1. IL CONVENTO DI NAKARRAW

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❦ 𝓡𝓮𝓰𝓪𝓵𝓮𝓼 ❦

❦ 𝓡𝓮𝓰𝓪𝓵𝓮𝓼 ❦

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Primo capitolo

Erano passati sedici anni da quel fatidico giorno. Ginerva non era stata più la stessa da allora, così come i suoi stessi abitanti, tenuti all'oscuro di un terribile segreto. Questo aveva viaggiato in lungo e in largo, tra i mondi, gli universi, le stelle, accompagnato da un nobile gatto, fino a raggiungere un pianeta piccolo, in un universo parallelo, che avrebbe permesso a quel segreto di rimanere per sempre tale. O almeno così si pensava.

A Nakarraw una cittadina in Russia non lontano da Mosca, la bambina sottratta alla madre a ben ottomila anni luce da lì venne ritrovata in un campo abbandonato immersa nella neve, con un panno bianco addosso e un gatto persiano accanto.

Grazie alla collanina d'oro che la piccola portava al collo, sulla quale vi erano incise delle lettere, si conosceva soltanto il nome della neonata: Berenice.

Le autorità avevano supposto fosse stata abbandonata appena nata tanto era minuscola, probabilmente nata prematura, avevano detto. Gli stessi poliziotti che avevano trovato la bambina erano stati costretti a portare in salvo anche il gatto perché questo, con i suoi artigli e i suoi denti aguzzi, non aveva voluto saperne di separarsi dalla neonata.

Per giorni i giornali locali non avevano parlato d'altro. La bambina e il gatto delle stelle. Ritrovata bambina dall'occhio rosso come il sangue. Il gatto prodigio salva neonata caduta dal cielo. Ecco cosa riportavano tutte le testate dei giornali. Per una piccola cittadina come Nakarraw, del ventunesimo secolo, un paese nel quale il massimo dello scalpore erano i litigi tra le vecchiettine al mercato al banco del pesce, un episodio sconvolgente come quello pareva quasi un miracolo. Per giorni non si era parlato d'altro.

Ma poi il tempo era inevitabilmente trascorso e dopo soli pochi mesi nessuno sembrava più ricordare quella bambina abbandonata. E così, la piccola Berenice e il gatto prodigio, erano stati caricati sul sedile posteriore di una macchina della polizia e scaricati momentaneamente presso il convento delle suore di Nakarraw.

Quella avrebbe dovuto essere una sistemazione provvisoria, solo poche settimane. Ma poi le settimane si erano trasformate in mesi e i mesi in anni. E per tutto quel tempo nessuno si era fatto più vivo presso le suore Nakarriwe. Intanto ovviamente la bambina cresceva, e più il tempo passava, più la bambina diventava bella, intelligente, curiosa, vivace... ma in un convento come quello delle suore Nakarriwe, la maggior parte delle doti della bambina vennero semplicemente soppresse e le sue esigenze da giovane donna, proibite senza se e senza ma.

Nonostante le suore e le loro regole fossero piuttosto rigide e intransigenti, alla piccola Berenice non sembrava pesare più di tanto la vita in convento. Perché la sera, quando si affacciava dalla finestra a guardare le stelle, con la mente riusciva a viaggiare nel cielo e negli angoli più remoti della terra, e con l'aiuto del suo fidato amico Gaston non si sentiva mai sola, perché Berenice aveva un dono speciale. Quello di capire il suo gatto. E questo dono era per lei talmente importante da volerlo custodire segretamente per sé. Cosa che d'altronde le aveva detto di fare anche Gaston. Nessuno l'avrebbe guardata con tenerezza in convento se avesse rivelato di poter parlare con il proprio gatto. Anzi, le suore avrebbero finalmente trovato la scusa per sbarazzarsi di lei e rinchiuderla in qualche orfanotrofio a nord della Russia, lontana dal suo amico.

La sguatteraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora