un ospite inatteso

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Quella sera, la cena si svolse in un'atmosfera serena. Lewis sembrava sorprendentemente tranquillo per la presenza improvvisa di Harry; anzi, non sembrava turbato affatto.

"Harry," lo chiamò il bambino.

"Sì, Lewis?" rispose Harry.

"Tu sei sposato con il mio papà, giusto?"

"Sì, è corretto," confermò Harry.

"E quindi... ora sei parte della famiglia..."

Severus intervenne: "Lewis, qual è il tuo dubbio?"

Il bambino si sentì imbarazzato, sfregandosi le mani, e guardò suo padre.

Si sentiva un po' in colpa, ma era anche curioso di sapere di più.

"Mi chiedevo solo..." iniziò il bambino, "adesso... Harry è la mia nuova mamma, ora?"

I due uomini si guardarono perplessi, senza sapere cosa rispondere al bambino che aspettava una risposta. Severus sapeva che non poteva eludere la questione con parole evasive; suo figlio era troppo perspicace.

Harry non si sentiva in grado di dare una risposta. Non sapeva quanto Severus volesse che il bambino sapesse della loro relazione nascente. Erano appena all'inizio, aveva appena conosciuto Lewis; non si sentiva di rispondere al posto di entrambi.

"Allora, Papà?" chiese Lewis.

Severus sospirò, guardando il bambino: "È presto per parlarne, Lewis. È tutto ancora molto recente. Dai a Harry il tempo di adattarsi qui, in questa casa, in questa famiglia. Ne riparleremo in seguito."

Il bambino annuì e tornò a mangiare.

Harry provò un leggero senso di compassione per lui. Il bambino non aveva più una mamma e si sentiva solo. Desiderava la certezza che ci fosse qualcuno oltre a suo padre. Lewis era consapevole che suo padre non fosse solo un insegnante, non era ingenuo. Aveva bisogno di un'altra figura, più materna di quella a cui era abituato. Qualcuno più affettuoso, intimo e accogliente. Quell'affetto che Harry poteva offrire e che Lewis desiderava.

Harry si avvicinò al bambino, aiutandolo a tagliare un pezzo di carne che stava avendo difficoltà a mangiare.

"Tieni," disse il giovane mago, dandogli da mangiare.

Lewis si lasciò imboccare e in quel momento si sentì amato e coccolato. Harry aveva gestito con grazia e calma quella situazione imbarazzante, senza preoccuparsi di Severus che li osservava o della mancanza di una risposta definitiva.

"Tutto a posto, Padron Severus," intervenne Lolo all'improvviso. "C'è un uomo alla porta per voi."

"Chi è?" domandò Severus.

"È il signor Sebastian," rispose Lolo.

Severus lasciò cadere le posate. L'uomo alla porta era entrato senza aspettare un invito e si era diretto subito in salotto. Era evidente che agisse con familiarità, come se fosse stato lì in precedenza e si aspettasse di essere accolto senza esitazioni.

Appena Lewis lo vide, corse incontro a Sebastian per abbracciarlo.

"Sebastian!" esclamò il piccolo.

Harry riconobbe immediatamente l'uomo e viceversa. I due si guardarono con sorpresa, sembrando incapaci di muoversi per alcuni lunghi istanti.

Fu solo un attimo prima che Severus notasse entrambi raggiungere le loro bacchette.

"Maledizione!" esclamò.

Da lì in poi tutto accadde rapidamente. Con un rapido movimento della bacchetta, Severus mise in salvo Lewis sul divano. Con una mano afferrò il braccio di Harry e con l'altra disarmò Sebastian.

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