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«cloeeeeee» qualcuno mi urlò, chi era se non tom «ma che cazzo vuoi» dissi assonnata «c'è la scuola rincoglionita» «ah vero» dissi alzandomi, mi preparai e arrivammo pure in anticipo «potevo rimanere altri due minuti a dormire» dissi massaggiandomi la testa, «ma ora stai con me ed è meglio» «si» mi strofinai gli occhi «tommy» disse charlotte avvicinandosi «vado da michael ciaoo» dissi cercando di non farlo stare con quella «sta ferma» mi prese dal braccio «beh» dissi guardandola «charlotte dopo» disse «meglio» sorrise e si grattò la testa, poi qualcuno mi picchiettò da dietro «heyy» era ginevra «ciaoo che ci fai qui?» «vado in questa scuola» «ahh»  «chi è lui?» domandò guardandolo «il mio ragazzo» dissi girandomi «ma lui.. è famoso» «sì» «te lo sei presa per questo?» disse a bassa voce «noo neanche lo sapevo quando l'ho conosciuto» «ahh ok» «vabbe io entrò ciaoo» «ciaoo» poi entrai seguita da tom, «ma che voleva» «niente tranquillo» dissi sorridendo «in che classe stai?» «2°I» «anch'io che culo» «il tuo? sii» disse guardandolo, «ma no! è tipo a dire che fortuna» «ah vabbè è bello lo stesso» risi, entrammo in classe «buongiorno ragazzi sono la vostra professoressa d'italiano definitiva visto che non ne avevate una» eccola finalmente, sembrava gentile «ora ci presentiamo» tutti si presentarono e arrivò il nostro turno «tu con.. cosa sono?» «drradlocks prof» «ah va bene comunque parlaci di te» «sono tom ho 16 anni, sono un chitarristae ho una ragazza» «e chi è la sfo- cioè la fortunata» tom la guardò male e io alzai la mano «ah e parlaci di te» «sono cloe ho 16 anni e fine» «di già? qualcosa che ti rappresenta» «si se non si sta- cioè sono molto aggressiva ma solo con chi mi pare  se no sono  tutt'altra cosa» «che cosa voleva dire prima?» «no nulla». eravamo in cortile «tom vuoi venire dall'altra parte?» «vamos» secondo voi perché ci andavo? per sfottere quella puttana di amelia «signorina oggi porca come il solito?» «e tu sempre che non ti fai i cazzi tuoi» «mi piace immischiarmi qualche problema?» «si-» «non mi interessa» stavo per passare avanti mentre mi fece le sgambetto, stavo per cadere ma non ci riuscii per fortuna «godo stronza» «ugh» disse girando gli occhi «ma a chi credi di fare paura» «di sicuro a te» scoppiai a ridere «io? ma non farmi ridere» «si down» ancora co sto down? ancora non ha capito chi ha davanti «hai capito chi hai davanti?» «si una puttana del cazzo» arrivò giusto giusto christian «puttana del cazzo a chi?» disse furioso, sorrisi «a tua sorella che fa di tutto per farmi girare i coglioni» «ma stai zitta cessa e appena le ridici di nuovo una cosa del genere anche se sei donna ti ritrovi in ospedale» feci la faccia soddisfatta «ti piace fare lasciare le persone pensa se ti faccio lasciare io»  «in realtà faccio andare mio fratello per la strada giusta, di sicuro non da una "ragazza" che si mette le culotte al posto dei jeans» sorrisi e poi me ne andai «"ti faccio finire in ospedale"» disse tom imitando christian «lo volevi dire tu?» dissi sorridendo «ovvio e anche peggio» risi «amore mio!» dissi lasciando tom «ma che è mi tradisci?» non lo sentii e corsi da bill ad abbracciarlo «vita miaa» dissi mentre lo abbracciavo «ah adesso te ne vai con mio fratello» «senti» dissi ridendo, lui rise «ragazzi dovete entrare»  disse quella prof, entrammo tutti e ritornammo alla lezione, io e tom ci annoiavamo e abbiamo fatto una torre con tutti i portacolori, poi cadde «capito tutto voi là sotto?» disse arrabbiata «sisi prof» dissi «e che ho detto» «bo» «non voglio continuare l'anno così, vi metto una nota» «ma dai» «che farò vedere ai vostri genitori» «ci riuscirà stanne certa» dissi a bassa voce «che cosa signorina?» «la cacca rosa» tom scoppiò a ridere «non è divertente ora avete esagerato in presidenza!» ci alzammo ridendo e andammo dalla preside «ragazzi il primo giorno e già in presidenza?» stesse parole che ci aveva detto anche l'altra preside «se la prof di italiano ci manda qua senza motivo» «ci sarà un motivo» non risposi, fece un discorso di cui non ascoltammo nulla «va bene?» «si» rispondemmo, poco dopo la classe uscì e le lezioni finirono, quella rottura di coglioni chiamata anche charlotte di avvicinò a tom, lo stava per baciare ma lui si spostò, la spinsi «prova di nuovo ad avvicinarti che di te rimarranno solo ceneri puttana» dissi per ritornare da tom «michael non è così» dissi «buon per lui» sorrisi, tornammo a casa «nascondi la nota» «dove?» dissi confusa «dammela» scrisse una data vecchia «così anche se la vede sa che è di prima «geniale» stava per venire e scappammo con la nota in mano «mettila dentro il cassetto sbrigatii» dissi facendolo muovere «ragazzi sono a casa» tutti e quattro scendemmo e ci salutò «mi fate un favore?» «certo» «potete prendermi la spesa? ecco la lista» «andiamo» esclamai,  andammo al supermercato e prendemmo il carrello «fammi salire» dissi entrando dentro il carrello «la spingo io» disse christian «ma levati la spingo io sono il suo ragazzo» «e io suo fratello vedi di levarti» Bill si mise una mano in testa «la smettete? mi spinge bill» dissi offendendoli, risi e poi bill iniziò a spingermi, nel mentre gli altri due stavano litigando a bassa voce «andiamo alla cassa» disse bill prendendo l'ultima cosa, andammo alla cassa e pagammo poi trasportarono tutto loro, di nuovo, «beata» disse christian «eh lo so perché non nascevi femmina» «siccome lo decido io chi devo essere» risi. «cloeeee» «che minchia vuoi?» «vuoi andare in un locale con me?» «chi ci sta» «i miei amici» «va bene mi preparo e vengo», mi preparai, misi un vestitino di quelli corti visto che avevo ormai solo quelli «ma proprio ti ci metti» disse tom appena mi vide, risi, quando arrivammo c'era una musica a palla bellissima, per non parlare delle ragazze, lui salutò tutti i suoi amici «chi è lei? una di quelle?» mi veniva da prenderlo a schiaffi

she's my down bitch - Tom kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora