La stamberga strillante

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Da quando Harry era entrato nel castello Piton diede immediatamente l'allerta .

Nella Sala Grande di Hogwarts, un'atmosfera tesa si diffonde quando Piton, con voce imperiosa, domanda chi sappia dove si trovi Harry Potter. Un silenzio palpabile cade su tutti i presenti. In quel momento, Harry, rompendo le fila degli studenti, si presenta di fronte a Piton . Nel suo cuore, Harry si scontra con un misto di emozioni contrastanti. Nonostante siano passati due anni, il rispetto e l'ambiguità nei confronti di Piton sono ancora vivi in lui.

La determinazione di Harry si scontra con il turbamento interiore mentre prende coscienza che affrontare Piton  è cruciale per proteggere il mondo magico. La sua lealtà nei confronti di Hogwarts e dei suoi amici si scontra con il persistente affetto e la gratitudine che prova verso Piton. Tuttavia, capisce che deve agire per preservare ciò che ama.

Tra i due si mise la professoressa McGrannit che con qualche indugio iniziò un duello con Piton. Nonostante la determinazione della donna, Severus non rispondeva agli attacchi, bensì, li portava dietro di se uccidendo volontariamente i due mangiamorte alle sue spalle. Dopo di che fuggì. 

Per un momento ci fu pace ma la risposta di Voldemort non tardò ad arrivare.

Dopo aver distrutto i due Horcrux, Harry , Hermione e Ron si diressero alla stamberga strillante.

Si nascosero dietro la vetrata e sentirono Voldemort discutere con Piton.

"Questa bacchetta non può servirmi adeguatamente Severus, perché io non sono il suo vero padrone" disse il signore oscuro

"Mio signore, la bacchetta è vostra"

"No Severus. Io non sono il suo legittimo proprietario. Tu lo sei, tu hai ucciso silente... Sei stato un servo fedele, Severus!"

"Mio signore -"

Il professore non ebbe tempo di terminare la frase che con un colpo di bacchetta Voldemort gli tagliò la gola.
Il corpo cedette e Piton cadde contro la vetrata.

"Nagini... Attacca!"

Il serpente non perse tempo e si avventò sul collo del professore.
Dopo di che insieme a Voldemort spari.
Appena se ne furono andati Harry uscì dal nascondiglio con i suoi amici.
Senza rifletterci e senza sapere perché, mise una mano a fermare l'emorragia di Piton.

Il professore per un attimo lo guardò estasiato.

"Harry..." Esalò

Lo guardò. Lo guardò bene. Il ragazzo aveva le lacrime agli occhi mentre cercava di tamponare la ferita.

"Harry..." Lo chiamò di nuovo

"Ssssssh!  Andrà tutto bene. Risparmia le forze" balbettò il ragazzo

Lentamente severus iniziò a piangere lacrime azzurre e fili azzurri iniziarono a uscire da ogni poro del suo corpo.

"Prendili! Ti prego..."

Harry si fece passare una boccetta da Hermione e raccolse quelli che sapeva essere ricordi.

"Portale al pensatoio!" Disse Severus

Harry annui e si voltò verso Hermione in cerca di aiuto per salvarlo.

"Harry!" Lo chiamò di nuovo "io non ho mai voluto uccidere Silente. Faceva parte del suo piano. Tu dovevi credermi un traditore, come tutti "

"Cosa dici?"

"Faceva tutto parte del piano di Silente. Harry io non ho mai ... Mai voluto tradire la tua fiducia."

Harry annui "adesso , però, cerca di non sforzarti"

Severus negò "non ho scampo"

Le lacrime sul volto di Harry si fecero sempre più copiose.
"No Sev. Per favore. Dovevo fare una cosa, io... Dovevo dirti una cosa..."

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