22. La prova più grande

440 14 43
                                    

[Papà] [Giovedì pomeriggio 23/05/2019]

"P-papà...", mormora, quasi singhiozza.

"Vai", gli ordino, l'indice steso in avanti, verso il divano. "Devi capire che quello che hai fatto oggi è di una gravità inaudita. E se devo spaventarti per fartelo capire, mi spiace, lo farò. Non sto crescendo un piccolo delinquente", affermo con durezza. Preoccupato e distratto dalla vista della cintura, nemmeno apre l'asciugamano, si stende sul divano e, così come è, piegato in quattro, se lo mette sotto al pube, restando poi disteso, il volto contrito, girato verso di me, le gambe perfettamente allungate.

"Ma io... era solo... sniff... uno..." mormora, già pronto a piangere.

"Prova a dire di nuovo che era uno scherzo e vedrai come ti riduco", ribatto. E' proprio l'incoscienza del gesto e l'insistenza a giustificarsi con simile ridicolo argomento che mi ha fatto arrabbiare. Cerco però di tenermi calmo. Adopererò la cintura, è stata la mia ferma convinzione quando l'ho riportato a casa, ma mentre la rabbia è scemata, la convinzione si è rivelata granitica. Sì, è il momento di alzare ancora il livello. La canna per Riccardo, la cintura per Giulio, che d'altronde tra appena un mese compirà undici anni. E i gemelli... se osano sgarrare di brutto, assaggeranno il battipanni.

"Adesso ti darò dieci colpi, come faccio con Ricky, per la tua età", gli spiego. Giulio, a sentir concretizzare ancora di più l'imminente sessione di cinghiate, comincia a piagnucolare. Spero che non reagisca in modo esagerato...

Mi avvicino al divano, giro una volta la cintura attorno alla mano, stringo la presa e mi preparo a infliggergli il primo colpo di cinta.

CRACK!!!

"AHHHH!", subito urla Giulio, sollevando la testa e inarcando la cintura. Non guardo nemmeno il suo sedere, là dove è caduta la cintura, faccio un passo in avanti e abbatto di nuovo la cinghia, al centro tra le natiche.

"AHIAAAA!", grida ancora, prorompendo poi in un pianto che diventa impetuoso, disperato. "Fa male, fa maleeee!", esclama, tirandosi su, mettendosi a sedere.

"Giulio, torna subito in posizione!", gli ordino. Piange, urla, con rabbia feroce mi urla il suo dolore, il suo disappunto, insisto, finalmente torna a stendersi e subito ne approfitto per rifilargli un colpo.

CRACK!!!

"OOOWWW!", ulula, l'urlo che s'infrange sul pianto intenso. Sollevo il braccio, ma Giulio si rigira spontaneamente sul fianco, negandomi la vista del suo sedere.

"Rimettiti in posizione!", sbraito. Lo vedo tentennare, cerca di riportarsi steso supino, ma appena calo il braccio per colpire ha uno scatto e, inconsciamente, si rigira di nuovo, così però gli colpisco la natica e il fianco, facendogli ancora più male. "Vedi? Ti fai male così! Resta steso e non ti muovere!"

"Nooo... sob... fa male fa maleeeee!", urla, restando girato, la schiena contro lo schienale del divano.

"Stai solo peggiorando le cose", gli dico, cercando di abbassare i toni. Poso la cintura un attimo, sul divano, mi avvicino a Giulio, lo sollevo per i fianchi e lo riporto steso, poi, già che ci sono, gli sollevo la maglietta arancione, scoprendogli tutto il fondoschiena. "Resta in posizione!", lo ammonisco, riprendendo la cintura, ma rieccoci, si solleva di nuovo non appena sente la fibbia tintinnare.

"Bwaaaa... bastaaaaa..." Gli faccio cenno di stendersi, ancora una volta, mancano solo tre colpi, avanti, chiudiamola qui, ma Giulio protesta. "Non voglio, non vogliooooo!" Di nuovo, mi costringe a schiacciarlo sul divano con una mano, a tenerlo fermo mentre gli rifilo una cinghiata, riesco a colpire entrambe le natiche stavolta.

CRACK!

"AHHHIAAAA! BASTA BASTAAAA!", grida fino a bruciare la gola, si rizza di nuovo, sbatte le gambe sul divano con rabbia, caspita, la sta prendendo malissimo. Mi rendo conto che è troppo, per un ragazzino della sua età. Metto via la cintura, ma resto piegato su di lui, lo tengo fermo con una mano e con l'altro imprimo una raffica di sculaccioni a mano nuda. Il piccolo urla, si dispera, calcia e si agita, finché semplicemente non ne posso più e cedo. 

Le nuove regole di papà (vol. 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora