Una ricomparsa dal passato

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Non è facile fare i conti con ciò che è stato e con ciò che poi sopraggiunge.Vi si trova un confine netto e invalicabile incapace di essere sovrastato poiché pieno di ricordi pungenti. 

E ogni volta che si cerca di passare sopra questi,si resta inevitabilmente incastrati nella trappola che tessono con tanta costanza armoniosa.

Per il semplice gusto di far ritornare il cuore nel preciso punto in cui si è spezzato...Così diventa incapace di risanare le proprie ferite.

È un gioco malsano,a tratti crudele,che Giulia non vuole più condurre ma non trova il modo più consono per liberarsi dalle catene strette nelle quali si dimena con scarsi successi.
Lei e Luigi non hanno avuto più l'occasione di parlare dopo la discussione avuta nella tenuta Frigerio.In classe preferiscono evitarsi e quando escono da scuola percorrono strade diverse,non avvertendo il desiderio di mettere in atto un confronto.

Che risulta essere necessario nelle loro condizioni ma non sentono sia arrivato il momento più propizio per parlare ed effettuare un chiarimento doveroso.Consapevoli che adesso non sarebbe possibile nessuna risoluzione ma soltanto un affossamento ancora più grande delle proprie persone.

E così preferiscono evitarsi,sperando che possa maturare il momento più giusto per mettere in evidenza le cause scatenanti del litigio che ha posto tra di loro una lontananza profonda.A cui pensavano di non dare troppa importanza,ma quando si instaura un legame anche minimo con una persona è impossibile che questo possa diventare una priorità da mettere in secondo piano.

È impossibile poiché si pensa di essere legati in un modo preciso e certo,ma in realtà quello che lega le loro anime è simile a quello di una corda che si tira da una parte all'altra senza avere nessuna stabilità.

Hanno tralasciato l'importanza significativa di ogni momento vissuto,pensando che fossero scontati e doverosi per le proprie persone.E questa mancanza adesso sta ritornando contro in tutta la sua potenza,per far comprendere che la forza di volontà non può essere mai data per scontata.
Bisogna combattere ogni giorno per immettere in essa una giusta alimentazione che non possa spegnersi con così tanta facilità,come sembra che stia facendo la loro.Si sta affievolendo come una candela a cera.

Eppure la speranza che possa almeno rimanere la base è ancora vivida:la possono percepire quando dopo giorni,durante l'ora di scienze i loro sguardi si incrociano o meglio si ingarbugliano come i ricordi spinosi presenti nelle teste.

La professoressa Carmela d'Angelo,fervida sostenitrice della materia che insegna tanto da considerarla l'unica verità concepibile in un mondo menzognero,è infervorita nel spiegare l'anatomia dell'apparato cardiocircolatorio.

E forse è questo determinato argomento che fa ritrovare la sintonia di un tempo a dei cuori che risultano non essere poi così distanti.Perché i loro battiti necessitano ancora della giusta spiegazione.Sembra proprio che adesso battano in modo audace ma questa audacia finisce poco dopo,quando la docente richiama l'attenzione desiderosa di ricevere un attiva partecipazione durante le sue lezioni così appassionate.

Non è possibile ascoltare ciò che si prova quando noi siamo i primi a divagare.Si deve iniziare prima ad affrontare ciò che è presente dentro di noi per poi esplicarlo all'esterno.Altrimenti rimarremo sempre suoi prigionieri,Giulia e Luigi mentre ritornano a scrivere i rispettivi appunti,decidono di perseguire l'intento di vedere cosa si trovi dentro la loro più profonda interiorità.

Il tempo però è necessario ma entrambi si dimostrano insofferenti,poiché non vogliono aspettare ancora.Eppure si fa più forte il suo scorrere inesorabile,che suggerisce di quanto l'attesa a volte,può portare soltanto a risvolti migliori.E per questo che all'uscita da scuola,si limitano a intrecciare in un altro sguardo profondo i loro occhi,che vale molto rispetto a mille parole superflue.

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