Capitolo 33

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Grace
Esco fuori e lui senza dire una parola, mi porge i fiori. Il suo sguardo implora un perdono che ancora devo decidere se concedere.
Il profumo dei fiori avvolge l'aria intorno a noi, una dolce fragranza che sembra cercare di alleggerire la tensione che si è creata tra di noi.
Poi, con un movimento lento e delicato, mi porge una scatola. Con un misto di curiosità e felicità, apro la scatola, al suo interno c'è un braccialetto di perle intrecciate. Ma non sono perle comuni, ognuna di esse è incorniciata con cura e rappresenta una costellazione, creando un cielo stellato che si avvolge attorno al polso.
Osservo il braccialetto con un misto di sorpresa e ammirazione, la sua bellezza e la sua delicatezza catturano la mia attenzione. Il mio sguardo si alza verso Nathan, il suo volto ansioso in attesa della mia reazione. La tristezza che vedo nei suoi occhi mi scuote.
Mi siedo e lui mi segue, seduto accanto a me, Nathan cerca di trovare le parole giuste per chiedere scusa.
«Grace, non ci sono scuse per quello che ho fatto. Mi dispiace davvero tanto,» inizia Nathan, la sua voce piena di rimorso. «Non volevo ferirti, eppure è proprio quello che ho fatto.» Lo guardo e i suoi occhi scendono sul bracciale
«Ogni perla rappresenta una stella, come se portassi il cielo stellato al polso. È un modo per dirti che anche se sono caduto nelle tenebre, voglio cercare la luce insieme a te» dice prendendomi la mano.
Dopo un momento di silenzio, sorrido debolmente. «È bellissimo, Nathan. Davvero.» dico accarezzando il bracciale, così piano che sembra abbia quasi paura che possa sparire. Il suo volto si illumina
«So che non possiamo tornare indietro, ma forse possiamo andare avanti,» dice con attenzione. Annuisco.
«Grazie,» mormora Nathan.
Dopo il momento di riconciliazione silenziosa, Nathan e io ci ritroviamo a parlare di tutto e di niente, raccontandoci la giornata l'uno dell'altra. Parliamo di musica, di libri, di film, di tutto ciò che ci appassiona e che ci fa sentire vivi. Nathan mi racconta delle sue aspirazioni e dei suoi sogni, mentre io condivido con lui i miei progetti e le mie paure.
Ci scambiamo un abbraccio caloroso e ci salutiamo. Mentre entro in casa, sono felice e serena.

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