«Dunque, cos'è che dovete dirci con così tanta urgenza?» Leyla tamburella le dita sulla tavola e stizzita, m'incoraggia a parlare. Anche gli altri sono in attesa di sapere cosa succede, ma non ci pressano come sta facendo lei. «C'avete invitati a cena senza farci cenare. Cosa che mi aspetto da Elin, visto che neanche sa prendere in mano una forchetta. Ma da te, Can... no.»«Sarà brava a prendere in mano altro,» Eda fa spallucce, facendo ridere l'intero gruppo... me compresa.
«Confermo!» Can alza una mano in aria, lasciandola subito dopo cadere sulla mia gamba. Io gli do uno schiaffo lieve sul braccio, fingendo di essere offesa.
«La smettiamo, per favore? Sono presente, nel caso non l'aveste notato.» Mi faccio sentire com'è giusto che sia, ricevendo occhiate beffarde dalle mie amiche.
Abbiamo chiuso il povero Tesla in quella che diventerà presto la nostra camera da letto. Con la televisione accesa, dopo averlo fatto cenare, lasciandogli i suoi giochi e tutti i comfort di cui ha bisogno. Abbiamo costretto i nostri amici a mangiare in fretta e furia tant'è che Levent, mentre cenavamo, stava per strozzarsi con lo stesso cibo che aveva nel piatto. Ozan avrebbe assaggiato il dolce, se Can non glielo avesse tolto da sotto al naso ancor prima di annusarlo. Insomma, ci stanno maledicendo; ma è pur vero che il povero Tesla è da un'ora lì dentro.
«Giuro che il motivo è più che valido,» risponde Can, guardandoli uno per uno mentre gesticola. I nostri amici, di rimando, guardano noi. C'è chi annuisce come a voler dire: me lo auguro. E poi c'è chi incrocia le braccia al petto, incuriosito ma riflessivo allo stesso tempo... tipo Ozan. «Io ed Elin abbiamo deciso di convivere.»
La platea collassa. Non ce n'è uno che ci guardi senza sgranare gli occhi, con la perplessità che del caso che è lecita. Non si aspettavano una notizia del genere, soprattutto Emre. E difatti, lui è il più scioccato di tutti. Essendo suo fratello, probabilmente pensava che Can glielo avrebbe raccontato prima che lo sapessero gli altri. È che non era previsto ed è successo in poco tempo, quindi non abbiamo neanche realizzato noi stessi. Leyla spalanca la bocca, cercando il conforto dal suo fidanzato che non trova; Deniz sorride, stringendo il braccio attorno a quello di Ozan che, confuso, boccheggia; Cansu sorride, così come Levent; Eda copre la sua bocca con il palmo della mano e Serkan, inebetito, spalanca gli occhi. «Ma non lo abbiamo deciso di nostra spontanea volontà...» aggiungo.
«No, perché ora siamo in tre.» Il gruppo fa per alzarsi dalla tavola, pronto ad esultare. Ma Can è tanto veloce da bloccarli prima che inizino a gridare. «Non in quel senso, Elin non è incinta.»
Si solleva un boato tra la folla, qualcuno ci maledice per averli illusi di qualcosa che non esiste. Così, Can si sporge dalla sedia. «Tesla, amore, vieni!» Grida, fischiettando subito dopo.
Ovviamente loro non sanno chi sia, perciò gli sguardi che si scambiano a vicenda sono persi. Io sopprimo una risata, osservandoli uno per uno. Si sentono le zampette che percorrono il mio pavimento - o, forse, dovrei dire nostro? - e poi appare all'improvviso l'amore della mia vita, con tanto di lingua di fuori e scodinzolante. Abbaia subito, vedendo per la prima volta tutte queste persone. Ma Can lo afferra dal collare e lo avvicina a sé, mettendoselo sulle gambe. Lui è ancora un cucciolo, ha soltanto sei mesi, ciononostante non è considerabile "una piuma". Comunque, i nostri amici impazziscono letteralmente per lui. Gli si lanciano addosso, coccolandolo tutti insieme; di tutta risposta, Tesla comincia a leccarli ovunque come se li conoscesse da sempre. Tempo di adattarsi alla situazione ed eccolo qui, tra le braccia di Ozan a beccarsi i baci. Non è un cane poco socievole, sicuramente, e questo mi rende felicissima.
«Ma è stupendo!» Esclama Cansu, lanciandomi un'occhiata.
«Di chi è stata l'idea?» Chiede Ozan, baciandogli il muso; poi, ricevendo un'altra leccata da Tesla come volevasi dimostrare, sorride e Ozan gliene dà un altro. Così, in loop.
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Per il resto tutto bene
Fanfiction[...] Tornando alle 7,837 anime vaganti, ce n'è una in particolare che proprio non sopporto. Ma, mio malgrado, è anche l'unica di cui m'interessa. Per il resto, però, tutto bene! [...] Ha spalancato la portiera e avrei voluto essere quella portiera;...