C'è una crepa in ogni cosa ed è da lì che entra la luce.
Proverbio cinese❤️Matteo ammette che la sua esistenza è piena di crepe:linee contornate di emozioni vissute senza risparmio,che sono impresse su di lui come uno stigma.
È presente la crepa enorme e dolorosa provocata dalla morte prematura del padre Andrea,avvenuta due anni prima,a causa di un tumore alla gola.Non sarà mai capace di sanare il vuoto avvertito fino in fondo nelle membra,in nessun modo che possa essere almeno pensabile.
Lui e i suoi fratelli maggiori,Alessio ed Emilio,avevano ancora bisogno della presenza speciale che riusciva ad emanare,provvista di consigli ineccepibili e di un affetto profondo e straordinario.
Ancora non riesce a fare l'abitudine con il fatto di non trovarlo più sulla poltrona del salotto quando ritorna da scuola,intento a leggere il giornale e pronto ad accoglierlo appena sentiva i suoi passi,con i più luminosi e sgargianti dei sorrisi.A volte digita il suo numero e scrive dei messaggi nei quali gli racconta dei momenti che si ritrova a vivere.O cammina per tutta la casa per andare a trovare la sua figura rassicurante,affinché possano intrattenere una conversazione.
E il pugno allo stomaco che riceve ogni qual volta che ritorna alla realtà,togliendo questa mera illusione che ogni tanto si concede per non sprofondare del tutto,fa un male atroce.Non pensa che la sua potenza possa scomparire,ma spera che prima o poi possa diventare un colpo un po' più facile da sopportare.
Al tempo stesso però,sente la sua vicinanza più vivida che mai.Questa gli permette di non arrendersi,di continuare a vivere e a combattere,pensando che da lassù c'è qualcuno in più,a rivolgere uno sguardo amorevole nei suoi confronti.Con questa certezza,si rimbocca sempre le maniche e spera che tale coraggio,possa rendere fiero e soddisfatto il suo adorato babbo...Del bambino che stringeva sempre forte sul cuore,con una stretta possente e rassicurante e che faceva volare in alto fino a farlo arrivare ai suoi sogni.
Ma non è l'unica crepa con la quale deve fare i conti,c'è anche quella provocata dalle condizioni in cui riversa la madre Ilde.Che ormai non riconosce più,poiché ogni parte del corpo e dell'anima è stata corrotta dal dolore tramutato in una depressione brutale. Quante volte si ferma davanti la sua camera,ad osservarla distesa a letto,mentre cerca di dormire ma sente soltanto i suoi singhiozzi sofferenti e poi si distende vicino a lei,iniziando ad abbracciarla con tutta la forza che gli è rimasta.
Vorrebbe donarle un aiuto più concreto,affinché possa capire che la famiglia ha ancora bisogno della sua presenza necessaria e indispensabile per non poter crollare,più di quanto già non lo abbia fatto.Vorrebbe dirle che il mondo ha ancora tante sorprese da offrire e che possono scoprirle insieme.
Tuttavia lei si dimostra sempre restìa,nell'uscire fuori dalla casa dove è stata felice con il marito e dove hanno cresciuto i loro tre figli,con un'amore senza euguali e che riesce a sopravvivere anche alla morte.È come se fosse il suo rifugio e Matteo poi,non si sente capace di distruggere una così tenace fedeltà.
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NUTRIRE LA VITA-VIAGGIO ATTRAVERSO LA CRESCITA
Teen FictionLa parola adolescenza deriva dal termine latino "adolescentia",composto dal verbo adolescĕre che significa crescere,e dal verbo alĕre che significa nutrire. Un mio personale racconto sulla fase più bella e complicata della mia e della vita di molti...