Luna di miele

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La luna di miele di Harry e Severus a Tokyo durante la stagione dei ciliegi fu un incantevole viaggio attraverso una città che mescola tradizione e modernità. La coppia, legata da un matrimonio di convenienza ma con sentimenti sospesi nell'incertezza, si immerse in un'esperienza che avrebbe trasformato il loro legame in modi inaspettati.

La capitale giapponese li accolse con un mosaico di contrasti. I ciliegi in fiore adornavano i parchi e le strade, creando un ambiente romantico e delicato. Le petali rosa danzavano nell'aria come promesse sospese, e la coppia si avventurò nei giardini, cercando rifugio sotto gli alberi fioriti. Le prime impressioni di Tokyo li colpirono con la sua vivacità e la fusione di tecnologia e cultura.

Nelle strade di Asakusa, Harry e Severus esplorarono il Tempio Senso-ji, un'antica struttura immersa nella storia. La bellezza austera del tempio si svelò loro mentre camminavano sotto il portico Kaminarimon, la cui maestosa presenza evocava un senso di rispetto. Tra le bancarelle di souvenir, trovarono piccoli tesori che simboleggiavano il loro viaggio, una sorta di memoria tangibile di un periodo che li avrebbe segnati.

I due sposi vissero l'atmosfera vibrante di Shibuya, attraversando il celebre incrocio di Hachiko. L'energia della metropoli li avvolse, eppure, in mezzo alla folla, si sentivano come se il mondo fosse sospeso. Tokyo, con i suoi grattacieli illuminati e i negozi di moda all'avanguardia, fornì uno sfondo contemporaneo alla loro storia, una fusione di antico e moderno che rifletteva la complessità dei loro sentimenti.

Il Giappone offre una cucina variegata, e la coppia si abbandonò a una sinfonia di sapori. Sushi fresco, ramen fumante e tempura croccante divennero le delizie quotidiane. Le notti li videro esplorare i vicoli di Golden Gai a Shinjuku, immersi nella vita notturna della città. Bar minuscoli e tradizionali, ciascuno con la propria personalità distintiva, offrirono uno sfondo intimo per conversazioni che sfioravano i confini della loro relazione.

Tuttavia, sotto la bellezza apparente di Tokyo, c'era un'introspezione che accompagnava la coppia. I ciliegi in fiore, sebbene simboleggiassero l'effimero della vita, portavano con sé una profondità che Harry e Severus sentivano nei loro cuori. La stagione dei ciliegi agì come una sorta di metafora, un riflesso dei sentimenti ancora in via di fioritura tra di loro.

Durante una serata tranquilla a Ueno Park, circondati da centinaia di ciliegi illuminati, Harry e Severus si trovarono a riflettere sulla loro unione. La bellezza effimera dei fiori di ciliegio, così intensamente vissuta, evocava la fragilità dei loro legami non ancora completamente esplorati. In quel momento, i due si resero conto che il loro matrimonio di convenienza stava sviluppando radici più profonde, e la stagione dei ciliegi diventò il palcoscenico di una consapevolezza crescente.

Il ritorno a Hogwarts segnò la fine di quella luna di miele, ma Tokyo e la sua stagione dei ciliegi rimasero impressi nella memoria di Harry e Severus. L'esperienza aveva trasformato il loro legame da una mera unione formale a qualcosa di più complesso, avvicinandoli in modi che né uno né l'altro aveva previsto. La stagione dei ciliegi aveva segnato l'inizio di una nuova fase nella loro relazione, una che avrebbe richiesto esplorazioni più profonde e la comprensione di sentimenti che stavano emergendo lentamente, come i petali cadenti di un ciliegio in autunno.

"È stato un viaggio stupendo Hermione" disse Harry mentre lo raccontava ai suoi amici
"Sono contenta per te Harry. Quindi con Piton va tutto bene" disse Hermione
"Si, Severus è un uomo fantastico."
"Ohw Harry" brontolò Ron "lo chiami anche per nome ora?"
"È mio marito Ron, cosa dovrei fare?"
"Non dirmi che in luna di miele voi..."
Il fiato rimase leggermente sospeso.
Quando Harry negò, Ron tirò un sospiro di sollievo.
"Ma è nostra intenzione" disse poi Harry
"Amico" disse Ron "ha 20 anni più di te"
"E nonostante questo il filo d'oro mi ha collegato a lui. Siamo legati Ron."
Il rosso sbuffò e si voltò dall'altra parte del letto.
Hermione scosse la testa rassegnata e anche un po' divertita.
"Non dargli retta Harry. È  bellissimo e devi godertelo finché puoi. Voldemort presto tornerà e tutto sarà come prima"
Harry annui "lo so bene Herm. Infatti ora vado da lui. Ci vediamo dopo"
Hermione salutò l'amico con un abbraccio e lasciò andare.
Con fretta e frenesia Harry corse nei sotterranei.
"Ehi sfregiato, dove corri?"
Chiese Draco mentre lo vedeva correre.
"Dal tuo padrino! Ceniamo fuori questa sera!"
Allora Draco lo salutò ma Harry era troppo lontano ormai per sentirlo.
Appena arrivò negli appartamenti, però, li trovo sotto sopra, tutto gettato all'aria e di Severus nessuna traccia.
Harry capì immediatamente ciò che era successo. In quel preciso momento ribollì di rabbia.
Corse negli uffici di Silente e nel tragitto chiamò Draco ei suoi due amici.
"PROFESSORE!"
"Harry, caro ragazzo, che succede?"
"I Mangiamorte hanno preso severus! Ho bisogno di una squadra di recupero, immediatamente!"
Sentirono una risata dietro di loro.
Si voltarono con irruenza ed ebbero modo di vedere Lucius uscire dal camino con Severus.
I due stavano chiacchierando amichevolmente come se niente fosse.
Quando si accorsero che erano tutti li con la faccia sorpresa di mostrarono un po' confusi.
"Che sta succedendo?" Chiese Severus.
Harry corse verso di lui e lo abbracciò.
"Grazie a Dio stai bene! Dove diavolo eri?"
"Harry non capisco. Che cosa succede?" Chiese il maggiore.
"Credevo ti fosse successo qualcosa! Credevo che i Mangiamorte fossero riusciti a prenderti!"
"Perché credevi che i seguaci di "ti sai chi" mi avessero preso?" Chiese Severus
"Ho finito di parlare con Ron ed Hermione " raccontò Harry "sono andato poi nei sotterranei, ti stavo vendendo a chiamare per sapere a che ora saremmo andati a cena. Appena sono entrato, però, ho trovato tutto sotto sopra, cose distrutte, infrante al pavimento. Eri sparito, ho pensato ti avesse preso"
Severus guardò attentamente il ragazzo, dopo di che sospirò mentre l'amico biondo dentro di lui rideva.
"Non c'è un cazzo da ridere , Lucius! Devi prenderti quella bestia maledetta!"
"B-bestia?" Chiese Harry
"Si, Lucius mi ha consegnato una creatura magica che se lasciata libera diventa come una trottola e distrugge tutto. Non c'era nessun Mangiamorte, quella cosa è scappata di nuovo."
Lucius ridacchiò e disse: "credo di potermela riprendere!"
Passato l'attimo di spavento gli amici di Harry tornarono nei loro alloggia mentre lui e i due uomini si dirigevano nei sotterranei.
Con un incantesimo Severus rimise in ordine ogni cosa e tra un panno e l'altro scorsero una piccolissima creaturina dal manto nevoso che dormiva.
"Mi vuoi dire che quella cosa minuscola, ha fatto tutto quel bordello?" Chiese Harry
"Esattamente! Ed ora Lucius se la porta via perché io non la sopporto più" rispose Severus
"Vado! Vado" li rassicurò il biondo e dopo un ultimo saluto si gettò nel camino con la creatura dormiente.
A quel punto Severus sorrise.
Si avvicinò ad Harry e lo strinse per un fianco, dopo di che gli baciò la testa.
"Eri preoccupato per me?" Chiese dolcemente
Harry timidamente annui.
Severus alla sorrise e chiese: "vuoi andare lo stesso a cena?"
Harry annui ancora e dopo un breve cambio d'abito si recarono immediatamente al ristorante.

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