Vacanze innevate (parte prima)

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Il mese di Dicembre è iniziato da appena cinque giorni nella città di Firenze,eppure la magia prodotta dall'arrivo del Natale è evidente più che mai.Grazie alla presenza delle colorate e sgargianti luminarie che addobbano le strade rinascimentali e il grandioso albero che svetta in piazza Duomo,in perfetta sintonia con la cupola del Brunelleschi per quanto riguarda la magnificenza.

E anche il meteo incrementa questa atmosfera speciale:candidi fiocchi di neve scendono ogni giorno però in orari diversi e soprendenti tra loro,il che rende le anime delle persone più tranquille,nonostante i problemi quotidiani ai quali devono fare fronte. Tutto sembra più facile da essere sopportato,pensando al grande evento pieno di vita a cui stanno andando incontro.

Tuttavia Giulia non riesce a godere al meglio di tutto ciò che la circonda:si limita a sforzare la propria persona nelle svariate attività che può compiere in questo periodo,che tra l'altro è il suo preferito perché è irripetibile e capita di viverlo soltanto una volta l'anno.

Eppure non riesce a fare il resto di niente, da quando sua sorella Alba ha avvisato la famiglia che purtroppo non potranno condividere le vacanze del ponte dell'Immacolata nello chalet di famiglia a Canazei,una piccola ma splendida perla incastonata in Trentino.Questo significa che non riuscirà ad abbracciare e stringere forte a sé gli adorati nipoti nel tempo breve che aveva previsto.

Spesso la lontananza non si fa sentire molto,poiché riescono sempre a tenersi in contatto come se fossero un solo cuore dimorante in più corpi.Ma in momenti come questo,riesce a diventare difficile da gestire...Diventa lancinante non poter vivere tutto nella vicinanza della realtà.

Non esiste nessuna soluzione per salvare la tradizione della famiglia Goretti,poiché la primigenita insieme al marito non possono sfuggire ai doveri che il lavoro impone loro. L'unica consolazione è che il Santo Natale riusciranno a trascorrerlo tutti insieme appassionatamente...Però non sembra essere abbastanza,né per Giulia e né per i tre bambini visto e considerato che devono attendere ancora.

Nel mentre osserva il paesaggio circostante dal sedile dell'automobile di suo padre,rammenta di quanto si siano disperati piangendo quella stessa mattina tramite una video-chiamata,nel sapere che non potranno giocare con puro e gaudioso divertimento con le zie e i nonni con una neve ancor di più candida e lucente.

Riccardo le dona uno sguardo,rimanendo sempre e comunque attento alla guida:è il giorno dell'onomastico della sua bambina,ma non hanno nessun motivo per festeggiare.La torta preparata con diligenza dalla pasticceria dove sono soliti sostare,giace sul sedile posteriore e certamente sarà gustata di più dai compagni di Giulia,che invece non vedono l'ora di festeggiare la sua persona.

"Tesoro mio...Non sopporto nemmeno in minima parte di vedere sul tuo bel volto,un broncio così tanto marcato."come la moglie,insieme hanno sempre cercato di garantire il benessere maggiore per le loro tre figlie.Eppure adesso sembra che non sia molto semplice garantirlo alle tre,sono tutti impotenti dinanzi la distanza che sembra voler cercare di vincere in tale frangente.

"Papà non riesco a trovare nessun motivo per sorridere.Anche oggi che è il mio onomastico,nessuna curva è capace di farsi spazio sul mio volto."Giulia tira su con il naso,per non rovinare il leggero trucco che ha fatto insieme a Nina,affinché nessuno possa notare i loro occhi gonfi e rossi a causa del pianto.

"Conosco bene la sensazione che stai provando,perché riesco a sentirla nitidamente anche io.La notizia espressa da Alba ha scosso in maniera molto profonda tutti noi,ma dobbiamo cercare di resistere come meglio possiamo e pensare al fatto che i giorni che ci aspettano,sono più notevoli e non finiranno in fretta."non lo sa se le sue parole riusciranno a risultare convincenti,ma il padre ha voluto fare almeno un tentativo.

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