aveva la febbre a 38.5 «tom l'hai a 38.5» «cazzo» rispose «e non ti allontani?» «perchè dovrei?» «perchè ho la febbre non te la voglio immischiare» «non mi interessa, voglio stare con te e sto con te» sorrise «di solito se ne andavano» «e io mi distinguo e resto qua» sorrisi «cloe ha la febbre?» chiese bill bussando alla porta «si» «noi stiamo andando alla festa vuoi venire?» «nono resto qua» «va bene ciaoo» disse andandosene «perchè non andavi? che fai qua con me» «e perché ti dovrei lasciare qua tutto solo? dai divertiamoci» dissi alzandomi dal letto, «proviamo i tuoi vestiti» dissi aprendo la sua valigia «posso no?» chiesi «si certo basta che non scombini nulla» «okk» dissi prendendo una maglietta «ma questa mi viene come vestito» dissi poggiandomela di sopra, tom rise «la vado a mettere!» dissi entrando in bagno, uscii «ma ti viene lunghissima» disse ridendo «vabbe io ci rimango tanto è comoda» dissi indifferente «ti posso truccare?» «hai portato i trucchi?!» disse alzandosi il morale «si» dissi sorridendo, piano piano si alzò e li prese «attento a non romperli» lo raccomandai «allora intanto dobbiamo togliere sto cappello e la fascia» «noo» disse mentre glieli toglievo «perchè no?» «sto male senza» «ma non è vero sei bellissimo» gli sorrisi «iniziamo con il fondotinta, miraccomando stai fermo» glielo misi «adesso il correttore» «ma ste cose a che servono io voglio il rossetto» «su di te non servono a nulla perché sei perfetto e il rossetto poi ci arriviamo» sorrise «il conturing come schifo si chiama» rise «ti faccio ridere eh» «molto» disse mentre gli applicavo il conturing «ora l'illuminante diventi dio» rise di nuovo «vabuo mi scoccio mettiamo il rossetto che tanto volevi» dissi prendendolo, me lo scippò dalle mani «sta fermo te lo metto io» dissi riprendendolo, appena glielo misi fece la sua solita mossa, però sulla guancia «così si vede di più» «ti strucco adesso». «mi ridai il cappello?» «perchè?» «tom stai bene anche senza e poi siamo dentro la camera non ti vede nessuno» «tu dici?» «certo, perché lo pensi» «me l'hanno fatto notare» perché parla al plurale? quando fa così parla delle sue ex, «tu ascolta a me sei perfetto anche senza cappello e la fascia» sorrise «ti amo» sorrisi «anch'io» dissi abbracciandolo «clò ho sonno possiamo dormire?» chiese «certo, aspetta che metto la sveglia perché ti devo prendere la cena» «va bene» disse buttandosi nel letto «avvicinati» disse a braccia aperte, mi avvicinai e da disteso mi abbracciò «vuoi stare così giusto?» «tom con me domande non ne devi fare se qualcosa non mi piace lo dico ok??» «va bene buonanotte piccola» disse chiudendo gli occhi. *driin driin* mi svegliai avvolta tra le sue braccia, lui dormiva, piano piano mi staccai e andai di sotto a prendere la cena «dov'è l'uomo?» domandai a me stessa «sarà a cenare con i ragazzi» pensai, scesi al piano terra e andai nella sala dove si ceneva, trovai il tavolo «dov'è il piatto per tom?» «pensavamo che ci avevi pensato già tu» rispose l'uomo «ah va bene» dissi andandomene, ritornai in camera «tom» lo chiamai «uh?» si girò «già sveglio?» «non ti sentivo vicino a me e mi sono svegliato» sorrisi «non ce ne piatto per me?» «si tieni» dissi dandogli il mio «e tu?» «io non mangio, non ho fame» «sicura? se vuoi te ne dò un pezzo eh» «nonono mangia tu» dissi con le braccia in avanti. «bill quando entriamo?» «adesso, seguitemi», il concerto era tra poco e tom ci era voluto andare con tutta la febbre, «oggi scelgo questa» dissi indicando una chitarra rosso vino «bella» disse prendendola «buona fortuna» dissi in generale, sorrisero e poi entrarono, suonarono magnificamente, «com'è stato?!» dissi appena rientrarono nel backstage «fantastico» disse bill con il fiatone «apposto tom?» «si, ho solo un po' di mal di testa» disse «te la senti di andare ad un evento?» «se tu vieni vengo anch'io basta che non sappiano che ho la febbre» «va benee», «tomm!» «toom!» urlarono diverse ragazze, lui sorrise e andò a firmargli i fogli e da lui partirono tutti gli altri tre e rimasi sola come un cane a mangiarmi le unghie, era il mio passatempo d'altronde «scusami signorina che ci fa qua?» disse un agente «sono la ragazza di tom mi hanno fatto entrare» «non fare la furba dai esci» «ma sto dicendo sul serio!» «di sicuro tra tutte queste ragazze dovrebbe scegliere una come te? dai su la porta è di là» in effetti..tutte le ragazze era mille volte più belle di me, guardai il basso e andai via, rimasi fuori ad aspettarli, dopo un mezz'ora uscirono «tom calmati sarà andata nel pullman» ma di che parlavano? mi chinai verso l'entrata e vidi tom preoccupatissimo «non può essere me l'avrebbe detto» decisi di avvicinarmi, tanto per capire la situazione «ma che succede?» chiesi uscendo dalla folla «eccoti!» disse tom venendomi ad abbracciare «che è successo?» «dov'eri finita?» disse stringendomi sempre di più «non mi hanno creduto al fatto che sono la tua ragazza» «e perché?» guardai in basso «perchè..non mi hanno visto mai con te» mi inventai, non volevo dirglielo, si creava un casino sennò «sei sicura?» non l'ha buttata giù, dovevo trovare una scusa più credibile «no stavo scherzando, in realtà mi avevano scambiata per un altra persona» dissi ridendo, questa era più credibile «ah va bene, l'importante è che stai bene» sorrisi e poi ci dirigemmo verso l'hotel, mi dovevo cambiare «sbrigati» disse tom mentre scendeva dal pullman, corsi fino al nostro piano con l'ascensore, presi il vestito che dovevo mettermi e ritornai dopo una ventina di minuti. «sei meravigliosa» disse osservandomi «grazie» dissi per poi baciarlo «mi mancano i tuoi baci sai?» disse mentre salivano sul pullman «possiamo stare di nuovo nei posti a due?» «certo» dissi portandoselo con me, passammo davanti al locale, spalancai la bocca «che hai visto?» chiese tom incuriosito «guarda quella ragazza!» dissi incantata «che ha?» «come che ha guarda com'è bella» dissi toccando con il dito il finestrino «bah io non vedo nulla, per me sei più bella te» sorrisi, ma sapevo che lei era molto più bella di me, scendemmo e ci avvicinammo all'entrata.
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she's my down bitch - Tom kaulitz
Romancecloe, una ragazza ribelle che non si fa mettere i piedi in testa, gira per i corridoi della seconda superiore mettendo paura a tutti i ragazzi di quella scuola, ma un ragazzo riuscirà a fare sciogliere quel cuore ghiacciato dentro di lei.