo in privato «lo sai che mi dà fastidio quando te ne vai da michael» «e devi sapere che anche a me dà fastidio che te ne vai con quella rubacuori di charlotte» «scusa, da oggi in poi nessuno calcola quelli» disse «ci sto, ma adesso davvero posso avere un bacio?» dissi sorridendo, lui sorrise «certo» disse per poi baciarmi «scusami tanto» disse abbracciandomi «stai tranquillo tom ti perdono» dissi sorridendo «torniamo a casa?» domandò «va bene, ho fame» dissi salendo sopra di lui «ah così?» disse ridendo «si andiamo»  dissi. arrivammo a casa e mangiammo «ma bill e christian non si fanno sentire» «già» «tanto stasera ci vediamo quindi possiamo dirglielo» «si infatti» rispose tom «tomm ci guardiamo un film???» «certo piccola che tipo di film ti vuoi guardare?» «il primo bello che troviamo» dissi sedendomi sul divano, «avvicinati» mi disse, mi avvicinai e mi accovacciai sopra di lui «che carina che sei» disse sorridendomi, ridacchiai, trovammo un film e lo guardammo, io mi addormentai «piccola» mi chiamò tom, mi accarezzò e poi mi baciò sulla testa, mi svegliai «ti ho dato fastidio?» «ma quale fastidio a me è piaciuto» disse sorridendo «ah va bene, mi vado a preparare» «miraccomando» mi avvisò «farò il contrario» «stai attenta» disse, mi misi un vestitino sempre corto, avevo solo quelli, nero, con una piccola spaccatura di lato, scesi di sotto «che ti avevo detto» disse ridendo «vabbe lo sanno che sono tua» dissi indifferente «ma certo» disse alzandosi «vado a cambiarmi anch'io», «dai possiamo andare» disse, «sta volta la giacca chiedila a me» disse sorridendo «va bene» dissi sorridendo anch'io, arrivammo e salutai tutti, poi vidi mio fratello «tom vado un attimo da christian arrivo» «va bene» disse guardando altrove, «chrii» dissi correndo ad abbracciarlo «amore mio» disse accarezzandomi la testa «mi manchi…ma dove vai?» «mi sto frequentando piccina» disse sorridendo «con chi?» domandai «con amelia» disse, «chri possiamo stare più tempo insieme, mi manchi tanto» dissi triste «piccina.. amelia mi aspetta» «ma io sono più importante..» dissi mentre se ne andava, non vedevo più mio fratello, tom mi vide triste «piccola che succede?» chiese mentre guardavo christian e amelia «christian non mi cerca più» dissi con la faccia spenta «e perché?» chiese «sta con amelia, o almeno si sta frequentando, so com'è quando si fidanza, pensa solo alla fortunata» dissi ancora triste «piccola non ci pensare adesso, pensa a divertirti, dai vieni che andiamo a ballare» disse incoraggiandomi «andiamo..» dissi mentre mi portava in pista, purtroppo qualcuno mi toccò il lato B «bastardo» dissi guardandomi intorno «che è successo» chiese tom «uno mi ha dato una pacca sul culo» non vidi tom più incazzato di quella volta «quel bastardo» disse andando fuori dalla pista, se ne era accorto di chi era, rimasi da sola in mezzo alla pista, cercai di uscire e di seguire tom, il bastardo che mi ha toccato era quel bullo della scuola e tom lo stava picchiando «tom fermati» dissi prendendogli il braccio «chi ti tocca fa una bruttissima fine te l'ho detto» disse incazzatissimo «va bene ma basta, già hai fatto abbastanza andiamo» dissi portandolo in bagno, «lavati le mani» gli dissi «quello stronzo» «tom basta, calmati, ha sbagliato lo sappiamo basta» «dove sei cloe? prima per ogni persona che ti toccava lo ammazzavi di botte e adesso te ne freghi» aveva ragione «di certo non voglio sfogarmi in un locale» mi giustificai «andiamo nei divanetti, voglio rilassarmi» disse tom «andiamo» dissi prendendolo per mano, e chi trovammo? christian e amelia «cambiamo strada» disse girando e andando verso l'uscita, io ero fissata a guardarli, uscimmo fuori, mi abbracciò dal nulla «ma te sedici anni già non li hai fatti?» «si perché?» «così per sapere, quando?» «il 4 maggio» «ah ok» «quando rientriamo?» «adesso, andiamo» disse mettendomi un braccio attorno al collo «vado un attimo in bagno» «vengo con te» rispose seguendomi, entrò nel bagno con me, «umh» dissi guardandolo «secondo te io sono venuto davvero per accompagnarti?» «s-» iniziò a baciarmi, con moolta passione, misi le braccia attorno al suo collo e lui sui miei fianchi, poi qualcuno aprì la porta e subito ci staccammo, era charlotte «che vuoi?» disse tom ancora tenendomi dai fianchi «vieni» disse prendendolo dal polso, appena se ne andava peggio per lui «no dimmelo qua» disse mollando la presa e rimettendo la sua mano sul mio fianco «andiamo a ballare?» «no sto con cloe» «vabbè» disse sbuffando e chiudendo la porta, «poi continuiamo quello che abbiamo perso eh» raccomando con la fronte poggiata sulla mia «no daii» «allora ti piace» disse spostando le sue mani più in giù «ovvio che mi piace» dissi sorridendo «andiamo che poi si insospettiscono» disse tenendomi la mano, uscimmo e persi di vista a tom, poi mi scontrai con christian «che hai fatto con tom in bagno?» chiese geloso «niente» dissi «dai cloe» «ci siamo baciati va bene?» «state insieme? che vi baciate ogni minuto» «si qualche problema? o devo dire quello che penso su te e amelia» «non me lo dici neanche» «perchè te ne stai con amelia e a me non calcoli di striscio» «sei tu che da quando hai conosciuto tom pensi solo a lui» «ragazzi basta» disse amelia «ma che vuoi tu brutta t-» qualcuno mi tappò la bocca, era tom «shh» disse portandomi verso di lui «io troia? amore ma ti sei vista?» «di sicuro sono più carina di una porca in mezzo ad un locale» mi difesi, poi tom mi prese e mi portò da tutt'altra parte «rieccoti» disse riferendosi al mio carattere «sta put-» «zittaa» disse ridendo «mi per colpa di sta brutta cessa bocch-» «basta» disse serio «andiamo a casa se ne stanno andando tutti» disse tom dandomi la mano, uscimmo e tornammo a casa dopo vari sguardi tra me e quella coppietta. tom chiuse la porta a chiave, «ora è il momento di divertirci non pensi?» disse togliendosi la giacca, «che intendi?» chiesi sorpresa «intendo questo» disse passando la sua mano là sotto, sorrisi, si tolse la maglia e si avvicinò, «sei pronta?» disse per poi baciarmi. «ti avevo detto di no però» «ormai» disse rimettendosi la maglia, eh si mi sono fatta trasportare «l'importante è che non hai urlato» «per fortuna» «ci sono andato piano» «piano?!» dissi  «sì» «io vado a dormire ho sonno»  dissi per poi coricarmi sul letto «non dormi accanto a me?» lui era già disteso «ma non mi lascerai domani vero?» chiesi girandomi «no piccola ma che dici» disse sorpreso «te l'ho spiegato che sei la persona diversa da tutte le altre come posso lasciarti» sorrisi e lo abbracciai «non pensare mai più ste cose» mi raccomandò, poi ci addormentammo.

she's my down bitch - Tom kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora