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× La cena è stata perfetta, sia Paulo che Emma si sono divertiti ed hanno passato insieme una piacevole serata che si è conclusa con la passeggiata in spiaggia, o quasi

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× La cena è stata perfetta, sia Paulo che Emma si sono divertiti ed hanno passato insieme una piacevole serata che si è conclusa con la passeggiata in spiaggia, o quasi..

Quando Paulo la prende in braccio avverte tutta la pressione del suo corpo e giurerebbe di riuscir a riconoscere ogni curva anche ad occhi chiusi. Camminare al buio in casa sua è più facile di quel che entrambi potessero credere e quando la porta della camera da letto si apre, entrambi cercano immediatamente il letto. Emma, da sotto, passa a sopra e si siede sull'addome del fidanzato, sorridendo quando gli accarezza il viso.

"Sei così bello." sussurra, allungandosi per accendere un'abat jour per creare un po' di luce.

"Tu sei bellissima, invece." replica e sorride a sua volta quando Emma gli lascia un tenero bacio sulle labbra. "Vogliamo inaugurare la pillola e l'intimo nuovo?"

Inizia a sbottonare la camicia del ragazzo, accarezzando di volta in volta la sua pelle nuda e perfetta, contratta nella zona degli addominali. Quando la toglie e lui si mette seduto, le loro labbra tornano ad unirsi e lei gli accarezza le spalle, la schiena, i fianchi, trovandolo bello in ogni punto. Traccia i contorni del tatuaggio che ha sul costato e poi anche quelli delle fasce che ha sul braccio, gemendo quando la sua mano destra si piazza sotto la gonna nera. Sospira quando lo sente passare un dito sul suo punto più sensibile e muove i fianchi come per chiedergli di più. L'argentino sogghigna è sfila velocemente la maglia nera, rimanendo estasiato dalla vista del reggiseno che fa parte del completino che aveva scelto appositamente per lei. Le sta divinamente e il bianco crea un bellissimo contrasto con la sua pelle scura.

Nel mentre, a casa sua, Alessandro si annoia parecchio e prende il cellulare per chiamare Paulo che non risponde né ai suoi messaggi, né alle sue chiamate. Non sa che il suo cellulare si trova nella borsa della sua amata sorellina, gettata in un angolo del divano non appena sono entrati in casa. Non è da lui sparire in questo modo ed inizia sul serio a preoccuparsi. Ieri gli aveva detto che stava poco bene e dopo non l'ha sentito più, non vorrebbe che gli sia successo qualcosa. Ma cosa può fare se non risponde nemmeno al telefono?

"È il tuo telefono quello che squilla?" chiede Emma, prendendo il labbro tra i denti quando Paulo stringe tra le mani i suoi seni.

"Non importa." dice velocemente, non avendo voglia di rispondere a chiunque lo stia chiamando.

Alessandro si mette in piedi e inizia a vagare avanti e indietro per il corridoio, chiedendosi cosa potrebbe fare. La risposta arriva in maniera del tutto casuale, quando i suoi occhi si fermano ad osservare il disordinato cassetto semiaperto che si trova all'ingresso di casa sua. Paulo gli aveva dato una copia delle chiavi di casa sua nel caso in cui si fosse verificata un'emergenza? Le afferra insieme a quelle della macchina e inizia così a guidare verso casa dell'amico, imprecando contro il traffico del sabato sera.

"Paulo.." geme Emma quando Paulo le morde il collo, accarezzandole la schiena.

La frenesia è così tanta da non lasciar nemmeno loro la possibilità di rendersi conto di quello che sta accadendo.

Alessandro riesce a parcheggiare nell'unico spazio stretto che trova nelle vicinanze di casa del suo migliore amico. Si fa una corsa e, quando arriva davanti casa sua, si rende conto che la luce del corridoio è accesa. Bussa ma nessuno risponde. Estrae allora le chiavi che ha in tasca e se la rigira più volte tra le mani per capire da che lato vada inserita.

Emma inizia a slacciare la cintura di Paulo e la sfila lentamente mentre lascia tanti piccoli baci sul suo collo. Lui, invece, sgancia finalmente il reggiseno e lo lascia scivolare in terra, baciando i suoi seni e sentendola sospirare più volte.

Poi tutto accade in un batter d'occhio. I due sentono la porta d'ingresso aprirsi ma non hanno nemmeno il tempo di muoversi che anche quella della stanza in cui si trovano viene aperta. Emma si copre il petto nudo e il mondo crolla sulle sue spalle quando riconosce il fratello grazie alla luce che proviene dal corridoio. Alessandro spalanca gli occhi e la bocca, non riuscendo a credere ai suoi occhi. Scuote la testa mentre guarda entrambi.

"Aless-" prova a chiamarlo la sorella, ma lui sbatte la porta con forza, facendola sussultare.

"Aspetta." Paulo la fa scendere dalle sue gambe e poi si riallaccia i pantaloni.

"Paulo.." mormora mentre lo guarda in modo preoccupato, sa già che la cosa non si risolverà in modo tranquilla. Ammesso che si risolverà.

"Andrà tutto bene." le sorride mentre le accarezza il viso. "Qualsiasi cosa dirà, non cambierà niente." le bacia le labbra.

Lei annuisce quando si staccano e lascia scivolare le braccia sul materasso quando esce, sentendo solamente le urla del fratello. Si mette in piedi e tira fuori il pigiama che aveva lasciato nell'armadio del fidanzato, indossando quello e togliendo il vestito che ha indossato per questa sera. Non si sarebbe mai aspettata che sarebbe successa una cosa del genere.

"Non ti sei fatto sentire per chissà quanto tempo, credevo ti fosse successo qualcosa e invece scopro che sei a letto con mia sorella!" sbraita Alessandro. "Da quanto tempo va avanti questa storia?"

Emma apre la porta della stanza e deglutisce quando il fratello poggia lo sguardo su di lei.

"Emma." la chiama Paulo, chiedendosi perché sia uscita ma doveva aspettarselo.

"Dimmelo tu, da quanto tempo va avanti questa storia?" si avvicina a grandi falcate a lei, facendola indietreggiare.

"Lasciala stare, parla con me." Paulo poggia una mano sulla sua spalla ma viene spinto via.

"Allora?" torna a chiedere alla ragazza che rimane in silenzio, non sapendo cosa dire. "Dimmi solo che non è lui quello lì che ti ha portato a letto per la prima volta, dimmi che non è lui il tuo primo."

Ma anche in quel caso non riesce a dire niente e si limita a spostare lì sguardo mentre porta una mano sulla bocca, trattenendosi dal piangere. Non l'ha mai visto così arrabbiato e le fa paura la sola idea che sia tanto arrabbiato. Ma Alessandro riesce a capire quale sia la sua risposta e lancia un ultimo sguardo sul suo migliore amico. Se ne va via, sbattendo la porta con forza contro il cardine.

"Ma.." singhiozza Emma mentre porta le mani sul viso. "Ho combinato un grandissimo casino."

Paulo sospira e la stringe in un abbraccio, poggiando il mento sulla sua testa mentre le lascia un bacio tra i capelli.

"Lo abbiamo fatto entrambi."

. . .

Mi Cielo / Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora