Il risveglio

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La prima cosa che vedono gli occhi di Giulia,quando finalmente riescono a riacquistare la vista conoscitiva dopo una lunga e temibile notte,sono i suoi due migliori amici che si sono addormentati.

Alice è stata vinta dal sonno sulla poltrona e Matteo invece si è poggiato un attimo contro la sbarra del letto,dove anche lui ha perso nella lotta contro il dormire.Sono rimasti vigili su di lei fino a questo momento e cerca di mettere a fuoco gli avvenimenti che l'hanno condotta nella stanza della sua migliore amica.

Tuttavia non riesce a farlo nel migliore dei modi:ha soltanto dei ricordi sparsi e frammentari di ciò che è accaduto alla festa.Rimembra soltanto di aver bevuto tanto,superando il suo limite massimo e probabilmente è per questo che entrambi l'hanno aiutata a risollevarsi.

Un sorriso nel constatare ciò,si fa spazio sul suo volto.Non l'hanno lasciata sola come invece lei pensava avrebbero fatto,non l'hanno lasciata da sola ad affrontare tutto perché evidentemente anche in loro,è presente la volontà di cambiare in meglio.

Però,l'amarezza le fa ammettere che si sono resi consapevoli di un nuovo volere,soltanto quando lei ha raggiunto il fondo.Forse l'hanno aiutata semplicemente perché in estremis,hanno cercato di pulire la propria coscienza.

Una coscienza che fino ad adesso,hanno sempre volutamente ignorato e la ragione le fa comprendere che sono più i motivi sostenitori di quest'ultima tesi,rispetto a quelli presenti nella prima.Sente nuovamente l'angoscia salire,ma questa volta non deve e non vuole permetterle di prendere il sopravvento.

Non merita nessuno che ciò possa avvenire un altra volta.Eppure non vuole dimostrarsi ingrata,anche se avrebbe potuto alzarsi e andarsene,decide di svegliare con un filo impercettibile di voce i due ragazzi,sempre per non continuare ad essere di disturbo.

Appena la vedono,entrambi ringraziano il Cielo nell'avergli concesso il dono di continuare a vederla sana e salva e l'abbracciano con un trasporto,che prima non aveva mai ricevuto da parte loro.In questo frangente,riesce a ricordare un po' meglio ciò che le ha detto Matteo,prima che cadesse nell'incoscienza.

Che le cose,nonostante avvengano in ritardo,è comunque meglio.C'è ancora la possibilità che esse possano cambiare e progredire.Ma può essere veramente così?.Questa è la domanda che si formula Giulia,quando guarda i loro visi rilassati e felici.

Anche lei è felice di essere con loro,però non vuole illudersi.Lo ha fatto già troppe volte e non vuole rimanere scottata:"Cece,Teo...Potete raccontarmi cosa mi è successo?."

"Grazie a Dio,adesso stai meglio!.Durante la festa,hai bevuto qualche cocktail di troppo e per questo motivo,dapprima hai rigurgitato nel bagno del ristorante e poi sei svenuta.Così ti abbiamo portato a casa mia,affinché potessi rimetterti in forze tramite una flebo,messa al tuo braccio grazie ad un infermiere amico di mia madre. Adesso è tutto passato,stai tranquilla."Alice le stringe la mano,con forza e decisione,nel mentre vede brillare nei suoi occhi delle lacrime.Per sollievo o per colpa?.

Giulia cerca di non appesantire la sua testa,ancora un po' stordita da queste domande,ma invano.Si rende conto che grazie a loro,ha l'esistenza salva ma non riesce a comprendere il reale motivo per il quale l'abbiano trascinata nella salvezza.Di cui però aveva tanto reale bisogno:"Vi ringrazio del vostro aiuto,ma non dovevate disturbarvi così tanto."

"Come non dovevamo disturbarci così tanto?.Non potevamo lasciarti da sola in quelle condizioni!.È stato naturale aiutarti a stare meglio.Adesso siamo veramente contenti nel sapere che tu abbia riacquistato totale conoscenza."ammette Matteo,seduto al suo fianco.Questo contatto così ravvicinato le provoca dei brividi,è sciocco avvertire una tale sensazione,ma tra di loro è sempre stata presente una dovuta distanza. Mai troppi abbracci.

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