19. Diario

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Dal Diario di Marco – Lunedì, 20 maggio 2019

Sono stanchissimo. Stanco, assonnato, esausto e anche incazzato nero. Luca dice che devo lasciare perdere, però... cazzo, che palle, no, col cavolo che lascio perdere!

Ah, no, meglio che vado in ordine, così magari mi sbollisce la rabbia.

Questi tre giorni di vacanza sono stati bellissimi. Davvero... che culo che abbiamo avuto. Al momento opportuno papà ha tirato fuori questa cosa... e mi ha pure permesso di portare Mattia. Almeno una gioia, una volta tanto! Certo... la situazione a casa è un casino... Riccardo... quello che ha combinato... Assurdo... Ma veramente è in grado di fare una cosa così? Bah... Secondo me è tutta colpa dei suoi amici, dei suoi compagni. Cioè... non è voglia difendere Riccardo... perché di stronzate ne ha fatte un sacco... è colpa sua poi se papà ha deciso di cambiare e fare il papà severo che ci punisce e tutto quanto... però, ecco... stavolta ha esagerato... no, mio fratello è un coglione... a volte è egoista... a volte pensa solo a se stesso e non riflette sulle conseguenze... ma non è stronzo. Comunque, ormai è andata così. Tanto che cosa potevo farci? Era una questione tra Riccardo, papà e mamma, e la scuola... Mica ascoltavano un ragazzino come me, no?

Comunque... papà ci ha portato in vacanza. Da dove comincio? L'hotel era strafigo... Le camere erano belle, spaziose... I letti comodissimi... no questo letto a castello che cigola appena uno si muove... la prima notte ho dormito da solo, volevo dormire con Mattia ma con Luca giustamente abbiamo fatto una sera l'uno. E come ho dormito! Come un sasso... bellissimo. L'indomani mattina non mi sarei mai svegliato, ma aveva comunque fretta di fare colazione e andare in piscina con Luca e Matti.

Abbiamo incontrato un ex alunno di papà! Un tipo simpatico, fa anche lui il prof adesso, papà era sconvolto, si vede che non era un alunno modello... però... wow vuol dire che non tutti i prof erano secchioni da ragazzo. Chissà come era papà da studente... lo zio be' l'ha sempre detto che era scarso... però lo zio è un mattacchione quindi boh... magari ha esagerato... e papà? Non gliel'ho mai chiesto. Mi ricordo che una volta la nonna ci ha fatto vedere le pagelle di papà al liceo... ricordo che aveva un sacco di sette... insomma... non proprio un secchione... ma la nonna ha detto che erano altri tempi e che proprio non si può fare il paragone con i voti di adesso... bah... lo so, ma che c'entra... erano comunque altri tempi, gli studenti avevano meno distrazioni, non avevano nulla da fare a parte studiare... mica avevano la play o il telefonino insomma... però, ora che ci penso, io so, l'ho sentito dire più volte, che prima la scuola era molto rigida, i prof erano severissimi... e si vede anche nelle foto quelle vecchie in bianco e nero, che i maestri e poi i prof hanno le bacchette di legno... so che colpivano le mani... chissà che male... ma magari davano anche le sculacciate? Quand'è che papà ha fatto la scuola? Uhm, vediamo... è nato nel 1973, quindi... faceva la seconda media tipo nel 1985... si usavano le bacchettate a quel tempo? Boh è stato troppo tempo fa. Magari se ricapita di andare dalla nonna glielo chiedo. No a papà non glielo chiedo di certo.

Ah, ma dovevo raccontare dell'hotel e di Mattia! Allora... Il primo giorno ok. Abbiamo conosciuto questo tipo, simpatico, mi ha fatto ridere. Papà all'inizio sembrava a disagio... soprattutto quando l'abbiamo trovato a cena al ristorante dell'albergo con noi... poi però si sono messi a ricordare cose vecchie, di quando lui era studente e papà il suo professore... hanno parlato del viaggio di quinto e così via. Noi siamo stati invece in piscina di pome, l'acqua era fredda, ma Luca ha voluto fare il bagno lo stesso... il cretino si è tuffato in piscina dal bordo e senza manco farsi la doccia... così il bagnino l'ha subito sgridato. Io ho fatto la doccia ed era freddissima! Quindi per cercare di riscaldarmi mi sono buttato in acqua, ed era più calda! Poi due bracciate e mi son riscaldato. Ho convinto Mattia che la piscina era più calda della doccia e così siamo stati tutti e tre in piscina. A un certo punto, prima di salire, mentre stavamo seduti sulle sdraio, mi sono accorto che Matti l'aveva duro! Allora ho detto... devo provare a parlargli di queste cose. Cioè... quando avevamo nove e dieci anni eravamo curiosi e parlavamo tutti e tre, immaginandoci come sarebbe stato essere grandi... poi quando ho cominciato a crescere mi sono sentito un po' a disagio a parlarne con Matti e pure lui non ne ha parlato più... ma quando poi ho schizzato per la prima volta non mi sono trattenuto e gliel'ho detto e lui mi ha detto poi di quanto l'ha fatto... è diverso, rispetto a parlarne con Luca. Luca non si fa problemi, anzi, però parlarne con Matti, insomma... è diverso... non è mio fratello... quindi ci tengo a parlarne e confrontarmi con lui.

Le nuove regole di papà (vol. 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora