Capitolo 20

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Grace
Stiamo cenando e io sono ancora meravigliata, non vedevo Oliver da anni.
Io e Oliver ci conosciamo praticamente da tutta la vita, i nostri genitori erano amici, vivevamo difronte, eravamo sempre uno a casa dell'altro così siamo cresciuti insieme, solo che dopo che suo padre ha avuto problemi con il lavoro si sono dovuti trasferire, non tornavano spesso nel New England, ma non avrei mai pensato che quelle poche volte in cui tornavano sarebbe successo qualcosa per cui farli andare via per sempre e non mettere più piede lì.
L'ultima volta che sono tornati era perché era morta la sua nonna materna, quella donna era veramente speciale, mi voleva bene come se fossi sua nipote, il giorno del funerale suo padre litigò con il fratello, ci fu un brutto litigio e sono successe veramente cose orribili, così da quel giorno sono partiti e non sono più tornati. Ci siamo sentiti per un po' tramite messaggi, ci aggiornavamo sulla nostra vita, ma ovviamente crescendo abbiamo avuto diverse esigenze, i messaggi sono diminuiti e piano piano non ci siamo più sentiti.
Vederlo qui stasera dopo anni mi ha fatto tornare indietro con il tempo per un po' di secondi.
«Grace ci sei?» chiede ridendo Yas
«Eh?»
«Hanno appena suonato il campanello» mi risponde
Che imbranata, ero imbambolata nei miei pensieri, sarà arrivato Oliver, e infatti appena apro la porta eccolo che si presenta davanti a me bello come sempre, ma ora é cambiato veramente tanto, é alto, fisico atletico e tatuato. L'ultima volta che l'avevo visto io ricordo un ragazzino, con capelli neri e con degli occhi azzurri che ti ci facevano perdere dentro.
«Ben arrivato, entra»
Arriviamo in cucina e lui saluta
«Martin! Da quanto tempo» dice Dustin avvicinandosi a lui, si alza anche Vic e gli va incontro salutandolo, cosi appena finiscono loro tre i saluti lo presento agli altri
«Ragazzi, lui é Oliver»
Tutti si presentano, l'unico che vedo che è un po' infastidito é Nathan anche se non ne capisco il motivo.
Dopo un po che i ragazzi parlano per fare amicizia, Logan mi guarda e mi chiede
«Dai raccontaci come vi siete conosciuti, hai detto che siete amici da una vita no?»
«Beh non c'è molto da dire, come vi ho già detto ci conosciamo da sempre. I suoi genitori erano amici di famiglia, abitavamo difronte quindi siamo praticamente cresciuti insieme. Dustin e Vic l'hanno conosciuto poco prima che lui si trasferisse, si era appena spostato nella mia scuola così hanno avuto modo di conoscersi anche se è durato poco. Si è trasferito 2 mesi dopo e tornava raramente nel New England, ci siamo sentiti per anni tramite messaggi, ma ovviamente è difficile mantenere rapporti a distanza, sono cambiate tante cose e non ci siamo più sentiti» rispondo
Durante la serata, Oliver e io ci perdiamo nei ricordi condivisi, ridendo di episodi passati e condividendo le esperienze accumulate nel corso degli anni. Sembra che non ci siamo mai separati. In particolare, Oliver racconta delle sue avventure dopo il trasferimento, mentre io condivido il mio percorso e le recenti vicende.
Nathan osserva la scena con un misto di
curiosità e fastidio, evidentemente confuso dalla connessione tra me e il "fattorino delle
pizze". Vic e Dustin, invece, si mostrano felici di vedere che la serata stia andando bene.
La partita é già iniziata, ma i miei discorsi con Oliver rubano la scena, lui sembra molto a suo agio.
Mentre mangiamo, continuiamo a parlare delle vecchie avventure, raccontando anche di me, Dust e Vic. Mentre parlano di basket fa una domanda che mi fa saltare in aria
«Ma nella squadra ci sarebbe posto per qualcuno?» chiede
Mi giro e lo guardo con uno sguardo interrogativo
«Per poco dimenticavo di dirti che andremo nella stessa università» mi dice ridendo
«Oddio che bello» gli corro incontro abbracciandolo
«Il ritorno» dice infastidito Nathan

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