52. Lo scambio

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 [Papà] [Domenica sera 9/06/2019]

Non so davvero con quale dedizione i miei figli riescono a restare incollati allo schermo per oltre cinque ore di fila. Finito il settimo, è stato il turno dell'ottavo film. Hanno insistito così tanto che abbiamo ceduto: pizza sul divano, davanti la TV. Mia moglie disapprova, per lei la cena è un momento importante. Comprensibile: tutto il giorno fuori, per lei la cena è il momento sacro in cui la famiglia si riunisce a tavola. Svilirla per far posto a un film (che peraltro conoscono a memoria e che hanno salvato sui DVD, ma, chissà perché, seguirlo in diretta in TV conferisce un valore aggiunto), consumando la cena disordinatamente, ognuno per conto proprio, sui divani peraltro, è davvero inconcepibile. In genere, mi trova d'accordo. Ma oggi è stata una giornata fuori dall'ordinario... lei si è concessa il brunch, e io ho portato i ragazzi fuori. Ritrovarci a cena come la famiglia del Mulino Bianco? No, grazie. Meglio pizza e Harry Potter. Almeno, può consolarsi sapendo che la pizza non è arrivata in una scatola quadrata, ma è quella che ha preparato lei personalmente il giorno prima.

Certo, un po' (tanto) ha influito la mia conversazione con Riccardo. Mi ha messo talmente di buonumore, che ho allentato la presa e concesso ai ragazzi ogni richiesta. D'altra parte, è rimasto, pungente, quel piccolo risentimento nei confronti di mia moglie. E così, quando Luca le ha sbottato contro, dicendole che se ci teneva così tanto a stare a tavola con noi, allora doveva restare a pranzo, ha acconsentito. Poi, gli si è seduto vicino, e gli ha raccontato la sua mattinata, gli ha parlato delle sue amiche, delle sue esigenze, ha fatto un confronto tra la sua storia di amicizie e quelle di Luca, guardando anche al futuro, formulando l'auspicio che Luca possa mantenere sempre, anche tra tantissimi anni, i suoi amici più cari.

Luca, alla fine, è semplicemente impulsivo ed emotivo. E' ancora abbastanza piccolo per dimenticare in fretta, proprio come Giulietto. Ma ha anche un senso pratico che lo spinge a lasciar la presa sulle questioni di principio – al contrario di Marco – e così ha perdonato sua madre, tenendola vicino a sé e raccontandole a sua volta la sua giornata.

Riccardo si è trattenuto con noi un po' dopo aver finito di mangiare, ma si è tenuto a distanza con sua madre. Comprensibile, custodiamo un segreto che sicuramente gli pesa. Sua madre non ha idea che l'ho punito stamattina, e soprattutto non sa – ed è meglio che non sappia – il motivo per cui l'ho fatto. Starle vicino doveva evidentemente provocargli disagio.

Il piccolo è rimasto esuberante e ha continuamente cercato di intercettare le attenzioni di sua madre, strappandola a Luca, mentre Marco, be', chissà cosa gli passa per la testa, ha finto concentrazione sul film, inizialmente, salvo poi isolarsi e tirare fuori il suo santino tecnologico. Ed è proprio questo che fa esplodere, improvvisa, ma forse inevitabile, la polemica.

"Marco, ora basta, con quel cellulare. Avete voluto vedere il film e mangiare sul divano a tutti i costi, e invece stai sempre attaccato a quello schermo microscopico", esordisce mia moglie, mentre Giulietto le resta avvinghiato. Luca gli ha ceduto il posto già da un po', si è steso a terra avvicinandosi alla TV, mentre Ricky, be', si è ritirato in camera, forse per riprendere il disegno, anche se a sua madre ha detto, evasivo, che s'era stufato di stare davanti la TV. Magari sarà al telefono con Antonella? E forse è quello che ha pensato anche mia moglie, che l'ha lasciato andare senza dire nulla.

"Marco, mi hai sentito? Avete voluto cenare qui, almeno guardiamo il film insieme!", insiste mia moglie, dato che nostro figlio sembra ignorarla deliberatamente.

"Che c'è!", sbotta, allontanando solo per un istante il viso dallo schermo acceso, le dita restano artigliate attorno al telefono.

"E' tutta la sera che stai appiccicato a quel coso! Cosa abbiamo detto, l'altra volta?" Eh? Ma di che parla? "Di limitare l'uso del telefonino, giusto?" Ma quando ne hanno parlato? Ah, immagino che anche lei avrà i suoi momenti educativi di cui non so nulla. Poi con Marco ultimamente parlano molto, da soli, però pensavo fossero solo chiacchiere e confessioni, invece mi ha sorpreso, c'è di mezzo anche qualche ramanzina.

Le nuove regole di papà (vol. 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora