«La smetti di bere? Cominci a puzzare di alcol e fa schifo.»Eda mi strappa il bicchiere di mano senza che possa rendermene conto ed io, di rimando, mi volto verso la sua direzione per guardarla con fare attonito.
Se fosse dipeso da me, stasera saremmo rimaste a casa: io avrei visto una serie tv, mangiato rigorosamente del cibo d'asporto - visto che non so neanche cosa significhi cucinare, che la cucina l'ho montata soltanto perché così si fa e che non so maneggiare neanche una padella - e bevuto tanto vino. Ma purtroppo è dipeso da Leyla - che mi ha costretta a mandare quel dannato messaggio a Can - e per questo mi trovo seduta al bancone de "La Gabbia", disturbata dalla confusione della gente che grida, dimenandosi e puzzando come fogne di Calcutta... senza neanche un accenno d'alcol in corpo, impossibilitata a bere anche un solo sorso di vodka in santa pace. Mi sembra eccessivo. Le mie amiche mi hanno fatta sedere in mezzo a loro, come se fossi un wurstel in un sandwich: Eda siede alla mia destra, tiene il mento poggiato sul palmo della mano mentre con l'altra muove la cannuccia nel suo cocktail; Leyla siede alla mia sinistra, appunto e muovendosi in modo sospetto, guarda oltre le sue spalle furtivamente, come se fosse un ladro.
Non ne so niente dell'amore, è vero. Le mie uniche esperienze nel campo sono due: un bambino che mi corteggiava all'asilo un giorno mi portò un fiorellino colto dal giardino dell'asilo stesso per chiedermi di fidanzarmi con lui, io gli risposi di no e fu così che la nostra relazione finì ancor prima d'iniziare; sei mesi fa, il mio ex fidanzato mi ha lasciata da un giorno all'altro, dopo tre anni di relazione ed uno di convivenza, facendomi trovare le valigie fuori casa e cambiando addirittura la serratura mentre ero al lavoro. So a cosa state pensando, ragazze mie, e lo penso anch'io: non è normale. Ma tornando al discorso sull'amore, una cosa è certa: quando ci si fidanza, bisogna dirselo. Poi, bisogna parlare col proprio compagno - o compagna che sia - se c'è un problema, se qualcosa va storto. Anche adesso so a cosa state pensando: è ovvio. Già, lo è, ma non per Leyla che invece di parlare con Emre e chiedergli spiegazioni, preferisce seguirlo nei locali con una becera speranza di beccarlo con le mani nel sacco. Secondo voi, Emre le dà motivo di dubitare della sua fedeltà? Ecco, esatto, bravissime: no! Ma lei è paranoica e non lo capisce. Infatti quando penso di avere enormi problemi da risolvere, trascorro la serata in sua compagnia - come se un'intera giornata di lavoro non fosse abbastanza - e torno serena: in fondo c'è sempre chi sta peggio, no?
«Il nostro obiettivo è quello di vedere Emre, non di farti ubriacare.» Insiste, sospirando.
«Ma lo stiamo facendo, se non sbaglio.» Mi giro verso lei, allargando le braccia. «A chi importa se mi ubriaco o meno?»
«A noi, dato che devi riaccompagnarci a casa e guiderai tu!» Eda mi dà una gomitata sul costato; io, sbuffando, torno ad assumere la stessa posizione di prima. Perché Emre potrebbe riconoscere le nostre auto, così Leyla ha pensato bene di noleggiarne una e di farla guidare a me. Così, a caso. Pensate la mente umana a quali pensieri può portate, ragazze, meditate.
Questa storia non mi piace affatto. Non credo sia un caso che il locale si chiami "La Gabbia" poiché per noi, presto, assumerà tutt'altro significato. Già mi ci vedo chiusa in una cella, ad annaspare per un po' d'aria, segnata a vita a causa sua.
La prima volta in cui mi sono ubriacata, stavo per esser arrestata: ho rimesso addosso all'agente di polizia presente al parcheggio della discoteca, dopo averlo riempito d'insulti. Per fortuna con me c'era il buttafuori che prestava servizio quella sera ed ha inventato una scusa affinché non mi caricassero. Non è stata una bella esperienza, tutt'ora me ne vergogno immensamente. Ma è passato molto tempo da quella prima volta ed ora posso professarmi un'esperta nel settore: reggerei persino una pozzanghera. Comunque, stasera mi è stato imposto di venire qui e di guidare: che ne so, potrò almeno decidere se bere o meno?
STAI LEGGENDO
Per il resto tutto bene
Hayran Kurgu[...] Tornando alle 7,837 anime vaganti, ce n'è una in particolare che proprio non sopporto. Ma, mio malgrado, è anche l'unica di cui m'interessa. Per il resto, però, tutto bene! [...] Ha spalancato la portiera e avrei voluto essere quella portiera;...