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«buongiorno» dissi tra me e me, la casa era nostra, mia e di mio fratello, christian, i nostri genitori erano partiti per new york e sarebbero tornati tra qualche anno, li odiavo a morte, grazie a loro sono nata, ed è stata l'unica cosa buona che anno fatto in questi 16 anni della mia vita, mi trattavano di merda e mi hanno fatta crescere così, menefreghista e testarda, mio fratello? ha avuto la mia stessa identica vita, siamo gemelli d'altronde. «clò, oggi abbiamo scuola preparati» «si, vado», mi vestii sempre come mio stile oversize, pesavo il triplo con quei pantaloni, ma chissene, misi le mie jordan 4, il mio tesoro, cappello, zaino e uscii insieme a mio fratello, arrivammo a scuola alle 7:45, le lezioni cominciavano alle 8:00, cercai di vedere tra la folla che tipo di persone erano insieme a mio fratello, tutti nerd e persone normali, però quando mi girai alla mia destra, trovai un gruppetto di galline, si vedeva dalla faccia sinceramente, appena le squadrai vennero verso di me «che hai da guardare» disse quella con le canoe al posto delle labbra «lo schifo» dissi guardandola abbastanza male «cioè tu?» disse ridendo con quelle dietro di lei «no voi tre messe insieme» «mai rivolgermi così la parola barbona da 2 centesimi» disse muovendo la testa «io barbona? queste scarpe costano più di tutti e tre i vostri outfit insieme alle canoe e ai palloni da basket al posto delle tette» disse ridendo «che cosa?! basta ragazze andiamo, non è finita qui poveraccia» disse battendo le mani e andandosene «ma che hanno passato poverine» dissi a bassa voce a mio fratello «me lo chiedo anch'io» disse christian «dai entriamo» dissi cambiando discorso, entrammo e ognuno cercò la propria classe, noi eravamo in 2°E, insieme ad altri quattro ragazzi che sembravano anche loro dei bulletti, dopo c'erano le oche e nerd, la classe si salva solo per i quattro ragazzi. «chri!» dissi chiamando nel bel mezzo della lezione mio fratello «dica» disse girandosi «l'hai visto quello con i dread? è bellissimo» dissi indicandolo «i che?» disse non capendo «i dread! quelle specie di treccine che ha nei capelli» dissi alzando il tono della voce, lui si girò e lo vide «signori fischer!» saltammo in aria e ci girammo allo stesso momento «come osate disturbare la mia lezione! in detenzione!» in detenzione il primo giorno? bah, ci alzammo e andammo in presidenza con gli occhi di tutti puntati a dosso «ma che minchia volete» dissi rivolgendomi a quelli che ci guardavano, «bene ragazzi già al primo giorno di scuola in detenzione?» disse la preside accompagnandoci «già» disse indifferente, arrivammo nell'aula e restammo lì fino a ricreazione «finalmente si esce!» dissi uscendo dall'aula, andammo tutti in mensa e cercai di capire dove fosse il ragazzo, era insieme ad altri tre ragazzi «clò vacci» disse christian facendomi segno di andarci «ma che fa scherzi? assolutamente no» disse decisa, fatto sta che dopo un po' ero davanti al loro tavolo «hey ciao!» disse quello con i capelli neri, tutti e tre mi salutarono tranne quello che mi interessava «tu non saluti?» disse cercando di fargli alzare il morale, invece di fare lo svogliato a guardarmi «ma chi ti conosce e poi perché dovrei?» disse fregandosene «per educazione quella che non hai» dissi guardando in faccia, poi arrivò quell'oca di cui non sapevo il nome «tommyy» disse abbracciandolo, lui sorrise e poi la fece sedere accanto a lui «gelosa?» disse guardandomi e ridendo «per niente guarda, anche se è un oca, mi dispiace per lei che si è messa con te» rise e poi la guardò, rideva anche lei «lascia stare mio fratello, è così a primo impatto» disse quello con i capelli neri «piacere bill» disse porgendomi la mano, la strisi e dissi «cloe ma per gli amici clò» dissi con sicurezza «bel nome» mi sorrise «grazie» disse sorridendo «vuoi sederti qua vicino?» mi chiese sorridendo «no tranquillo c'è mio fratello l'ha in fondo sto con lui» dissi indicandolo «oh va bene poi se ce la faccio vengo» disse sempre sorridente, non toglieva mai quel sorriso dalla faccia, «va bene io vado» tutti mi salutarono e ovviamente quel coso no, visto che si stava sbaciucchiando con la sua fidanzatina da quattro soldi. alla fine bill passò e lo conobbe anche mio fratello, diventarono molto amici e lo invitarono a casa loro, insieme a me. «finalmente a casa» disse christian alzando la testa «già» dissi per poi sbuffare, buttai tutto sul divano, salii di sopra e mi cambiai, misi dei vestiti del mio solito stile, scesi di sotto e accesi la tv, misi un programma a caso e mi spuntò tutti e quattro i ragazzi che suonavano delle canzoni pazzesche, poi mi accorsi che erano proprio i ragazzi della mia scuola, mi informai di più su di loro e capii che si chiamavano "Tokio Hotel", originale, «clò dobbiamo andare da bill» disse mio fratello dalla cucina «okay arrivo» dissi alzandomi dal divano, arrivammo a casa di bill verso le 16:37, «ciao ragazzi! entrate» disse spostandosi, entrammo e lo salutammo «ma tuo fratello?» chiese christian «è di sopra, se lo vuoi conoscere meglio attento a non prenderlo a parole, gli piace provocare la gente» disse bill indicando le scale «dai qualcosa in comune l'abbiamo» dissi sottovoce «cosa?» chiese bill «niente», christian salì di sopra «clò vuoi venire?». chiese dal piano di sopra «non ci tengo sinceramente» dissi quasi urlando «invece vieni!» disse qualcuno che non era mio fratello «lascialo stare è tom» disse bill guardandomi svogliato «se vuoi ci guardiamo qualcosa» chiese guidandomi verso il salotto «umh va bene che genere ti piace?» chiesi «romantico» abbassai la testa e feci una faccia schifata poi dissi «ok», a inizio film  christian scese di sotto «basta sono stufo» disse venendo verso di noi «che è successo?» chiese bill «tommaso tom quello che è, è un testardo da morire, peggio di cloe e peggio di lei ti giuro non ne ho visti» Bill rise «che gli serve?» chiese subito dopo «a cloe» feci la faccia tipo a dire: "ma che cazzo vuole", salii di sopra senza dire nulla e bussai «sei tu?» disse riferendosi a christian immagino «no» dissi aprendo la porta «a guarda chi c'è» disse alzandosi dal letto «e sentiamo che vuoi» chiesi mettendomi le mani sui fianchi «volevo conoscerti meglio» disse avvicinandosi «e che ti devo dire» dissi indifferente «tutte le ragazze impazziscono per me e ne ho una ogni giorno, sei stupenda, ti vuoi mettere con me?» disse leccandosi il piercing al labbro «assolutamente no non voglio un ragazzo che gioca con me, e la prossima volta dì quasi tutte le ragazze perché io non ti voglio» disse schifata «non penso che non ti piaccio per quello che hai detto in classe» come faceva a saperlo? no aspetta, non può essere stato christian «chi te l'ha detto?» chiesi ancora calma «tuo fratello» lo sapevo, quel coglione, «allora dai mettiti con me, sono bravo in qualsiasi cosa specialmente la notte» disse facendomi l'occhiolino «ma anche no» dissi andandomsne, ma mi prese dal braccio e mi tirò verso di lui, che fece? mi baciò, «ma staccati» dissi spingendolo «te non sei come le altre» disse serio «no e menomale» dissi decisa «comunque quando vuoi sono sempre disponibile notte soprattutto e giorno» disse facendomi di nuovo l'occhiolino «ma di che cosa soffri» disse uscendo dalla stanza.

she's my down bitch - Tom kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora