AMARE TE... FA PAURA

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"Sev? amore? dove sei?" 

Harry, camminando per la baita chiamava suo marito. Lo stava cercando già da un po', eppure non riusciva a trovarlo. Lewis era a fare il suo riposino pomeridiano nella sua stanzetta. Quello era il loro ultimo giorno tra le montagne e voleva fare una gita tutti insieme prima di  tornare alla solita vita quotidiana. Solo che Severus sembrava sparito e non riusciva a trovarlo. Aveva anche usato un incantesimo di localizzazione , ma Severus era bravo a nascondere le sue tracce magiche. Rientrò in casa, dunque, e attese il ritorno del corvino.

Qualsiasi cosa fosse successo era certo che sarebbe tornato quella sera. Forse aveva bisogno di tempo. Forse la notizia del bambino lo aveva scosso più del previsto e le sue paure erano riaffiorate, perciò aveva bisogno di aria. 

Attese per qualche ora. Dopo di che Lewis si sveglio e chiese dove fosse suo padre. Harry gli mentì e gli disse che era uscito a comprare dei sovvenire da portare ai loro amici e che presto sarebbe tornato.

Passò dell'altro tempo e di Severus ancora nessuna traccia. Nel frattempo Harry aveva già rifatto tutti i loro bagagli e sistemato le cose del piccolo Lewis. Si sedettero in salotto, sul tappeto peloso, davanti al camino mentre fuori vedevano la sera che pian piano scendeva.

Iniziò a fare buio, e Severus non era tornato. Harry sospirò  preoccupato e decise di mettere Lewis a letto. Se il maggiore non fosse tornato entro  quella notte, sarebbe tornato a casa con Lewis e avrebbe chiamato gli Aurors. 

Mentre, però, metteva il bambino nel suo lettino, Harry notò un foglio sotto il cuscino.  Lo prese dopo aver messo giù Lewis e andò in salotto a leggerlo. 

Lo aprì con le mani tremanti e lesse:

"Caro Harry, amore mio

Non ho scuse e se mai mi odierai e mi riterrai un marito, non che un padre orribile io lo capirò.

Sono andato via Harry, mentre dormivi ,dopo pranzo. 

Ho preso poche delle mie cose e sono partito.

Vorrei poterti dire di più, vorrei poter fare di più.

Non saprai mai perché sono partito e anche se lo sapessi, non lo comprenderesti.

Ma voglio che tu sappia, amore mio, che sei stato l'unico raggio di sole in tutta la mia vita.

Non ho mai amato nessuno come te e mai lo farò.

Dal primo momento in cui i nostri sguardi si sono incrociati quel giorno, nell'ufficio di Silente, quando tu hai fatto l'incantesimo del filo d'oro, il mio cuore e stato tu.

E' appartenuto a te Harry, e cazzo se ha fatto male. Più male di quanto mi aspettassi. Ma se mai mi dicessero che dovrei rivivere tutto solo per poterti guardare negli occhi, io lo rifarei. 

Amare te, Harry, fa paura. Una paura mai provata e che mai proverò. L'ansia e l'angoscia, non li puoi immaginare. Ma lo rifarei e riproverei ogni cosa pur di stare con te. 

Ma non posso.

Harry, io non sono in diritto di chiedere il tuo perdono, ma vorrei davvero che tu riuscissi a perdonarmi.

Non ti chiedo di capire... come potresti.

Non ti chiedo di continuare ad amarmi ... sarei un egoista.

Ma se mai tu ci riuscissi, io potrei morire sereno.

Devi saperlo, Harry... io potrei non tornare mai. Ma se riuscissi a tornare, il mio cuore scoppierebbe di gioia se tu fossi ancora li ad aspettarmi. 

Ma non te lo chiedo, sarei un ipocrita altrimenti.

Perdona la frettolosità di questa lettera.

Perdonai miei concetti poco chiari.

Perdona le mie frasi sconnesse.

E se puoi, perdona me, Harry. Perché senza il tuo perdono io morirei di dolore.

Non posso prometterti che tornerò, ma posso prometterti che ci proverò con tutte le forze.

Ti saluto, amore mio.

Mi mancherai.

Ti amo 

-Severus- 


Dopo aver letto quelle parole, Harry iniziò a piangere. Si coprì la bocca con la mano, per cercare di non far sentire i singhiozzi a Lewis.

Si chiedeva cosa avrebbe fatto adesso, come sarebbe andato avanti e cosa avrebbe detto a Lewis e al bambino che portava in grembo.

Si chiese , soprattutto, perché  Severus lo avesse abbandonato proprio in quel momento.

Con forza e rassegnazione, cercò di asciugarsi le lacrime degli occhi.

Mentre cercava di calmarsi, raccolse le ultime cose e le meni nelle valigie. 

Decise che il giorno dopo sarebbero tornati ad Hogwart e lì avrebbe deciso il da farsi.

Preso dalla rabbia e dalla delusione, aveva deciso che Severus l'aveva deluso e ingannato troppe volte ormai. Adesso la priorità erano i due piccoli. 

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