× Emma sospira mentre, di tanto in tanto, alza lo sguardo sul fratello. Ha passato la notte a parlare con Paulo di quello che è successo e poi è tornata a casa dove, con un muso lungo e una rabbia ancora densa, ad aspettarla c'era il fratello e i genitori che, dalle urla del figlio, hanno più o meno compreso quello che è successo. Alessandro ha chiamato la sorella per parlarle ma è da mezz'ora che se ne stanno in silenzio.
"Ale, eddai." lo incita Maria mentre pulisce un ripiano.
Il maggiore sospira e si volta poi a guardare la sorella che gioca nervosamente con il braccialetto che al polso, tirandolo più volte e rischiando di romperlo.
"Io non ce l'ho con te, Emma." butta fuori.
"Eh?" chiede stupita, non si aspettava una cosa del genere dopo la scenata di ieri.
"Una sorella minore si innamora sempre degli amici di suo fratello, soprattutto se è abituata a vederli spesso." è questo ciò a cui ha pensato per tutta la notte.
"E.. Pau-"
"Lui no, lui è un'altra cosa." serra la mascella. "È la prima regola, le sorelle dei tuoi amici sono fuori questione."
"Però le cose si fanno in due e.." si interrompe quando Alessandro le rivolge un'occhiataccia. "E tu hai detto che fossi a conoscenza del fatto che io sia troppo grande per uscire con qualcuno."
"E lo sei, Emma, lo so." sospira. "Ma odio l'idea che per tutto questo tempo me lo abbiate nascosto, questo è un fatto che non perdonerò nemmeno a te. Avete agito alle mie spalle e la cosa peggiore è che lui è il mio migliore amico."
Capisce che ha tutto il diritto di sentirsi ferito, ma non può lasciarlo parlare mentre macchia sempre di più la figura di Paulo.
"Volevamo dirtelo."
"Ah si, e quando? Quando lui sarebbe tornato a Torino?" chiede. "Hai anche pensato al suo lavoro? A dove lavora per la precisione?"
"Si, ci ho pensato." mormora. "E ne avremmo parlato."
"Avete rimandato tutti i discorsi importanti a dopo, eh? Così nel mentre potevate divertirvi come meglio credevate e alle mie spalle!" esclama.
"Alessandro." lo riprende la madre. "Hai detto che non ce l'avevi con lei."
Il maggiore sospira e passa una mano sul viso, respirando profondamente così da calmarsi un po'.
"Fatto sta che non voglio più vederlo qui dentro." si mette in piedi. "Sono stato chiaro?"
"Non puoi dirmi questo." lo segue verso l'altra stanza, fermandosi quando lo fa anche lui. "Io non lascerò Paulo perché me lo chiedi tu."
"Bene, allora non lasciarlo." alza le spalle. "Tanto hai sempre fatto come ti pare, no?"
Entra nella sua stanza e chiude la porta a chiave, facendo sospirare la sorella che torna in salone, sedendosi sul divano mentre pensa a cosa fare. Non lascerà Paulo, questo è scontato.
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Mi Cielo / Paulo Dybala
FanfictionIl passato può fare male, può far paura e certe volte non basta aggrapparsi al presente; certe volte bisogna trovare qualcuno che ci faccia vivere il presente e ci faccia pensare che non sarebbe poi così male puntare al futuro. Emma quel qualcuno l'...