Matrimonio Combinato

Villa Piton

"Buongiorno" borbottò Harry sedendosi sul bordo del letto

"Harry" Severus si coprì gli occhi con una mano per non essere abbagliato dalla luce "piccolo, perché sei già in piedi? È appena l'alba"
"Perdonami, non volevo svegliarti" rispose Harry
Severus allora sorrise e lo strinse per il bacino "ma no, tranquillo! Piuttosto, come mai così mattiniero?"
Harry si stropicciò gli occhi "non so. Forse perché siamo andati a dormire presto ieri" disse con la bocca ancora impastata dal sonno.
"Probabile" aggiunse Severus alzandosi anche lui con il busto.
"Oh no! Ti prego, torna a dormire. Non devi alzarti per forza con me"
Severus sorrise "piccolo!" Disse con tono di finto rimprovero "come potrei dormire sapendo che non sei vicino a me?!"
Harry arrossì e di chinò per baciarlo.
"Ti amo Sevy"
"Anche io, piccolo"
Dopo di che si alzarono e si diressero in bagno per fare la doccia insieme.
Nella penombra vaporosa della stanza, Severus e Harry si erano trovati sotto la calda cascata della doccia. II suono rilassante dell'acqua che scorreva aveva creato un'atmosfera intima mentre i loro corpi si erano avvicinati. Harry, con desiderio palpabile, aveva spinto Severus contro il muro umido e aveva iniziato a baciare con ardore, mentre le loro mani avevano esplorato con fervore. Severus, cedendo al desiderio reciproco, aveva risposto con passione, stringendo i loro corpi nudi in un abbraccio che sembrava non voler finire mai.
La doccia era diventata il teatro della loro intensa connessione, dove ogni goccia d'acqua sembrava danzare intorno a loro, testimone del loro amore crescente.
Usciti dalla doccia andarono in cucina a preparare la colazione per loro e per i propri figli.
Ad un certo punto Severus aprì il frigo e prese dei mirtilli e delle more da mettere sue pancake.
Su quello di Lewis mise i mirtilli, ma quando arrivò a quelli di Charlotte rimase indeciso.
Sbuffò frustrato attirando l'attenzione del suo giovane marito.
"Amore cos'hai?" Chiese Harry
"Sono un padre pessimo"
"Perché? Che succede?"
"Non so nulla su mia figlia. Non so se sui pancake vuole le more o i mirtilli. Non so se vuole lo sciroppo di miele o quello d'acero. Non so neanche se gli piacciono i pancake."
Harry sorrise e gli prese la ciotola dei  mirtilli dalle mani. La posò sul tavolo e prese quella delle more mettendole sul pancake di sua figlia.
"Charlotte preferisce le more. Gli piace quel retrogusto arcigno che ha il loro succo" disse
Severus sospirò.
"Imparerai" disse Harry "esattamente come ho imparato io quando ho conosciuto Lewis. Adesso sei qui e conta questo."
Severus sorrise tristemente e abbracciò suo marito.
"Smetterò mai di chiederti perdono per essermene andato?" Sussurrò
"Non ti ho mai chiesto di continuare a chiedermi scusa" disse Harry
"Lo so, ma non posso evitare di pensare di doverlo dire all'infinito"
"Oh amore "
Harry abbracciò forte suo marito e gli  baciò l'incavo del collo.
"Sei un meraviglioso e bellissimo uomo. Pian piano tutto si sistemerà"

"Ti amo Harry. Immensamente"
"Anche io ti amo Sevy. Sempre "

poi piccoli passi che si fecero sempre più vicini. Alcuni più pesanti, altri leggeri e frettolosi. Ticchettii mischiati e confusi rivelarono poco dopo  due fratelli che si affacciarono alla cucina con gli occhi che brillavano.

"Sbaglio o sento l'odore dei pancake di papà?" disse Lewis 

"No non sbagli, piccolo golosone" disse Harry "Venite , avanti, che mangiamo"

I due fratelli si precipitarono al tavolo e divorarono la colazione sotto gli occhi dei genitori, divertiti dalla simpatica scena. 

"Papà i tuoi pancake sono sempre i migliori" disse Lewis e Charlotte annuì

"Felice che ti piacciano campione. Ora porta tua sorella a lavarsi, e preparatevi. Faremo una passeggiata mattutina a Diagon Alley oggi."

"Vaaaa Beneeeee" disse Lewis e con sua sorella si diresse il bagno.

Severus sospirò sereno e voltandosi verso il marito disse: "Hai ragione. Piano piano tutto si sistema"