66. Arriva Thomas

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[Papà] [Sabato sera 15/06/2019]

Suona il citofono.

"Vai tu?", mi chiede mia moglie. "Dai, continuo io qui".

Stavo irrorando l'arrosto, prima di rimetterlo a forno. Tutti e due in cucina a darci da fare, con un po' di nervosismo. Sì, abbiamo finito col battibeccare un paio abbondante di volte... ci teniamo entrambi, stranamente, a questa cena. E sì che è solo un ragazzo, alla fine. Un collega di lavoro, per mia moglie, molti piani giù nella piramide gerarchica. E un ragazzo per me e basta. Eppure, chissà... lei ha voluto strafare, ha preparato un mucchio di roba, pure il dolce, anche se le ho detto che, forse, potrebbe darsi che, essendo estate, sarà Thomas a portarlo, magari una torta gelato, o un semifreddo... secondo lei, però, ci terrà a sua volta a fare bella figura e si presenterà con qualche costosa bottiglia di vino. Ci abbiamo scommesso su: chi perde, lava i piatti.

Ho tenuto poi a rimettere in riga i ragazzi. Già ieri sono scivolati, tutti, verso l'orlo dell'opposizione e del capriccio. Giulio e l'accappatoio, i gemelli che mi hanno fatto i furbacchioni sullo studio, e Riccardo che recita ancora la parte dell'offeso. Quando poi, durante la cena di ieri, sua madre ha annunciato l'invito a cena di Thomas, che precludeva per il nostro maggiore la possibilità di uscire e divertirsi, è andato su tutte le furie. Ha persino lasciato la cena a metà, ma ho capito che voleva attenzioni, e così... l'ho ignorato, rivoltandogli contro la sua stessa strategia. Poi, però, a metà serata, gli ho portato un toast, che ha accettato, e gli ho spiegato il senso dell'invito dell'amico della mamma.

Così, rientrato l'allarme, stamattina ho messo le cose in chiaro, approfittando di una colazione in cui ci siamo ritrovati di nuovo tutti quanti insieme. E mia moglie, per ingentilire la situazione, ha fatto ricorso ai pancake. La nutella (e la composta di fragole per Riccardo) ha aiutato a mandar giù le mie raccomandazioni: comportarsi in modo impeccabile, aiutare in casa, vestirsi in modo consono, restare a tavola tutto il tempo necessario e intrattenere Thomas, che, ho preannunciato, ci teneva particolarmente a conoscerli e parlare con loro. E i ragazzi hanno obbedito, pure i gemelli, scocciati per la confisca dei controller. Ma si sono dimostrati ben disposti, al punto che poi siamo usciti, io e mia moglie, per la spesa. Ci siamo portati il piccolo, ma i più grandi son rimasti a casa. E mi sono assicurato che nella nostra assenza i controller confiscati restassero fuori dalla loro portata.

Raggiungo la porta d'ingresso, rispondo al citofono, nessuna sorpresa, è proprio Thomas. Lo istruisco, scala e piano, poi ripongo la cornetta. Guardo l'ora all'orologio da polso – troppo formale, forse, ma ormai è tardi, e poi se l'aspetta, sa che sono un professore, di lettere per altro – e commento la cosa con mia moglie.

"Però, un ragazzo a modo. Otto minuti di cortese ritardo". Sempre odiato quelli che arrivano in anticipo, o anche al minuto spaccato. Si sa, che se inviti qualcuno per le otto, non lo vuoi veramente in casa alle otto in punto, con la cena ancora in via di preparazione. Ma nemmeno con mezz'ora di ritardo.

"Ok, allora...", interviene mia moglie, qualche secondo dopo, riemergendo dal forno. "Questo vuole poco. Le patate sono pronte. L'insalata la devo condire. I ragazzi..."

"Li chiamiamo dopo, dai". Indugio con lo sguardo su di lei. L'acconciatura elaborata, il vestito formale ma non troppo, comodo comunque per restare in casa. Io, invece, con la camicia e pantaloni lunghi sono già accaldato. Del resto, in cucina... "Chissà se ti riconoscerà così. In genere è abituata a vederti tra camice mascherina e tutto quanto", sorrido.

"Dai, che esagerato! E poi siamo usciti più volte. Povero, ha sempre fatto la parte dell'unico uomo in mezzo a tante donne".

Ecco il campanello. Mi passo una mano tra i capelli, ho la fronte leggermente imperlata di sudore. Arrivo alla porta e la apro. Saluti, convenevoli. Ah, mannaggia: una bottiglia di vino! Mi toccherà fare i piatti. Ci muoviamo un po' troppo formali, mia moglie lancia un urlo e invita Thomas a entrare e non stare sulla porta, cerca di farlo sentire a casa.

Le nuove regole di papà (vol. 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora